Newsletter Osservatorio Iraq
08/2006: 4 aprile - 19 aprile 2006
Sempre peggio
Mentre in Iraq prosegue lo stallo politico sulla formazione del governo, a quattro mesi dalle elezioni, le divisioni e le tensioni confessionali tra sunniti e sciiti continuano ad aggravarsi, e la situazione si fa sempre più preoccupante. Malgrado alcune testimonianze confortanti, ormai anche a livello ufficiale si comincia a parlare apertamente di guerra civile.
Gli abitanti delle zone miste (città, villaggi e quartieri) fuggono in massa a causa delle violenze - un fenomeno che non accenna a fermarsi. Il problema degli sfollati è ormai una emergenza. E a fuggire non sono solo gli iracheni. Sull'esodo dei palestinesi residenti in Iraq è vera e propria crisi con il governo giordano.
Ormai nessuno può più sentirsi al sicuro, da nessuna parte. In Iraq può morire così, per essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, come è successo a un giovane giornalista, che stava solo cercando di fare il suo lavoro. Quanto alle donne, le conclusioni di uno studio recente mostrano che stavano meglio quando c'era Saddam.
Lettera da Baghdad - La crescente divisione settaria
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=2179
David Enders - The Nation
L'attentato di Samarra e il terzo anniversario del caos
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Dr. Salam Ismael
Iraq in uno stato di guerra civile, viceministro
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In 65.000 fuggono dalla violenza in Iraq, BBC
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Giordania accusa Human Rights Watch di interferenza sulla questione dei rifugiati palestinesi dall'Iraq
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=2161
Ricordo di Kamal, giornalista nato
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Tiare Rath - Iraq Crisis Report (Institute for War and Peace Reporting)
Per le donne era meglio Saddam
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Sanjay Suri - Inter Press Service
Emergenze umanitarie
Con il crescere della violenza si è aggravata notevolmente la situazione umanitaria nel paese.
Oltre all'emergenza sfollati, manca il sangue, e gli ospedali, in particolare nelle province più colpite, non hanno farmaci e attrezzature a sufficienza. Mentre a Bassora il tasso mortalità infantile è oggi quasi il 30% in più rispetto ai tempi di Saddam Hussein, quando c'era l'embargo.
Appello alle donazioni di sangue in Iraq per il crescere della violenza
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Medici della provincia di al Anbar denunciano mancanza di farmaci e materiali essenziali negli ospedali
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=2158
Mortalità infantile elevata a Bassora, dicono medici e ong
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=2159
Stati Uniti tra due fuochi
Mentre l'Iraq si avvia verso una libanizzazione, le forze di occupazione Usa oggi si trovano a fronteggiare non più la sola resistenza a guida sunnita, ma anche quella, ancora in fase iniziale ma crescente, degli sciiti, che ha l'appoggio dell'Iran. Disarmare le loro milizie non sarà facile, dato che si tratta di (ex) alleati.
Ormai per Washington si profila l'ombra della sconfitta, come avvenne in Vietnam. Dopo una guerra che, secondo il Premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz, ha fatto danni tremendi all'economia americana e a quella globale, beneficiando solo i petrolieri amici del presidente George W. Bush.
D come Disfatta
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Robert Dreyfuss - ZNet
Dietro gli squadroni della morte e la pulizia etnica ci sono gli alleati degli Usa
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=2176
Jonathan Steele - The Guardian
"La guerra è un male per l'economia"
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=2177
Intervista a Joseph Stiglitz - Spiegel Online