[autorgstudbo] MENSA E DENUNCE - aggionamenti

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Autore: Alvin&Tiziana
Data:  
To: lista studentesca
Oggetto: [autorgstudbo] MENSA E DENUNCE - aggionamenti

Vi giro nell'ordine:
- comunicato della Rete Universitaria in risposta alle dichiarazioni della
prorettrice Monari sulla mensa
- ultime adesioni all'appello
- una serie di agenzie uscite ieri

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1)
MENSA: DAL RETTORATO LE SOLITE FALSITA'. IN COSTRUZIONE UNA PIAZZA TEMATICA
PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

Interpellata in merito alle accuse di eversione formulate dal p.m.
Giovagnoli nei confronti di nove studenti per l' autoriduzione alla mensa
universitaria dello scorso aprile, la prorettrice Paola Monari ha
condannato l'azione degli studenti dichiarando inoltre che la mensa "ha una
gestione ed e' un servizio al quale accedono
tutti gli studenti con modelli differenziati a seconda del reddito".
Evidentemente il rettorato non sa come funziona il suo stesso ateneo, visto
che l'accesso alla mensa, oltre ad essere condizionato da un numero di posti
bassissimo e dai prezzi più alti d'Italia (in media tre volte più alti che
nelle altre città), non è sottoposto ad alcuna fasciazione. L'unica
facilitazione (per modo di dire) consiste nella possibilità di far riversare
una parte della borsa di studio, per chi ha la fortuna di ottenerla, su un
chiavetta elettronica da utilizzare alla cassa della mensa. Nessun
incremento alla borsa, quindi, e prezzi uguali per tutti.
Al rettorato, e a chi in questi giorni ha sostenuto pubblicamente l'
iniziativa giudiziaria di Giovagnoli (il sindaco Cofferati, i D.S., il
procuratore capo De Nicola) torniamo a dire che le lotte sociali per il
diritto allo studio nascono dai bisogni degli studenti e dalle
contraddizioni che siamo costretti a vivere ogni giorno. Per questo
proporremo agli altri collettivi autorganizzati di scendere in piazza, la
prossima settimana, per dar vita ad una giornata tematica e ad iniziative di
comunicazione in favore di un vero diritto allo studio, del libero accesso
all'università e della piena agibilità dei suoi luoghi.

Rete Universitaria
reteuniversitari.bo@???
www.unibo.ma.cx

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2)
ultime adesioni arrivate:

Roberto Panzacchi (consigliere comunale Verdi Bologna),
Serafino D'Onofrio (consigliere comunale Società civile - Il Cantiere
Bologna),
sen. Franco Turigliato (PRC),
on. Francesco Ferrara (PRC),
Sandro Mezzadra (Ricercatore Fac. di Scienze Politiche - Università
di Bologna)
Federico Montanari (Ricercatore Fac. di Lettere - Università di Bologna)
Centro Documentazione Krupskaja
Associazione "Intorno al Cerchio" (Bologna)
Spazio Sociale Studentesco
Direttivo Nazionale Area Programmatica Progetto Comunista
Circolo PRC "G. Capuozzo" sez. S. Giuseppe-Porto - Napoli
C.S.A. Mezza Canaja - Senigallia (AN)
Federazione PRC Rimini
Aurelio Macciò (Capogruppo del Prc alla Provincia di Genova)
Mauro Covili (cittadino libertario),
Nadia Cassanelli (pensionata),
Elena Chiarillo

Qui è possibile scaricare gli audio della conferenza stampa di ierii:

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1050610.php

Info dal sito di VAG61:

http://www.vag61.info/vag61/articles/art_180.html

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Agenzie di ieri:

ER) BOLOGNA. MONTEVENTI: AMNISTIA PER REATI LOTTE SOCIALI

"GIOVAGNOLI FA GIOCO POLITICO DI QUALCUNO, PROBLEMA NAZIONALE".

