Davanti allo stato di salute di José Ramón Aranguren
Inviato da: 18/98+ la 05 May 2006 - 07:05 PM
Di nuovo, l'odore degli ospedali intorno al sommario 18/98. Di nuovo,
preoccupazione, dolore, incomprensione per lo stato di salute di un
compagno, José Ramón Aranguren, obbligato ad andare con tutti noi a Madrid
ogni settimana. Aranguren, processato per Egin, è grave in un ospedale di
Tenerife, nelle Isole Canarie, dopo aver sofferto di un infarto. Era
andato lì con sua moglie a passare alcuni giorni tranquilli, a togliersi
di dosso il carico di tanti viaggi.
Non c'è dubbio che quello che è successo ad Aranguren ha relazione con le
condizioni di punizione imposte dal tribunale che giudica questo processo.
In cinque mesi, ogni imputato ed imputata accumula 14.900 chilometri; alla
tensione che generano i viaggi si somma quella che si produce nella sala
del giudizio. Nel caso di Aranguren, inoltre, ha inciso la politica di
dispersione imposta al collettivo di prigioniere e prigionieri politici
baschi: suo figlio Asier è carcerato a Parigi e fino a lì andava ogni due
settimane a visitarlo.
José Ramón Aranguren ha sofferto sulla pelle propria le dure conseguenze
dei deterrenti dello Stato spagnolo e francese. A lui e la sua famiglia
vogliamo far arrivare il nostro più caldo abbraccio, sperando di vederci
presto in Euskal Herria.
La decisione di portare avanti il processo 18/98 è una decisione politica,
come è politico il caso in sé stesso. Si vuole continuare le udienze al di
sopra di tutto, al di sopra dei diritti delle persone, dei diritti civili
e politici, per giustificare le misure prese contro la costruzione
nazionale e per avere condizionata la sinistra indipendentista basca
nell'attuale situazione politica.
I poteri politici e giudiziari spagnoli sanno bene che, se vogliono
fermare questo giudizio, possono farlo. Questo giudizio deve fermarsi.
Dobbiamo fermarlo, anche da Euskal Herria. Per quello sono fondamentali la
volontà e l’impegno.
Imputati ed imputate nel processo 18/98
San Sebastian, 5 maggio di 2006.
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Irabazi arte!
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