[Forumlucca] I: [DES-Pisa] Monete locali

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Autore: Elena Bertoli
Data:  
To: forumlucca
Oggetto: [Forumlucca] I: [DES-Pisa] Monete locali

-----Messaggio originale-----
Da: des-pisa-bounces@???
[mailto:des-pisa-bounces@elabor.homelinux.org] Per conto di Simone
Ricotta
Inviato: domenica 23 aprile 2006 22.24
A: DES-Pisa
Oggetto: [DES-Pisa] Monete locali


Inoltro la mail sulle monete locali che ha inviato Magius, che contiene:

- gli incontri con Paul Glover delle prossime settimane
- un testo introduttivo sulle monete locali (che potrebbe esserci
utile...)
- uno su Ithaca Hours
- uno su Paul Glover, anche con link all'immagine della moneta
- il testo in inglese del discorso di Paul Glover, che ho già inviato
all'amica che ci farà la traduzione

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MONETA LOCALE

Incontri con Paul Glover, il fondatore di Ithaca Hours,
la più importante esperienza di moneta locale degli USA.

- Calendario degli incontri
- Cosa sono le monete locali
- Cosa è Ithaca Hours
- Chi è Paul Glover
- Organizzazione e contatti

Sito: http://www.socialforge.net

Calendario degli incontri
-----------------------------------

6 maggio 2006, ore 09:30 - SIENA
=========================
Incontro internazionale "L'etica individuale tra società, economia ed
ambiente" - Santa Maria della Scala - Piazza del Duomo, 2
Incontro promosso da E.F.A. e Pari Center
( http://www.eticaeconomia.org )


7 maggio 2006, ore 17:30 - PISA
========================
Festa dell'Economia Solidale - Piazza Gambacorti (p.zza La Pera).
Incontro promosso dal Tavolo Promotore del Distretto di Economia
Solidale di Pisa
( http://socialforge.net/ita/index.php/Eventi:Pisa/06.05.2006 )


8 maggio 2006, ore 17:30 - ROMA
=========================
Incubatore delle Imprese Sociali "Inverso" - Via L. Montuori, 5
(Scuola C. Battisti). Incontro promosso da Regione Lazio - Assessorato
al Bilancio ed Economia Partecipata, Comune di Roma - Assessorato al
Lavoro - Dipartimento XIX U.O. Autopromozione Sociale e Comune di Roma
- Municipio XI.
( http://www.inversoroma.it/ )


9 maggio 2006, ore 17:30 - BOLOGNA
============================
Vag61 - Via Paolo Fabbri, 110
Incontro promosso dal Bologna Social Forum.
( http://www.vag61.info/ )


10 maggio 2006, ore 11:00 - MILANO
===========================
Chico bar - via U. Ollearo, 5
Incontro promosso dal Laboratorio di Economia Solidale "OtroModo" di
Milano
( http://www.chicomendes.it/chicobar/ )


10 maggio 2006, ore 17:00 - MONZA (Mi)
==============================
Circolo "Cattaneo" - Via Vittorio Veneto, 1 (ang. via Cavallotti)
Incontro promosso dal Distretto di Economia Solidale della Brianza
( http://digilander.libero.it/lamondolfiera/ )


10 maggio 2006, ore 21:00 - VILLASANTA (Mi)
==================================
Cinema "Astrolabio" . Via Mameli, 8
Incontro promosso dal Distretto di Economia Solidale della Brianza
( http://digilander.libero.it/lamondolfiera/ )



Cosa sono le monete locali
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Quasi tutte le moderne società, oggi soffrono degli stessi problemi:
la disoccupazione, la scarsa scolarizzazione, la crisi da
sovrapproduzione che grava sui produttori, che non hanno a chi vendere
ciò che producono, la concorrenza dei paesi emergenti come Cina e
India, la globalizzazione della produzione.

L'effetto visibile di ciò, che molti di noi sperimentano
quotidianamente, è la difficoltà di arrivare alla fine del mese, di
trovare un lavoro stabile, di poter pagare affitti e bollette, la
quasi impossibilità di poter accedere alla scuola avanzata, alla
cultura ed all'intrattenimento. Tutti sintomi di uno stato di
carestia.

