Ai margini
"Ai margini" è la linea sottile che lega i film di questo ultimo ricchissimo ciclo, con una novità rilevante: al solito ciclo al Cinema Centrale ne intrecciamo un altro alla Fondazione Ragghianti.
"Ai margini" sono le "infanzie rubate", i lavoratori dipendenti del ricco Occidente sempre più precari, gli indios invasi, colonizzati, uccisi, derubati, l'Africa nera da sempre depredata... "Ai margini" spesso è anche il grande cinema, che qui presentiamo nei film di Ejzenstejn, Bergman, Herzog, Tarkovskij, Sokurov, Kusturica; grande cinema, che, andando oltre la semplice storia, richiede uno sguardo allenato e sensibile, che colga visibile e invisibile, vicenda e universalità.
Cinema Centrale
Giovedì 27 aprile 2006
All The Invisible Children di Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Katia Lund, Jordan & Ridley Scott, Stefano Veneruso, John Woo. Italia 2005. Dur: 127'.
Sette film sull'infanzia rubata: dall'Africa al Brasile, dagli Stati Uniti all'Italia, film pro Unicef, che raggruppa alcuni dei principali autori del cinema odierno. A brillare sono soprattutto due giganti come Spike Lee ed Emir Kusturica e la brasiliana Katia Lund (co-regista di City of God). Kusturica ci regala una partenza esplosiva con il surreale incontro ravvicinato tra un matrimonio e un funerale, Katia Lund ci porta nelle strade di un Brasile diseredato attraverso due bambini....
Giovedì 4 maggio 2006
Battaglia nel cielo di Carlos Reygadas con Marcos Hermandez, Anapola Mushkadiz, Berta Ruiz. Messico-Francia-Belgio 2005. Dur: 101'
Marcos, un poveraccio che vive a Città del Messico, fa l'autista per un generale e va a letto occasionalmente con la figlia dalla bellezza quasi arrogante...
Memorabile la scena d'apertura con un' interminabile "fellatio" in primissimo piano, forse in un garage, che la musica sublime di un anonimo del Cinquecento trascina verso altezza vertiginose. Uno stile iperrealista e antispettacolare, l'immagine apocalittica della città e un uso spregiudicato del corpo umano colto nella sua verità, quindi anche nella sua bruttezza, rendono il film inquietante e disturbante, brutale e mistico, a suo modo unico.
Giovedì 11 maggio 2006
L'incubo di Darwin
di Hubert Sauper. Belgio 2004. Dur: 107'
Ha collezionato premi prestigiosi e in Francia è stato campione di incassi. Il film racconta come nel lago Vittoria, in Tanzania, sia stato introdotto il pesce persico del Nilo, feroce predatore, che in pochi anni ha divorato tutte le altre specie; un affare miliardario da cui restano fuori gli abitanti della zona...
Scrive Alberto Crespi:" Sauper racconta questa parabola-socio-economica con il respiro di un romanzo. Film durissimo. Imperdibile"
ABYA YALA
Per il riconoscimento dei Diritti Comunitari dei Popoli indigeni
in collaborazione con la Fondazione Neno Zanchetta
Giovedì 18 maggio 2006
Aguirre furore di Dio
di Werner Herzog con Klaus Kinski, Ruy Guerra, Helena Rojo. RFT 1972. Dur: 94'
Sulla colonizzazione spagnola dell'America Latina vi offriamo questo straordinario film di Herzog. Vedremo la spedizione spagnola, l'ostilità della natura lussureggiante, l'ambizioso e spietato Aguirre, la lenta deriva lungo il fiume Urubamba, gli indios quasi invisibili che seminano morte... Film d'avventura ed insieme filosofico, con paesaggi mostruosi, fonte di allucinazioni, con il titano folle, un grande Klaus Kinski, che sfida i limiti naturali gridando al cielo la sua smodata volontà di potenza.
Ingresso gratuito
in occasione del
"Centenario della CGIL di Lucca e Nazionale"
giovedì 25 maggio 2006
Mi piace lavorare-Mobbing
di Francesca Comencini con Nicoletta Braschi, Camille Dugay Comencini, Marina Buoncristiani.
Per festeggiare i 100 anni della CGIL lucchese e nazionale abbiamo organizzato una serata scegliendo uno dei migliori film italiani di questi anni sul tema della precarietà lavorativa ed esistenziale in Italia oggi. La storia: l'azienda in cui lavora Anna è stata appena acquistata da una multinazionale. Anna sembra non avere problemi di essere licenziata avendo una figlia a carico e un padre malato. Dopo un po' però viene trasferita... Scrive Emiliano Morreale:"Il film colpisce e cattura già dopo una decina di minuti per una progressione drammatica molto serrata, fino alla creazione di una vera e propria, efficace suspence con una asciuttezza e una rapidità senza paragoni nel cinema italiano di oggi".
Ingresso gratuito
Controcorrente: i lunedì del Circolo
[Fondazione Ragghianti.