(DIRE)- Bologna- 19 apr- "L'atteggiamento della Procura di
Bologna e' ormai un caso nazionale e il pm Paolo Giovagnoli fa il
gioco politico di qualcuno. Chiederemo al nuovo Governo un atto
di amnistia per i reati legati alle lotte sociali di questi
anni". Il consigliere indipendente di Rifondazione Comunista e
leader del movimento no-global a Bologna, Valerio Monteventi,
sferra un durissimo attacco nei confronti del magistrato che sta
portando avanti l'inchiesta che vede indagati nove giovani con
l'accusa di violenza privata e l'aggravante di eversione, per
un'autoriduzione avvenuta sul pasto alla mensa universitaria,
avvenuta circa un anno fa (ma Giovagnoli ha condotto molte altre
inchieste simili, con la stessa accusa di eversione, sui
movimenti a Bologna).
Monteventi ha praticamente concluso oggi una conferenza stampa
dei giovani della Rete universitaria (il movimento a cui
appartengono gli indagati) e dei loro legali e ha usato parole
durissime: "E' la quinta volta che la Procura ripropone
l'aggravante di eversione per un episodio di autoriduzione. Qui
c'e' un uso politico di questa aggravante che viene fatto da un
magistrato e che va criticato e smascherato. In questa citta' c'e'
un problema di democrazia e chi ha responsabilita' politiche deve
dire chiaramente che non si puo' richiamare l'aggravante
dell'eversione per forme di lotta sociale che nulla hanno di
eversivo". Qui, insiste Monteventi, "c'e' un magistrato che fa il
gioco politico di qualcuno. Giovagnoli la deve smettere. E'
necessario un movimento di riduzione del danno, dove il danno e'
Giovagnoli".
(Oro/ Segue)
13:25 19-04-06

NNNN

BOLOGNA- Prima di Monteventi sono intervenuti i ragazzi della
Rete Universitaria che hanno chiesto al rettore dell'Ateneo di
Bologna, Pier Ugo Calzolari, di prendere posizione sulla vicenda
e hanno accusato la Procura "di voler criminalizzare certe
pratiche politiche". I giovani studenti hanno poi lanciato un
appello alle forze politiche, ai sindacati e alle associazioni
affinche' "si dica chiaramente che queste iniziative della Procura
sono inaccettabili".
I legali che difendono i ragazzi hanno sostenuto che non ci
sono elementi "che possa provare una condizione violenta o
minacciosa" nel comportamento degli studenti che hanno mangiato
alla mensa universitaria pagando solo un euro. E, anzi, per
l'avvocato Marina Prosperi, l'utilizzo dell'aggravante
dell'eversione sta facendo emergere "un'anomalia della Procura di
Bologna". I ragazzi della Rete universitaria hanno ricevuto la
solidarieta' dei consiglieri di Rifondazione, Roberto
Sconciaforni, del consigliere dei Verdi, Roberto Panzacchi, del
consigliere del Cantiere, Serafino D'Onofrio e del segretario del
Prc, Tiziano Loreti, oltre che del Tpo e del collettivo Crash.

(Oro/ Dire)

13:26 19-04-06

NNNN







Ricevuta alle: 13:26 (GMT+1) in data: 19-04-2006 via linea N.: 1



(ER) BOLOGNA. PRC: PROCURA E' CASO NAZIONALE, UNIONE INTERVENGA

LORETI: TUTTO E' INZIATO CON BATTAGLIA LEGALITA' DI COFFERATI.

(DIRE)- Bologna- 19 apr- "Il caso della Procura di Bologna sta
andando oltre ogni prospettiva. Deve intervenire l'Unione a
livello nazionale". Il segretario del Prc di Bologna, Tiziano
Loreti, ritiene che sia in atto "un tentativo di criminalizzare
il movimento" no-global visto che nelle inchieste legate a
proteste sociali e autoriduzioni "si continua ad utilizzare
l'aggravante dell'eversione". E Loreti chiama in causa anche il
primo cittadino Sergio Cofferati e la sua battaglia sulla
legalita': "Credo- dice il segretario del Prc a margine di una
conferenza stampa in Comune- che la discussione sulla legalita'
non sia stata ininfluente e abbia contribuito ad aprire una
strada nella quale poi il Pm Paolo Giovagnoli (il magistrato che
sta portando avanti l'inchiesta contro nove giovani accusati di
violenza privata con l'aggravante di eversione per un episodio di
autoriduzione alla mensa universitaria, ndr) ci si sia buttato
dentro. Un parallelismo si puo' certamente fare tra le due cose".
Per Loreti, in ogni caso, "la situazione e' diventata
intollerabile e l'intera Unione, a livello nazionale, deve
intervenire perche' il caso Bologna e' andato al di la' di ogni
aspettativa".