Ma se andiamo a guardare, siamo in una fase definibile come l'opposto
della carestia. Le aziende, soprattutto quelle medio-piccole, magari
agricole, hanno i magazzini colmi di merce invenduta perchè non
riescono a competere a livello internazionale. Inoltre oltre i 2/3
dell'economia sono ormai formati dai servizi, lavoro immateriale che
non dovrebbe conoscere la scarsità di materia prima in quanto essa è
essenzialmente il lavoro mentale e fisico delle persone. La
disoccupazione, in termini semplicistici, può essere vista come una
situazione in cui c'è gente con tanto tempo libero, che potrebbe
impiegare per produrre beni e prestare servizi e riceverne altrettanti
in cambio, ma che è impossibilitata a farlo perchè mancano i soldi per
dar corso alle transazioni. Sia come paese, che come continente,
produciamo più di quello che ci serve, l'unica risorsa scarsa sono i
soldi.

Bernard Lietaer, uno dei più grandi esperti al mondo di questioni
monetarie ed uno degli architetti dell'Euro presso la banca centrale
del Belgio, sostiene che " il denaro è come un anello di ferro che ci
siamo messi al naso. Abbiamo dimenticato di averlo progettato noi, ed
ora è esso che ci trascina."

Secondo lui, quello che dicono i libri universitari di economia, cioè
che le persone e le corporation competono per i mercati e le risorse,
è errato. Essi competono per il danaro, usando i mercati e le risorse
per ottenerlo. Quindi progettare ed usare denaro differente vuol dire
in effetti ri-orientare gran parte dello sforzo collettivo
dell'umanità.

Lietaer parte dalla convinzione che l'avidità e la paura della
scarsità che la genera, non siano tratti immutabili della natura
umana, ma sentimenti continuamente amplificati dal tipo particolare di
moneta che usiamo, dal come essa è tecnicamente progettata per agire.
Ma Lietaer dice altro: è possibile progettare monete complementari che
si oppongono alla finanziarizzazione dell'economia e che centrino di
nuovo l'attenzione delle persone sulla produzione e sul lavoro.
Strumenti di opposizione fattiva alla delocalizzazione produttiva,
alla perdita di posti di lavoro locali ed alla loro precarizzazione.

Margrit Kennedy, la nota economista tedesca promotrice delle monete
locali in Germania, è solita raccontare questa storiella, che ciascuno
di noi potrebbe vivere domattina: Una donna va in un hotel e tira
fuori un biglietto da 100 euro per prenotare una camera per la notte.
Con quella banconota l'albergatore paga il panettiere, la cui moglie
esce e va a comprarsi un vestito, il sarto porta la macchina a
riparare, e il meccanico, sempre con la stessa banconota, paga un
venditore ambulante di cellulari, che poi va in albergo a prendere una
camera per la notte e paga con quella banconota da 100 euro. Ma
proprio in quel momento arriva la donna dell'inizio della storia, che
dicendo di non volere più la camera, si riprende i 100 euro e la
banconota torna quindi nelle sue mani. Appena esce dall'albergo, con
l'accendino le da fuoco...perchè, dice, era falsa!

La morale della storia è che per mezzo di una sola banconota da 100
euro si sono scambiati in un solo giorno almeno un valore di 500 euro
di beni e servizi. Con una sola banconota, peraltro falsa. Traiamo da
questa storia qualche conclusione: il denaro non ha un valore
intrinseco, infatti i soldi erano falsi; il valore che attribuiamo al
denaro è dato dalla fiducia che riponiamo in esso; essendo il denaro
una misura di valore, misura tanta più ricchezza scambiata, tanto più
velocemente circola.

Di fatto già esistono molte "monete" complementari in uso, anche se
non le chiamiamo così. I buoni pasto (ticket-restaurant) o i coupon
dei frequent flyer delle compagnie aeree, che sono addirittura
scambiati nel mercato grigio..

Possiamo definire come complementare una moneta che non si sostituisce
alla moneta nazionale (nel nostro caso, l'Euro), ma che la affianca,
permettendo lo scambio tra persone, nella comunità in cui si diffonde,
che hanno tanto da scambiare ma poca unità di scambio per farlo. Ma
perché fare, progettare, una moneta complementare? Quali sono i
vantaggi reali che può offrire?

