[Lecce-sf] Buone notizie dal Forum sociale europeo

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Author: Silverio Tomeo
Date:  
To: social forum, Fabio De Nardis, Piero Fumarola, ZEI, Michele Frascaro
Subject: [Lecce-sf] Buone notizie dal Forum sociale europeo

                                Buone notizie dal Forum sociale europeo


                                Dobbiamo ringraziare il Comitato greco, per il 
                                Forum sociale europeo di Atene. 
                                A un movimento giovane, in un paese debole con 
                                una sinistra divisa è toccato il compito di 
                                rilanciare il processo di convergenza 
                                dell'Europa sociale. Pochi credevano che 
                                sarebbero riusciti a costruire un Forum 
                                all'altezza - nei contenuti e nell'ampiezza 
                                dello schieramento. 
                                Dopo Londra, che aveva mostrato tutti i rischi 
                                di ghettizzazione, c'era il pericolo di perdere 
                                la sede di costruzione dell'altra Europa. 
                                Sarebbe stato un problema per noi europei e una 
                                tragedia per i movimenti del Sud del mondo, che 
                                hanno bisogno come il pane di una sponda 
                                politica. E invece, come spesso accade, un luogo 
                                difficile è riuscito a produrre l'energia, la 
                                creatività e la responsabilità necessaria a 
                                rimettere il processo sul binario giusto. 
                                C'era la Confederazione europea dei Sindacati, e 
                                tante categorie impegnate nelle vertenze per i 
                                servizi pubblici, contro le privatizzazioni. 
                                C'erano ottanta rappresentanti della Caritas 
                                internazionale che gestiscono la rete contro la 
                                povertà insieme ai No-Vox - esperienza radicale 
                                di coordinamento dei senza tetto e degli 
                                esclusi.
                                Il Network per i diritti dei migranti, in cui 
                                l'Arci ha impegnato grandi energie, ha 
                                finalmente imposto la priorità immigrazione, 
                                promuovendo per il 7 ottobre la prima giornata 
                                europea di mobilitazione. La rete per la Carta 
                                dei Principi dell'altra Europa ha consentito un 
                                dibattito approfondito sull'Europa e sui temi 
                                controversi: la guerra, il terrorismo, il 
                                progetto sociale ed economico.
                                Per la prima volta, c'erano davvero i movimenti 
                                dell'Est con il loro punto di vista e le loro 
                                difficoltà - di cui bisogna farsi carico, perché 
                                non ci sarà Europa sociale con un Est devastato.
                                Ci sono stati momenti difficili nel grandissimo 
                                corteo, con centinaia di 'anarchici' che hanno 
                                usato la marcia come scudo umano per le loro 
                                scorribande, ma non c'è stata nessuna contiguità 
                                con i violenti neppure nelle aree più radicali 
                                del Forum.
                                Si può andare avanti. Prepariamo il Forum di 
                                Nairobi. Ricostruiamo il fronte ampio dei 
                                movimenti sociali italiani. Chiamiamo alle 
                                proprie responsabilità chi in Italia pensa si 
                                possa fare a meno di alleanze sociali per 
                                cambiare l'Europa. 



                                (editoriale di ARCI report)