(Oro/ Dire)

(ER) BOLOGNA. DI NICOLA: CRITICHE? METTONO A RISCHIO DEMOCRAZIA

IL PROCURATORE CONTROBATTE ALLE ACCUSE DEL PRC: NON RICEVIBILI.


(DIRE) Bologna, 19 apr - Non si puo' dare, o invocare, una
risposta politica per una questione squisitamente di
interpretazione delle norme. E bisogna fare attenzione, perche'
"attaccare l'istituzione solo perche' questa non ti da' ragione
significa mandare all'aria la democrazia". Il Procuratore Capo di
Bologna, Enrico Di Nicola, ribatte cosi' agli esponenti del Prc
che stamane in conferenza stampa hanno posto il "caso" della
Procura di Bologna ("Deve intervenire l'Unione a livello
nazionale" ha detto il segretario di Rifondazione, Tiziano
Loreti). Sotto accusa da parte del movimento c'e' l'aggravante
della finalita' eversiva posta piu' volte nei processi a carico dei
No Global. "Anzitutto- argomenta Di Nicola- il Governo non
c'entra affatto perche' si tratta di problemi interpretativi
nell'ambito della giurisdizione". Quindi, insiste il numero uno
di Piazza Trento e Triste, "richiedere l'intervento del Governo
su un tema che riguarda l'azione penale confligge con la
separazione dei poteri" e come tale e' una richiesta non
ricevibile. La questione, semmai, va risolta in ambito
giurisdizionale, sottolinea ancora Di Nicola.
    Il Procuratore Capo difende anche il Pm Paolo Giovagnoli:
"Tutto cio' che esce dalla Procura e' responsabilita' del
Procuratore Capo" perche' e' lui che da' gli indirizzi
giurisprudenziali.
   (Evi/Dim/ segue)
14:24 19-04-06



Ricevuta alle: 14:24 (GMT+1) in data: 19-04-2006 via linea N.: 1


(ER) BOLOGNA. DI NICOLA: CRITICHE? METTONO A RISCHIO DEMOCRAZIA2

(DIRE) Bologna, 19 apr - Secondo Di Nicola, bisogna distinguere
una volta per tutte chi commette questo tipo di reati "per uno
scopo prettamente politico o per uno scopo di carattere sociale,
umano". Insomma, "chi agisce per sostituirsi all'Istituzione,
secondo noi, commette un'aggravante che non puo' essere tollerata
dal sistema perche' significa imbarbarire l'assetto
costituzionale".
    Di Nicola ammette che puo' trattarsi anche "di una posizione
errata. Noi dobbiamo tener conto degli esiti giurisprudenziali e
andiamo avanti fino a quando non ci sara' la risposta della
Cassazione". Quella dunque e' la risposta che attende la Procura
di Bologna: "Non puo' esserci- conclude Di Nicola- una risposta
politico-governativa".
    (Evi/Dim/ Dire)


14:25 19-04-06

(ER) BOLOGNA. COFFERATI: MAGISTRATURA AUTONOMA E' VALORE SEMPRE

(DIRE) Bologna, 19 apr - Secca risposta di Sergio Cofferati a
Rifondazione Comunista, che ha rivolto un appello all'Unione
bolognese contro l'operato della Procura di Bologna. "L'autonomia
della Magistratura- ha detto il sindaco di Bologna parlando oggi
con i cornisti a margine della presentazione del nuovo libro di
Curzio Maltese alla libreria Feltrinelli- e' un valore, sempre, in
ogni circostanza e in ogni luogo". Cofferati non va oltre e alla
domanda dei cronisti se ci sia un problema di "clima" in citta' in
seguito alla sua battaglia per la legalita', si limita a
scherzare: "Clima? La primavera sta arrivando".