Innanzitutto c'è da notare che una moneta complementare per sua
natura, non essendo a corso forzoso, cioè non essendoci uno Stato che
punisce chi non la accetta, si diffonde normalmente in una ristretta
area locale, in cui produttori e negozianti l'accettano, e così
facendo, diminuisce la scarsità di unità di scambio e crea ricchezza
aggiuntiva.

Sembrerebbe strano chiamare un vicino agricoltore e dirgli: ho visto
che hai molte pere nel tuo frutteto che non raccogli, me ne dai un pò?
Ti sentiresti in obbligo di dargli qualcosa in cambio, ma se poi devi
pagare in moneta scarsa (Euro), tanto vale andare al supermercato.
Così le sue pere marciranno perchè tu comprerai quelle importate,
vendute a prezzi stracciati. Prodotte, chiaramente, in qualche paese
dove la manodopera è vicina ad un costo zero e dove non ci sono
diritti sindacali. E comprando quelle pere, contribuirai
inevitabilmente a mandare in rovina i produttori locali ed a
distruggere posti di lavoro sul tuo territorio! Un gatto che si morde
la coda, insomma.

Avendo invece una moneta locale abbondante, comprare le pere dal
vicino diventa una scusa per interagire. E da li parte una esplosiva
economia locale che da lavoro a tanti che non ce l'hanno, mantenendo
in loco la ricchezza che questo lavoro produce, e senza inquinare il
pianeta con trasporti energivori ed imballaggi. Magari, senza neanche
la necessità di fare una TAV per trasportare velocemente merci da una
parte all'altra dell'Europa!

Un altro effetto poi di avere molte monete complementari su base
locale è quello di disporre di un ammortizzatore rispetto alle crisi
finanziarie mondiali - ai su e giù della finanza impazzita - come
dicono i fondatori del circuito "Regiogeld" tedesco, che conta più di
50 monete complementari. Uno strumento di stabilità dei prezzi locali
e quindi di mantenimento del potere di acquisto individuale.

Ma la prima ragione per cui sono nate le monete complementari è la
lotta alla disoccupazione. Le prime monete contemporanee nascono
infatti nell'Inghilterra della de-industrializzazione della Thatcher,
come risposta dal basso dei disoccupati all'impossibilità di
procurarsi reddito sufficiente per i propri bisogni. Come sostiene
Rifkin nel sul libro "La fine del lavoro" la disoccupazione è
strutturale; i lavori (jobs) saranno sempre meno, dato che l'aumento
di produttività dovuto alle tecnologie permetterà nei prossimi 30 anni
di produrre tutto il necessario per il pianeta con il lavoro di una
piccolissima frazione di persone. Bene, cosa farà il resto? Morirà di
fame?

Le monete complementari - ormai più di 3.000 esperienze in tutto il
mondo - possono essere una "macchina" per superare, o almeno mitigare,
i fattori negativi di questa economia globalizzata, e possono, nel
farlo, generare una nuove forme di socialità coesa che riesce ad
autoprodursi e ad autogestirsi molti dei servizi essenziali.

Che aspettiamo a "farci il nostro denaro" anche qui?



Cosa è Ithaca Hours
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ITHACA HOURS è una moneta locale nata ad opera di Paul Glover nel 1991
a Ithaca, una città dello stato di New York in Usa, come forma di
contrasto a Wal-Mart, la catena di ipermercati americana, fonte di
sfruttamento per produttori e lavoratori. Le Hours rimangono nella
regione per pagare il lavoro locale e rafforzano gli scambi
comunitari, espandendo una produzione ed un commercio maggiormente
attento all'ecologia e alla giustizia sociale della comunità. Usando
monete complementari locali si crea cioè un vantaggio a favore della
sostenibilità locale, sia in termini ecologici che sociali.

Le Hours sono delle banconote complementari al dollaro, che possono
essere usate in pagamento di beni e servizi nel raggio di 50 miglia
intorno ad Ithaca. Una Ithaca Hour in termini di potere di acquisto
vale dieci dollari, l'equivalente teorico di un ora di lavoro (da qui
il nome "hours", ore). Molti milioni di dollari di valore equivalente
sono stati movimentati dai residenti e più di 500 aziende e 100
organizzazioni non profit la accettano.

