Tredici arresti e più di venti feriti nelle manifestazioni degli operai
galiziani del metallo
Agenzia / insurgente. - Il sesto giorno delle manifestazioni convocate dai
lavoratori delle imprese del metallo di Pontevedra sfociò ieri in una
spirale di violenza ambulante senza precedenti negli ultimi anni,
trasformando numerose strade del centro urbano di Vigo nella cosa più
simile ad una battaglia campale tra forze di sicurezza e scioperanti, con
un saldo di 13 arresti, 25 feriti lievi per contusioni - tra essi 15
agenti - e due gravi. Si tratta di un manifestante che cadde mentre
correva, e che fu ricoverato con diversi traumi, e di altro che fu
raggiunto all'occhio da un proiettile di gomma. I feriti furono ricoverati
negli ospedali Xeral e Meixoeiro e dimessi in poche ore. Questa volta non
potrà dirsi che sono i corpi repressivi di Aznar e Fraga, bensì, in ogni
caso, di Zapatero e Pérez Touriño.
Mentre i sindacati decidevano ieri sera di posporre di nuovo la
negoziazione dell'accordo del metallo della provincia di Pontevedra fino a
che i 13 detenuti nei tumulti siano in libertà, il settore critico di
CCOO. di Ferrol fece un appello al resto dei sindacati affinché appoggino
in tutta la Galizia lo sciopero generale del settore del metallo prevista
per il prossimo giovedì a Pontevedra.
I lavoratori colpiti sarebbero più di 40.000, e le imprese, circa 4.000.
La convocazione si estenderebbe principalmente ai grandi cantieri navali
pubblici della regione ferrolana che sommano circa 2.500 impiegati, alle
fonderie ed altri centri privati di produzione del settore navale, come a
fabbricanti di strutture di metallo.
Secondo il linguaggio usato nel comunicato sindacale, "asse massiccio e
combattivo mobilitazioni di metalllurgici di Vigo, in sciopero indefinito
per l’accordo provinciale del metallo, dovute alle pessime condizioni
lavorative."
Portavoci delle organizzazioni sindacali manifestarono ieri la loro
preoccupazione per le conseguenze dell'elevato tono dei tumulti di ieri
nel centro di Vigo, ed allertarono che la giornata di oggi sarà perfino
"più dura", dato che è impossibile per il momento frenare l’animo degli
incontrollati. I leader delle organizzazioni condannarono ieri
l'attuazione poliziesca, per considerarla fuori luogo e sproporzionata.
Inoltre, l’adesione dello sciopero continua ad essere del 95 percento
nell'insieme della provincia, cosa che incomincia a causare già problemi
di approvvigionamento a numerose compagnie dipendenti e di realizzazione
di servizi.
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