(Bil/Dim/ Dire)
17:59 19-04-06

NNNN

ANSA (CRO) - 19/04/2006 - 14.27.00 EVERSIONE PER BLITZ MENSA BOLOGNA;
MOVIMENTO,FERMARE QUEL PM ZCZC0194/SXB YBO13371 R CRO S0B S41 QBXJ
EVERSIONE PER BLITZ MENSA BOLOGNA;MOVIMENTO,FERMARE QUEL PM SEGRETARIO
PROVINCIALE PRC SOLLECITA INTERVENTO UNIONE (ANSA) - BOLOGNA, 19 APR -
''C'e' un tentativo di criminalizzare il Movimento'' da parte della
Procura e ''l' intera Unione deve intervenire sul caso Bologna'': E' il
segretario provinciale del Prc Tiziano Loreti a dire quel che tutto l'
universo del Movimento bolognese pensa dopo la quinta inchiesta della
Procura, stavolta per un' autoriduzione alla mensa universitaria del 19
aprile 2005, nella quale viene ipotizzata l' aggravante dell' eversione
dell' ordine democratico. L' inchiesta e' emersa venerdi' scorso con l'
avviso di fine indagini contro 20 giovani e attivisti del Movimento,
nove dei quali accusati con l' aggravante eversiva: fra i 20 (ma
accusato solo di manifestazione non preannunciata, una contravvenzione)
c'e' anche Loreti, che ha ricordato il duello sulla legalita' fra il
suo partito e il sindaco Sergio Cofferati: ''Certamente - ha spiegato -
non e' stata ininfluente la discussione sulla legalita', perche'
Giovagnoli (il Pm dell' inchiesta, ndr) si e' buttato a capofitto''. E'
il magistrato l' obiettivo principale della reazione dei ragazzi dei
Centri sociali e dei Collettivi universitari, ma anche del consigliere
indipendente di Rifondazione gia' portavoce del Bologna Social Forum,
Valerio Monteventi: ''A Giovagnoli dobbiamo dire fermati - ha attaccato
Monteventi - o altrimenti dobbiamo fermarlo politicamente. Serve uno
strumento di riduzione del danno''. Il consigliere indipendente ha poi
rispolverato ricordi del '77 bolognese, che visse in prima persona:
''Forse Giovagnoli dovrebbe fare l' avvocato dei calciatori come fece
il giudice Catalanotti'', magistrato che indago' a lungo sui fatti del
'77 bolognese. Monteventi ha poi lanciato l' idea di ''affiggere in
citta' manifesti contro le iniziative di Giovagnoli''. (ANSA). NO/SCS
19-APR-06 14:23 NNN

(ER) BOLOGNA. STUDENTI DENUNCIATI, ATENEO: SERVE RISPETTO REGOLE

(DIRE) Bologna, 19 apr - "L'espressione del proprio pensiero
politico, anche proposta in maniera forte, non deve essere
confusa con azioni che vanno contro il vivere civile di una
citta'". Paola Monari, prorettore agli studenti dell'Ateneo di
Bologna, risponde cosi' a chi oggi le chiede un commento sui nove
studenti accusati di violenza privata e l'aggravante di
eversione, dopo che in una manifestazione si sono autoridotti il
prezzo alla mensa universitaria.
    Monari non entra nel merito delle accuse, che stamane Valerio
Monteventi (consigliere comunale indipendente del Prc per il
quale  "si fa uso politico dell'aggravante dell'eversione"), ma
parla piuttosto di "un sistema di convivenza civile che ha
bisogno di regole, il che non implica la rinuncia alla dialettica
politica anche forte". Il prorettore, che sottolinea che l'Ateneo
non fu informato dell'azione dei nove giovani a suo tempo,
aggiunge: "prendiamo atto che se ci sono stati dei comportamenti
che vanno contro il vivere civile della cittadinanza si sono
prese delle misure". Infine il prorettore agli studenti ricorda
che la mensa "ha una gestione ed e' un servizio al quale accedono
tutti gli studenti con modelli differenziati a seconda del
reddito".


(Asa/ Dire)
18:22 19-04-06

(ER) BOLOGNA. DS CONTRO PRC: POLITICA NON SI OCCUPI DI GIUSTIZIA

(DIRE) Bologna, 19 apr - "Chiedere alla politica di occuparsi di
giustizia e' uno sport che non ci appassiona e che anzi tanto
danno ha creato al nostro paese in questi anni. Questo argomento
va maneggiato con molta attenzione e senza indicare a chicchesia
nemici in un campo o nell'altro". Cosi' il capogruppo della
Quercia, Claudio Merighi, risponde negativamente al segretario
del Prc, Tiziano Loreti, che ha invitato l'Unione a livello
nazionale a prendere in esame il caso della Procura di Bologna,
rea di perseguitare giudiziariamente il movimento.