(Foto della moneta: http://socialforge.net/ita/index.php/File:Ithaca.jpg
)

I commercianti possono accettare questa moneta nella misura in cui a
loro volta riescono a coprire le proprie spese in Hours per pagare i
fornitori locali. Le banconote hour sono accettate da idraulici,
falegnami, elettricisti, infermieri, medici, bambinaie, meccanici e da
migliaia di fornitori di beni e servizi. Gli agricoltori di Ithaca la
accettano e la usano per assumere qualcuno che li aiuti con i
raccolti, o con lavori di riparazione e migliorie, alcuni proprietari
immobiliari (specie se non hanno a loro volta mutui) accettano un
affitto pagato in Hours, in tutto o in parte. I negozi locali
accettano ovviamente questa moneta, riuscendo in questo modo a
sopravvivere alla concorrenza delle grandi catene di ipermercati come
Wal-Mart, e vendendo soprattutto prodotti locali. Anche molti
ristoranti e cinema, pure a New York City la accettano, così come
l'accetta l'ospedale locale.

Attraverso la moneta locale, si è rinsaldato lo spirito di comunità e
oggi è possibile ottenere prestiti a tasso zero. Un meccanismo questo
per dare credito all'economia sociale del luogo. La Alternative Credit
Union, una banca di credito cooperativo di Ithaca offre conti correnti
in moneta locale e con un prestito a tasso zero in questa moneta è
stata finanziata la costruzione della stessa sede della banca. Con le
Ithaca Hours, il board di gestione della moneta ha anche finanziato
programmi popolari sempre tramite prestiti a tasso zero, ed ha fatto
donazioni all'amministrazione locale, finalizzate a fare lavori
pubblici senza alzare le tasse.

Alla base del funzionamento sta un giornale, tirato in 6 mila copie
distribuite gratuitamente. Al suo interno si trovano le informazioni
per le attività di auto-aiuto, la promozione della valuta locale e le
offerte. Fa pubblicità ai singoli e alle aziende che accettano Ithaca
Hour in pagamento.

Dall'esperienza di Ithaca Hours è nato un "kit" composto da un libro
ed una videocassetta, che è stato usato da tantissime comunità locali
americane per replicare l'esperienza in altre città.



Chi è Paul Glover
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E' il fondatore della moneta locale Ithaca HOURS, della Whole ithaca
Stock Exchange, della Ithaca Health Alliance, di Citizen Planners a
Los Angeles, autore di diversi libri e di storie urbane. E' laureato
in Marketing e City Management ed attualmente lavora come urban
planner a Philadelphia.

Ithaca HOURS

Le Ithaca HOURS sono delle monete locali scambiate tra migliaia di
residenti dell'area di Ithaca e tra oltre 500 aziende, incluse dozzine
di agricoltori e ristoranti, una banca, un centro medico, una
biblioteca pubblica, cinema, librerie, etc. Diversi milioni di dollari
sono stati scambiati dal 1991, data di nascita della moneta locale. La
moneta è primariamente emessa a favore di coloro che accettano di
essere elencati nel bollettino cartaceo/elettronico di Ithaca Hours e
sono anche emesse come donazioni a favore di organizzazioni della
comunità locale (oltre 100 e più), come prestiti ad interesse zero
(per un massimo del controvalore di $30,000), e come donazioni verso
il sistema stesso (al massimo il 5% del totale emesso) per
autofinanziare la struttura. Un coordinatore facilita una circolazione
bilanciata delle HOURS ed un comitato di gestione è eletto annualmente
dall'assemblea di Ithaca Hours.

Siti: http://www.ithacahours.com - http://www.ithacahours.org

Whole Ithaca Stock Exchange (WISE)

Il capitale della comunità nelle diverse forme (dollari, HOURS,
tempo, strumenti, capacità personali) viene messo insieme per fare
sviluppo ecologico ad Ithaca, come costruzione di impianti di energia
alternativa, acquisto e manutenzione di biciclette comunitarie,
trasporti ecologici, agricoltura biologica. La WISE è una borsa
autogestita che emette a favore di investitori, certificati di
investimento, che possono essere pagati in beni e servizi all'interno
del network di Ithaca Hours. Nella WISE, la SEC (Securities and
Ecologies Commission) definisce, valuta e compila gli indicatori del
benessere economico locale, includendo fattori come l'esistenza di
piccole fattorie agricole, di gruppi di acquisto locale, stabilità
della popolazione, livelli di crescita delle nascite e distribuzione
dell'età, produzione energetica locale da sole, vento e acqua, uso di
biciclette e trasporti ecologici, occupazione e crimine.

