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Autore: Alessio Ciacci
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Oggetto: [Forumlucca] Fw: [Mani Tese] AD ATENE SI DISCUTE DI NUOVE REGOLE PER IL COMMERCIO INTERNAZIONALE E PER LE CORPORATION

AD ATENE SI DISCUTE DI NUOVE REGOLE PER IL COMMERCIO INTERNAZIONALE E PER LE CORPORATION



QUARTO FORUM SOCIALE EUROPEO: LA PRESENZA DI MANITESE/CRBM



Atene, 4 maggio 2006 – Serve una nuova agenda sull’economia internazionale.

Questo è il messaggio che arriva con forza da Atene, dove si apre oggi la quarta edizione dell’European Social Forum.

Alla luce della crisi del WTO, condizionato da una situazione di estremo impasse negoziale e di incertezza in merito alla conclusione del Round di Sviluppo di Doha, le decine di organizzazioni della società civile, accorse in Grecia da tutto il pianeta, propongono delle alternative serie e concrete per il sistema del commercio internazionale. Per far sì che questo sia più giusto e teso a sconfiggere la piaga della povertà, la ricetta dei movimenti sociali parte da una seria trasformazione del sistema WTO, un ripensamento degli accordi di partenariato tra l’Unione Europea ed i paesi più poveri, troppo proni agli interessi delle grandi potenze del Nord del mondo, e, soprattutto, dall’introduzione di tasse globali applicate in maniera efficace anche sul commercio.



“Che il WTO sia moribondo è un fatto” ha affermato Andrea Baranes della CRBM (Campagna per la Riforma della Banca Mondiale) presente ad Atene. “I negoziati a Ginevra, sede dell’istituzione, non fanno significativi passi avanti, dopo la vittoria di Pirro della Ministeriale di Hong Kong dello scorso dicembre. Non è soltanto il sistema del WTO in una crisi strutturale di democrazia interna, ma è l’intero approccio liberista per l’economia mondiale ad essere arrivato ad un punto di non ritorno. In questo contesto, la rimozione del negoziatore americano Rob Portman da parte dell’amministrazione USA manda un ennesimo segnale di instabilità e incertezza” ha continuato Baranes. “Ad Atene si parlerà molto di commercio internazionale, della questione della liberalizzazione dei servizi e di come gestire l’agricoltura del pianeta. Lo si farà proponendo idee innovative e guardando al futuro, superando gli schemi triti e ritriti che ci somministrano da anni il WTO e i Paesi ricchi” ha concluso Baranes.



“L’Unione europea ha definitivamente voltato le spalle a chi chiede regole chiare e vincolanti sull’ambiente, i diritti sociali ed umani per le multinazionali europee nelle loro scorribande sul pianeta”, ha dichiarato Mariarosa Cutillo di Mani Tese, anch’essa presente ad Atene. “Così come nel commercio, l’agenda europea è sempre più ostaggio degli interessi di pochi grandi gruppi industriali che accetta solo approcci volontaristici per far fronte agli impatti spesso devastanti nel mondo. Al Forum di Atene discuteremo di come lanciare una grande iniziativa europea per rimettere in discussione questo approccio, riportando al centro dell’economia europea la supremazia dei diritti, anche per quel che concerne l’export e gli investimenti europei nel mondo. Solo così l’Europa potrà permettere un altro sviluppo per i più poveri del pianeta e rafforzare il diritto internazionale prima che affondi”.



Per ulteriori informazioni: CRBM Luca Manes 3355721837