"Anche di fronte agli avvisi di garanzia- dice Merighi- credo
sia sempre bene ribadire la fiducia nella Magistratura e nella
giustizia". E poi aggiunge: "Chi nel corso di una lotta sociale
oltrepassa i confini della legalita' deve essere profondamente
consapevole di poter essere chiamato a rispondere di quello
sconfinamento. Questo fa parte del gioco di chi utilizza quelle
forme di lotta; credo pero' che chi ha buoni argomenti possa
sostenerlo anche in aula di Tribunale e se vi e' stato eccesso
nella magistratura nel contestare l'eversione certamente questo
eccesso sara' ravvisato la saldezza delle istituzioni
democratiche, la loro autonomia e il rispetto reciproco devono
restare a fondamento di ogni nostra azione come il principio di
responsabilita' di ognuno". Infine, Merighi boccia anche la
protesta del consigliere indipendente di Rifondazione, Valerio
Monteventi di un'amnistia per i reati legati alle forme di lotta
sociale. "L'importante per quanto riguarda l'Unione- conclude
Merighi- non e' fare una legge per amnistiare, ma far si' che le
ingiustizie denunciate con quegli atti vengano risolte.

(Mac/ Dire)
19:20 19-04-06

NNNN







Ricevuta alle: 19:20 (GMT+1) in data: 19-04-2006 via linea N.: 1

(ER) BOLOGNA. STUDENTI DENUNCIATI: AUTORIDUZIONE FU TRANQUILLA

PIOVONO SOLIDARIETA' SUGLI AUTORI DEL BLITZ ALLA MENSA D'ATENEO.

(DIRE) Bologna, 19 apr - L'autoriduzione in mensa di un anno fa
all'Universita' di Bologna "fu un'azione tranquillissima, lo
stesso buttafuori, deponendo in Questura, ha ammesso che il
responsabile della mensa dette l'ordine di lasciar passare gli
autoriduttori e di limitarsi ad avvisare il 113". A parlare e'
Alvin Palmi, uno dei denunciati per violenza privata ed eversione
e rappresentante di Rete Universitaria. Con lui e con gli altri
denunciati si sono gia' schierati almeno 25 tra collettivi, centri
sociali, associazioni, sindacati (Rdb) e partiti politici (Verdi,
Prc e Pdci) di Bologna. Ma pure una decina di soggetti collettivi
nazionali e singoli, tra cui il parlamentare Paolo Cento dei
Verdi, i consiglieri comunali del Prc Valerio Monteventi e
Roberto Sconciaforni, il capogruppo in Provincia Sergio Spina e
quello in Regione, Leonardo Masella.

    E ora, da Roma, arriva una nota del forum nazionale "Liberta'
di movimento", dove si apprende "con sconcerto che per la quinta
volta consecutiva il sostituto procuratore Paolo Giovagnoli e il
procuratore capo di Bologna Enrico Di Nicola contestano
l'aggravante di eversione dell'ordine democratico a degli
attivisti di movimento per delle iniziative politiche e
pubbliche". Nella nota si parla di "uso creativo del diritto
penale" che "farebbe sorridere" se solo "la realta' dei fatti non
si traducesse in un carico penale enorme e spropositato per chi
porta avanti con determinazione le battaglie di giustizia e
liberta'".
   (Com/Asa/ Dire)


19:43 19-04-06


(ER) BOLOGNA. VERDI INSISTONO: AMNISTIA PER LOTTE SOCIALI

(DIRE) Bologna, 19 apr - E ora anche i Verdi chiedono l'amnistia
per chi prende parte alle lotte sociali. Dopo il Prc, anche Paolo
Cento e Carmelo Adagio, rispettivamente coordinatore del partito
e responsabile cittadino del Sole che ride, prendono le difese
dei nove studenti universitari denunciati dalla Procura di
Bologna per violenza privata ed eversione nell'ambito di una
autoriduzione del prezzo della mensa universitaria. Cento e
Adagio lo avevano gia' annunciato, ma in una nota lo ricordano:
"Le lotte sociali non possono essere criminalizzate con teoremi
giudiziari decisamente spropositati".
    Questo tipo di azione per gli esponenti del Sole che ride
"sottolineano il crescente peso della precarieta' nel mondo
studentesco e non possono essere penalizzate". Piuttosto "e'
opportuno mettere in campo risposte politiche e non giudiziarie".
Ecco perche' chiedono che all'interno dell'Unione sia discussa
l'opportunita' di una proposta di amnistia per coloro che sono
inquisiti per aver preso parte alle lotte sociali che "non
possono trovare risposta nel codice penale".
  (Com/Asa/ Dire)
19:37 19-04-06





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