Sito: http://www.paulglover.org/wise.html

Ithaca Health Alliance

In Usa non esiste un vero servizio sanitario pubblico. I membri delle
cooperative sanitarie pagano il controvalore di $100/all'anno in
dollari o Ithaca Hours, per essere coperti in caso di emergenze
mediche o per l'accesso a free clinics, ospedali gratuiti autogestiti.
Più gente aderisce o rinnova, maggiore è il numero di categorie di
assistenza coperte e di massimali assicurati. Se il numero di aderenti
si stabilizza o declina, cosi avviene anche per le coperture. Questo
tipo di organizzazioni preferisce terapie olistiche e preventive, ed
inoltre lavora nel ricercare le fonti ambientali delle malattie.

Sito: http://www.ithacahealth.org

Tompkins County Living Wage Coalition & Workers' Rights Center

Il Tompkins County Living Wage Coalition & Workers' Rights Center è un
centro che promuove una campagna per il salario minimo e per i diritti
dei lavoratori nella zona di Ithaca. Non c'è un accordo formale tra
Ithaca Hours ed il LWC, ma entrambi i soggetti si aiutano a vicenda ed
Ithaca Hours provvede a fare donazioni continuative in moneta locale
al LWC.

Green Party Usa

Paul Glover ha fondato il Partito dei Verdi Usa di Los Angeles nel
1982; è entrato a far parte degli Ithaca Greens nel 1987, è stato
candidato a sindaco di Ithaca nel 2003 e candidato presidenziale per
il Green Party Usa, nelle primarie in diversi stati nel 2004.



Organizzazione e contatti
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Gli incontri sono organizzati da
SOCIALFORGE, Un laboratorio di creazione sociale

( http://www.socialforge.net )
( info@??? )

Socialforge è un gruppo di lavoro informale internazionale, nato nel
2003, che si riunisce intorno ad un sito web a libera contribuzione
(sul modello di Wikipedia) e che ha come obiettivo la ricerca e
l'elaborazione collettiva di nuovi modelli sociali, politici,
economici, tecnologici ed ecologici. In tempi recenti, il sito è stato
usato per scrivere collettivamente in rete il Documento Programmatico
della Rete di Economia Solidale (http://www.retecosol.org), di cui una
sezione è dedicata alle monete locali.

--------
(c) Socialforge 2006 - Licenza Creative Commons BY-NC-SA-2.0

........................................................................
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testo intervento di Paul Glover
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Italy's economic problems are well known. Public debt and taxes are
extraordinarily high,
manufacturing jobs are moving abroad, unemployment is high, natural
fertility of soil declines.
Especially critical are rising costs of natural gas and petroleum,
upon which all manufacturing,
all agriculture, and all prices depend.

During recent decades these crises have grown, on every continent.
Millions of articles and
thousands of books have been written about them. Today the weathiest
societies are threatened.

To these difficulties now we must add the instability of climate.

Yet every one of these problems has solutions. Humans have the
intelligence and creativity and
decency to enact them. We have also the money and the resources to
make life generally pleasant,
noble, and long.

Market investors cannot much longer rely on extraction of
irreplaceable primary materials, nor
upon armies to enforce control of cheap resources, nor upon police to
restrain the market's
losers. And although dysfunctions such as pollution, crime, famine,
epidemics and war are
profitable for some sectors, they damage longrange market expansion.
Every society, even those
tangled in confusion and fear, has the capability to begin orderly
changes at every level,
achieving greater security for both rich and humble alike.

We now need cultural changes that redefine personal success and
wealth. We need political changes
that redefine public power. We need economic changes that redefine
profit. We need technological
changes that redefine how nations advance.

Some of these changes I have helped lead in the United States, and
I'll introduce them. America's
communities are exploring better directions, even while the national
government has become a
fountain of violence.

