[DePILazione] festa della resistenza popolare

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Auteur: duzzi84@tiscali.it
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À: depilazione
Sujet: [DePILazione] festa della resistenza popolare
FESTA DELLA RESISTENZA POPOLARE

Le ultime settimane pre-elettorali ci hanno presentato un quadro che
va ben
oltre la decenza: formazioni neo-fasciste e neo-naziste sono state
pienamente legittimate nel confronto elettorale. Fiamma Tricolore,
Forza
Nuova e Alternativa sociale hanno occupato piazze e strade della
nostra
città senza incontrare un’opposizione adeguata e pronta a negargli
agibilità
politica. Questa presenza ha incontrato una flebile opposizione nelle
istituzioni e nelle forze del centro-sinistra che non hanno difeso con
forza
adeguata uno dei principi fondamentali della repubblica, l’
antifascismo, di
cui dovevano essere garanti.
Questi e tanti altri fatti ancora, troppo spesso rimasti nel silenzio,
portano a riflettere sull’attualità e l’importanza di un discorso e di
una
pratica antifascista. Per questo riteniamo che il 25 aprile
rappresenti
ancora oggi un momento fondamentale, ben al di là di una ricorrenza,
come a
volte ci sembra di percepire. Se può essere, infatti, irrinunciabile
un
momento celebrativo che tenga viva la memoria storica, ciò che
riteniamo
imprescindibile è riflettere su come, tale memoria, possa essere
interpretata e agita nel presente. Guardando ad un quartiere, la
Bolognina,
che ha fatto dell’antifascismo un proprio valore e una propria
pratica, ciò
che ci interessa è che quegli stessi valori, quelle stesse pratiche
rivivano
oggi all’interno di un contesto sociale, sicuramente diverso da allora
e che
rapidamente si trasforma, portando con sé nuove problematiche, nuove
complessità. ma anche – e di questo ne siamo convinti - nuove
ricchezze.
Ma cosa significa agire l’antifascismo oggi? In primo luogo, presenza;
una
presenza continua, quotidiana nei territori, nelle strade, negli spazi
della
nostra città. Se è imprescindibile presidiare le piazze – come nelle
scorse
settimane certo ridurre l’importanza abbiamo fatto – tutte le volte in
cui
gruppi neo-fascisti come Forza Nuova, Fiamma Tricolore, Alternativa
sociale
minacciano di occuparle con i loro slogan, crediamo, però, che ciò non
possa
bastare. Occorre moltiplicare gli spazi pubblici, spazi di parola e al
tempo
di stesso di conflitto, spazi da cui mettere in circolo contenuti e
pratiche
che aggreghino le soggettività sociali; spazi, anche, di vita, per
rovesciare la tendenza alla desertificazione, allo svuotamento dei
quartieri, delle città che è ormai sotto gli occhi di tutti. Il
deserto –
negli spazi della città - rappresenta per noi la peggior forma di
degrado,
ma anche il terreno in cui possono crescere tanto i rigurgiti
neofascisti
quanto le forme che, più in generale, assume la destra nel sociale.
Infatti,
se va riservata una dura risposta alla violenza squadrista, occorre,
con la
stessa determinazione, un’azione che miri a contrastare quei fenomeni
di
etnocentrismo, razzismo, sessismo che rischiano di diventare endemici
e di
assumere le forme dell’aggressione, della segregazione, del rifiuto,
producendo e riproducendo dominazione. Pensiamo ai dibattiti che hanno
accompagnato e stanno seguendo la promulgazione della legge sulla PMA,
il
solo ipotizzare, per dirne una, la messa in discussione dell’aborto,
un’irrinunciabile conquista del movimento delle donne. Ma pensiamo
anche ai
migranti, per molti dei quali è sufficiente la volontà del padrone a
far
perdere il permesso di soggiorno e rinchiuderli nei CPT.
E proprio i migranti, occupando la stessa piazza il 23 aprile,
indicano il
percorso per essere nuovamente protagonisti. La loro presa di parola
politica, come più in generale quella dei soggetti sociali, può
costituire
la risposta più significativa alle derive fasciste, xenofobe cui
stiamo
assistendo. Per questo è dunque fondamentale la presenza costante nei
territori, la moltiplicazione degli spazi pubblici, politici. Ed è in
questo
senso, crediamo, che vanno vissute le giornate del 23 e del 24 aprile;
in
questo senso possono rappresentare un momento importante per
riprenderci le
strade e le piazze, contrastando tutte le derive neo-fasciste, più o
meno
celate.

LUNEDI 24 APRILE A PARTIRE DALLE 17:00
PIAZZA DELL’UNITA’




        
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