Autor: Alvin&Tiziana Data: Para: Rete Universitaria di Bologna, lista studentesca, BSF mailing list, VAG61 ML, No Gats, GC Bologna Asunto: [autorgstudbo] conferenza stampa sulle nuove accuse di eversione
La conferenza stampa sulle nuove accuse di eversione si terrà presso la
sala PARENTELLI
e non alla SAVONUZZI come precedentemente indicato.
CONFERENZA STAMPA
MERCOLEDI' 19 APRILE ORE 12
SALA PARENTELLI
COMUNE DI BOLOGNA
Tutte le realtà di movimento sono invitate a partecipare.
Inoltre invitiamo tutti i singoli e le situazioni collettive a firmare
l'appello o
comunque ad esprimersi su questa vicenda.
Le adesioni possono essere mandate a reteuniversitari.bo@???
segue appello:
Ancora una volta la Procura di Bologna, nella persona del PM Paolo
Giovagnoli, colpisce con l'aggravante dell'eversione chi pratica
lotte
sociale in città. Un'aggravante figlia delle leggi speciali dei primi
anni ottanta, e dunque di un contesto sociale e politico completamente
diverso da quello attuale. Un'aggravante il cui uso, negli ultimi
mesi,
sta determinando a Bologna una situazione unica in Italia.
Un'aggravante che peraltro la stessa Corte
di Cassazione ha già respinto due volte negli ultimi mesi in
situazioni
analoghe,
chiarendo, speriamo definitivamente, il concetto per cui le iniziative
di
lotta
politica,
anche radicali ma sempre portate avanti alla luce del sole, non hanno
nulla a che vedere con la categoria dell'eversione.
In questo caso però Giovagnoli pare aver superato ogni limite: l'accusa di
eversione colpisce 9 studenti "colpevoli" di un'iniziativa
di
autoriduzione alla mensa universitaria, svoltasi peraltro in modo
assolutamente pacifico e senza incidenti di alcun tipo. Un'accusa
formulata solo sulla base del fatto che gli studenti avrebbero
"lasciato intendere" di poter danneggiare la mensa se gli fosse stata
impedita l'autoriduzione (formula utilizzata dallo stesso Giovagnoli
e
addirittura smentita anche dagli stessi rapporti degli agenti DIGOS).
Un'accusa che non è limitata all'episodio in sé e agli studenti
denunciati, ma va a colpire il collettivo della Rete Universitaria,
definito come associazione politica che si muove con finalità
eversive.
La gravità e l'assurdità di simili accuse sono sotto gli occhi di
tutti. Le mobilitazioni e le prese di parola contro questo folle
teorema giuridico devono essere le più forti ed allargate possibile.
Non è in gioco solo la sorte di 9 studenti o di un collettivo, ma la
possibilità stessa di praticare conflitto sociale senza essere
accusati di eversione.
Per questo esprimiamo solidarietà a chi è stato colpito, in maniera
assolutamente immotivata, dall'aggravante dell'eversione dell'
ordine
democratico.