It is my belief that the biggest problems are best solved by local
initiatives-- that the
community teaches the nation. I believe that, economically, the
health of the macroeconomy
depends ultimately on the vigor of city and village economies, just as
healthy lungs depend on
tiny air sacs.

Therefore, in 1991 I designed and issued a new paper money for Ithaca
New York, called Ithaca
HOURS. One HOUR equals $10. Several million dollars worth of this
money has been traded by
thousands of Ithaca residents, over 500 local businesses, and over 100
nonprofit organizations.

Ithaca's community currency is issued by the community, according to
policy set by an elected
board of directors, in five ways. Anyone willing to list their goods
or services in the Ithaca
HOUR directory becomes a public backer of the currency. Therefore
they are paid a small amount of
local cash for this service to the system. HOUR money is lent
interest-free. HOURS are also
donated to community organizations-- over 100 so far. It can even be
donated to local government,
to do public work without raising taxes. For this reason, in
Philadelphia I've designed MediCash,
a new money for the health services sector, to help pay for medical
centers and clinics, ambulance
rides, doctor visits, laboratory fees, and so on. People may buy
Ithaca HOURS with dollars, to
help stimulate circulation. Finally, the HOUR system may issue to
itself 5% of total HOURS, to
finance printing of HOURS and related needs.

Community money is backed by genuine trust and by real goods and
services, rather than by military
force and rusting industry. All national currencies are in debt to
nature, extracting resources
faster than they're replenished. The more direct relation between
community currency supply and
local commodity backing can provide stability to federal dollars.

Having started and coordinated Ithaca's HOURS, for the first eight of
their fifteen years, I'd
suggest the following six essentials for success:

1. Keep rules simple: your credits need to be at least as easy to use
as national currency.
2. Communicate frequently: bimonthly newsletters, biweekly e-mails
and webpage introduce your
public to new trading partners.
3. Facilitate spending: a full-time coordinator enrolls new traders
(especially businesses),
brokers trades and interest-free loans, and troubleshoots. When we
find that HOURS have
accumulated with one person or business, and they don't know how to
spend them, I have offered to
buy 10 HOURS from them for $100 if they will allow me to make a
shopping list for them of goods
and services they need, for themselves, their family, friends and
business.
4. Listen to traders: when majority say they have more or fewer
credits than they can spend,
reduce or expand rate of issue. Ithaca HOUR issuance policy has
changed several times during the
past 15 years. Members get more or fewer HOURS for enrolling, HOUR
grants and loans are available
to greater or lesser maximum amounts.
4. Meet urgent needs: food, fuel, rent, childcare, clothes, health.
The largest category in the
Ithaca HOUR directory is food-- from local farms, grocery stores,
restaurants, and home cooking.
The largest landlord in Ithaca, with 150 houses, accepts HOURS for
rent. The medical center
accepts HOURS, as do over 200 healers. And our credit union accepts
HOURS for the full price of
all bank fees, and part of loan repayments.
5. Be honest and transparent. Disburse little or no currency for
yourself. Publish disbursement
records.
6. Excite the town. Create a momentum of enthusiasm that embeds your
currency in the local
culture. Make your money good news. This theme is so important that
I have created a slide show
presenting this process.

Over 800 Ithaca area businesses have accepted Ithaca HOURS since 1991.
We tell them that they're
in full control of how they take HOURS: they can accept HOURS as a
percent of the sale or specify
a maximum amount of HOURS per sale. We ask they to start taking HOURS
as a very small part of
purchase, then increase their acceptance rate as they learn to spend
more. We tell them there's
no risk, that they can leave the system at any time. Very few
businesses have quit taking HOURS,
until the business itself closes.

Supplemental local cash, targeted to small businesses and unemployed
sectors, enables more local
trading to take place, which expands formal business activity and
improves creditworthiness.

Individuals like HOURS too, for personal and ideological reasons.
Personally, they need extra
income. They want to start a new business doing what they like to do.

Replenishment of any market demands capitalization of microenterprise
innovation-- many largest
companies started in kitchens or garages. Community currency
microloans, too small for commercial
lenders, can help start or expand promising new small businesses.
Simultaneously, new local money
opens new local markets for these businesses. It serves a mutual
enterprise system that
celebrates private and cooperative initiatives that repair community
and ecology.

