VIVA IL 1° MAGGIO, GIORNATA INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI
Nella ricorrenza del 1° Maggio, giornata internazionale dei lavoratori, sentiamo anzitutto il dovere di ricordare e di rendere onore agli operai di Chicago che proprio il 1° Maggio del 1886 e il giorno successivo, mentre svolgevano delle importanti manifestazioni per rivendicare la giornata lavorativa di otto ore e contro la brutale repressione poliziesca, furono trucidati e incarcerati. Fu a seguito di questo barbaro eccidio che, la Seconda Internazionale, di cui Engels era il capo riconosciuto, decise che dal 1900 in poi si tenesse in tutti i paesi e in tutte le città una grande manifestazione di lavoratori. Lo stesso commosso ricordo e lo stesso alto omaggio lo rivolgiamo a tutti gli operai e lavoratori, di ambo i sessi, che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro il capitalismo e l'imperialismo, contro il fascismo e il nazismo, che si sono battuti per la causa dell'emancipazione del proletariato e del socialismo.
In questo 1° Maggio pensiamo anche a tutti i popoli del mondo, a cominciare da quelli palestinesi, iracheno, afghano, ceceno, che lottano per la libertà e contro gli occupanti imperialisti, a quello nepalese che lotta per la democrazia e la repubblica.
Per la classe operaia, a partire dai suoi elementi più avanzati e combattivi, dalla sua avanguardia, se vuole strappare migliori condizioni di vita e di lavoro, qui e ora, al governo e al padronato, se vuole riaprire una prospettiva di cambiamento della società a sua misura e immagine, se vuole riprendere il cammino per abbattere il capitalismo e conquistare il socialismo deve cambiare strada al cento per cento. Deve avere il coraggio di rompere con i vecchi e meno vecchi partiti che attualmente appoggia, poichè totalmente imborghesiti e integrati nel capitalismo. E nel contempo abbandonare l'elettoralismo e il parlamentarismo. Deve capire che la questione delle questioni non è quella di 'moderare gli eccessi del capitalismo' come sostiene D'Alema, ma combattere e distruggere il capitalismo; non è quella di accontentarsi delle briciole del lauto banchetto della borghesia, ma di avere tutto ciò che oggi appartiene alla classe dominante borghese; non è quello di partecipare al governo della borghesia ma di conquistare il potere politico e di realizzare il socialismo.
Noi diciamo alla classe operaia e anzitutto alla sua avanguardia che devono prendere nelle loro mani le bandiere dei grandi maestri del proletariato internazionale come Marx, Engels e Lenin., con tutto ciò che significa in termini teorici, pratici e organizzativi. Diciamo loro di prendere posto, alla base e al vertice, nel PMLI che ha ampiamente dimostrato di essere un Partito, l'unico, che ha le caratteristiche sopraddette e si batte realmente per il rovesciamento della macchina politica, istituzionale, economica, burocratica e repressiva capitalistica e la presa del potere politico da parte del proletariato. Buon Primo Maggio a tutte le compagne e i compagni del PMLI, alla classe operaia, a tutti i fautori del socialismo, alle masse italiane!
VIVA L'EMANCIPAZIONE DEL PROLETARIATO!
NON DIAMO TREGUA AL GOVERNO DELLA "SINISTRA" DEL REGIME!
LOTTIAMO PER L'ITALIA UNITA, ROSSA E SOCIALISTA!
(Estratti dall'editoriale di Emanuele Sala, Responsabile della Commissione per il lavoro di massa del CC del PMLI, pubblicato su "Il Bolscevico" n. 17/2006)
PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO
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