Oggi insieme ad altri collettivi studenteschi di facoltà ed interfacoltà
abbiamo costruito un'importante giornata di lotta nel cuore della zona
universitaria.
Abbiamo voluto dare una risposta alle accuse di eversione, ma l'abbiamo data
sul nostro terreno, sfuggendo al tormentone legalità/illegalità e parlando
di diritto allo studio.
Abbiamo offerto un pranzo popolare davanti alla mensa, ribadendo le nostre
critiche ad una gestione della mensa fatta di privatizzazione, sprechi e
prezzi più alti di qualsiasi altra città italiana.
A rafforzare la nostra iniziativa è giunto il ritorno di Mario Pracario,
stavolta nelle vesti di P.recario M.ario, che ha consegnato al responsabile
della Concerta SpA un avviso di conlusione delle indagini preliminare e un
relativo dossier, in cui si dimostra come l'azienda sia stata colpevole in
questi anni di una sistematica speculazione sui diritti degli studenti.
A completare questa giornata di lotta e di socialità, di conflitto e di
contrinformazione, è arrivata la notizia che i lettori dei badge di Via
Zamboni 36 hanno finalmente accolto il nostro avviso sospendendo il
servizio.
Una bella notizia, che spezza quel meccanismo di controllo sociale che il
chek-point all'ingresso del 36 stava iniziando ad alimentare, e che
contribuisce a garantire a tutti il diritto allo studio, permettendo un
libero accesso alla biblioteca e alle sale studio del 36.
Rete Universitaria
reteuniversitari.bo@??? - 3206914118 -
www.unibo.ma.cx
assemblea ogni lunedì ore 21 al VAG di via Paolo Fabbri 110