Ingresso gratuito riservato ai soci]
Lunedì 15 maggio 2006
THE KILLERS di Andrej Tarkovskij con lo stesso Tarkovskij e altri studenti del corso di cinematografia. - Russia, 1956 b/n 19 minuti
Su questo cortometraggio sappiamo soltanto che è il film con il quale Andrej Tarkovskij (il regista di capolavori come Andrej Rublev, Stalker e Solaris) si è brillantemente diplomato alla VGIK, la più importante scuola sovietica di cinema. Il film è tratto da un racconto di Ernest Hemingway, "I gangsters", da cui sono stati realizzati altri due film importanti: I gangsters di Robert Siodmak, USA 1946. e Contratto per uccidere di Don Siegel, USA 1964.
Padre e figlio
dii Aleksander Sokurov - Russia, 2003 - 84 minuti
con Andreij Shchetinin, Alekseij Neimjshev
Padre e figlio vivono insieme, all'ultimo piano di una vecchia casa, condividendo il loro mondo privato, ricco di ricordi e di rituali quotidiani. Talvolta sembrano fratelli, talvolta persino amanti...E' scandaloso che questo film tra i più intensamente narrativi fatti dal regista russo non sia stato distribuito; un film molto fisico e psichico (duelli a petto nudi sospesi nel vuoto, partite di calcio sui tetti di una Pietroburgo inedita); un film che ti entra nella testa e che ti invade come un liquido colorato che si propaga nell'acqua.
"Abya Yala"
Per il riconoscimento dei diritti comunitari degli Indios
(2° incontro)
Lunedì 22 maggio 2006
Que Viva Mexico (Lampi sul Messico) di Sergei Ejzenstejn. USA 1933. Dur: 72'.
Intorno al 1900 un giovane peone -la cui fidanzata è stata violentata dal padrone - si ribella dandosi alla macchia...
E' il primo dei film ricavati dal materiale girato dal grande regista russo tra il 1931 e l'inizio del 1932. Ha scritto Pier Paolo Pasolini: "Io sono probabilmente uno dei pochi intellettuali che non amano Eisenstein. So bene che egli ha un grande talento (...), ma considero le sue opere tutte mancate eccetto Lampi sul Messico, perché non è stato lui a montarlo (e chi l'ha montato l'ha fatto in modo sublimamente convenzionale)".
Aquì estamos di Gianni Minà,
relizzato in collaborazione con Manuel Vazquez Montalban. La lunga marcia degli zapatisti da San Cristobal a Città del Messico con una bellissima intervista al subcomandante Marcos. Dur: 60'
Lunedì 29 maggio 2006
Presentazione del libro "Cinema come un'infanzia" di e su Marina Piperno e Luigi Faccini (Ippogrifo Cinema)
Segue la proiezione del film:
Giamaica di Luigi Faccini con Giuseppe Apolloni, Zeremariam Benini, Giuseppe Talarico. Italia 1998. Dur: 84'.
Da un autore non allineato come Luigi Faccini un film bello, a ritmo di reggae, attraverso la notte delle periferie romane. Scrive Roberto Silvestri: "Il film respira, danza, ama, ha pietà. Un oratorio atonale, una suite free jazz, un requiem non consolatorio, un musical politico". Aggiunge Fabio Ferzetti: "Ballata lunga una notte, piena di incanti e sorprese, di amarezze e speranze".
Lunedì 5 giugno 2006
L'INFERNO di Giuseppe Berardi e Arturo Busnengo con Giuseppe Berardi, Armando Novi. Italia, 1911 b/n muto.18'.
Ricostruzione di alcuni episodi del viaggio di Dante (Berardi) all'Inferno, accompagnato da Virgilio (Novi): dopo la visione di Beatrice e la traversata dell'Acheronte, c'è l'incontro con Paolo e Francesca, Minosse, Farinata degli Uberti, gli usurai sotto la pioggia di fuoco, Odisseo e Diomede, il conte Ugolino e Lucifero che sbrana Giuda... Evidente il debito iconografico verso le illustrazioni di Doré, discreta la padronanza tecnica dei trucchi per realizzare il volo dei lussuriosi e il gigantismo di Minosse e infine un tocco sexy imprevedibile (Francesca si mostra a seni nudi).
CRISI di Ingmar Bergman con Dany Lind, Marianne Lofgren, Inga Landgré, Stig Olin, Allan Bohlin,
Signe Wirff. Svezia 1946 b/n 93'
Una vera e propria chicca: il debutto alla regia di uno dei grandi maestri della storia del cinema: Ingmar Bergman. La storia: Nelly è cresciuta in un paesino di provincia con la protettiva matrigna Ingeborg : quando la vera madre arriva a riprendersela, Nelly la segue nella grande città... Dietro i toni spesso leggeri è facile scorgere i segni della poetica del regista: nei concetti che affiorano fra i dialoghi (il volto, le marionette) e soprattutto nella capacità di rendere i personaggi veri e contraddittori.
Le proiezioni si terranno al Cinema Centrale
e alla Fondazione Ragghianti
inizio ore 21.30
Ingresso cinema Centrale:
Biglietto: E 5 con tessera socio stagionale (? 5)
o
tessera abbonamento per la rassegna
Con il patrocinio della Provincia di Lucca