Autor: l.marinelli Data: A: Ml di Incontrotempo Assumpte: [Incontrotempo] 2 Maggio: Appello dall'assemblea della Sorbonne
Nouvelle
2 Maggio: Appello dall'assemblea della Sorbonne Nouvelle
In primo luogo chiediamo la scarcerazione immediata dei due studenti italiani arrestati la notte del primo maggio a Parigi, a parade già conclusa, e accusati di "violenza e devastazione".
Si tratta di accuse infondate, così come è assurda e impensabile la loro permanenza in carcere fino al 29 maggio, data del rinvio a giudizio.
Chiediamo, inoltre, la scarcerazione di chi è stato arrestato durante le settimane di marzo.
Il movimento francese del 2006 contro la precarietà, la subordinazione alle logiche neoliberali e le nuove forme di schiavitù, ha determinato grandi ondate di rivolta. Non ha solo permesso, in Francia, di riconoscere come tale il termine "precarietà", frantiteso e troppo spesso mal utilizzato; ma è soprattutto riuscito a mettere assieme studenti universitari e medi, disoccupati, intermittenti, stagisti, precari e sans papiers europei.
Fino a ieri abbiamo tutti partecipato alle lotte sociali nei nostri rispettivi paesi. Oggi, nell'orizzonte della MayDay e dopo le carovane che hanno connesso Francia e Italia, il tentativo è quello di dislocare i movimenti sociali nella dimensione europea. Le lotte francesi hanno praticato un terreno di radicalità, autonoma dai sindacati e dai partiti, che ha permesso di arricchire l'esperienza della MayDay:
in primo luogo questa seconda edizione della MayDay parigina è stata attraversata dai temi e dalla consapevolezza prodotti da due mesi di lotte straordinarie contro una riforma anti-sociale
in secondo luogo è stata l'occasione per dare vita ad un'assemblea europea, partecipata da soggetti sociali, studenti e precari, protagonisti di lotte comuni: francesi, italiani, spagnoli e belgi, consapevoli che il problema non è né locale, né isolato, ma dispiegato sul livello europeo.
Le riforme universitarie sono strutturalmente legate ai processi di precarizzazione del lavoro (accordi di Bologna e Lisbona). In questo senso siamo convinti che il lavoro a tempo indeterminato, così come la formula del "pieno impiego", non possano più essere cosniderati la soluzione.
Pensiamo l'università come un laboratorio privilegiato, ma non esclusivo, di generalizzazione del conflitto contro la precarità, come luogo di produzione di un sapere critico che deve estendersi e attraversare l'insieme dei movimenti sociali.
Con quest'appello intendiamo costruire un secondo appuntamento europeo, in grado di affermare e consolidare le relazioni determinate fin qui e un comune percorso di conflitto. Chiamiamo così tutt* le studentesse e gli studenti, le precarie e i precari d'europa, a raggiungerci in Italia a settembre. Unità! Azione! Autogestione!
Precari e studenti europei riuniti nell'Assemblea Generale del 2 maggio presso l'Università di Paris III / Censier - Sorbonne Nouvelle
- per l'Italia, studenti e precari dalle università e dai centri sociali di: Roma, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Padova, Torino, Alessandria
- per il Belgio, studenti di Bruxelles
- per la Spagna, studenti di Barcelona
- per la Francia, studenti, ricercatori e precari: Besançon, Paris, Rennes II, Tours; Coordination de Intermittents et Précaires d'Ile-De-France, Génération Précaire e Agir contre le Chômage