Ithacans like HOURS because it strengthens their sense of community
and solidarity. Local
currency trading reinforces direct face-to-face commerce, as at
farmer's markets, where citizens
learn about one another as resources, rather than as competitors for
scarce dollars.

Because local currency is money with a boundary around it, the
locality gains an infinite
multiplier. Yet rather than isolate communities, local cash frees them
from the isolation imposed
by capital outflows and by low service sector wages, which restrain
trade. Local currency enables
cities to reach other cities from strength, by maximizing their latent
resources to export more
and import more. Citizens may even travel more with extra income

Community currency contributes to this process by bringing
underutilized labor and talent into
local markets, which then feed regional and global trade. But this is
globalization which
respects community and ecology.

The United States does not yet offer national health coverage. So in
both Ithaca and Philadelphia
I've started cooperative health plans. Members pay just $100/YEAR to
be protected from the
expenses of specified emergencies, and Ithaca has just opened a free
clinic. Local currency is
accepted for membership. The Ithaca Health Alliance has created its
own actuarial experience. A
national network of cooperative health plans can become more efficient
and less expensive than
government and corporate plans.

Ithaca's environmentalists like HOURS too, and this was my personal
motivation for creating the
system. Economists have long assumed that national economies must
grow larger to be healthy. And
while it's often assumed that we become wealthier the faster we
consume resources and throw them
away, local economies enable us readily to expand ecological economic
activity.

Take for example the belief that, for construction to thrive, our
cities must build taller,
consume vast hinterlands, yield to ever-wider highways and ever-more
cars, and must spread across
forests and farms.

But civilization has entered a new era. It is more essential that
economies become stable than
large. They need to become as cooperative as competitive.

In Los Angeles I started Citizen Planners, dedicated to ecological
urban design. In that carnival
of consumerism, thousands have organized to begin completely
rebuilding their city toward balance
with nature. Worldwide, millions are rebuilding cities so that they
become beautiful blooms upon
the planet, rather than open sores.

Citizen Planners understand that modern cities are like armies camped
far from sources of supply,
and must become more productive of their own necessities. To do this
we design new
earth-sheltered housing, called Ecolonies, which require 5% of current
fuel loads for heating and
electricity. Ecolonies offer both more privacy and more social
access, containing personal space
and group spaces. They contain quiet shared areas for cottage
industry, athletics, child care,
theatre, music, recreation and healing. An ecolony produces food on
its rooftop and in
surrounding orchards, Water is stored in basement reservoirs. Human
waste is converted into
safe, sweet-smelling garden soil within aerated waterless toilets. An
Ecolony replaces current
housing and consolidates residents within a smaller area. This
releases broad open areas for
orchards, gardens and recreation.

Neighborhoods are connected by bike streets and light rail. After
several decades, automobiles
are gone.

Rebuilding Los Angeles toward balance with nature will be a massive
process requiring decades,
costing trillions, and producing pleasant, practical and profitable
neighborhoods.

Replicated globally, such urban reconstruction will restart markets
afresh. Billions of workers,
now underemployed, will find their creativity engaged. Reliance on
unemployment as a tool of labor
control may be overridden by realization that idle labor is idle
capital, as the world approaches
universal sufficiency.

There is now far more money to be made, for far longer, by
replenishing the earth and its cities
than by exploiting dysfunctions.

Such a world could still accommodate wealthy people, proud of
investments that have made
everyone's life easier. But they would be less pressured to consume
conspicuously. They and their
children would enjoy wealth even more significant than large bank
accounts, and be far more secure
from social upheaval.

During such changes, we humans will continue to love and hate and hurt
and help one another. We
will create beauty and misery. Each of us will welcome and resist
change. But gradually we will
build societies more often at peace than war, more reliably fed than
hungry, more likely stable
than chaotic, more able to endure. Our grandchildren will be proud of
our courage to have begun.

Paul Glover is founder of Ithaca HOURS and the Ithaca Health Fund,
holds degrees in Advertising
and in City Management, and founded Citizen Planners of Los Angeles.
He is author of Hometown
Money, and Health Democracy. He consults with commmunities about
grassroots economic development. paulglover.org

____


Paul Glover
(215) 805-8330
http://www.paulglover.org



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