Re: Re: [Forumlucca] URGENTE daScuola per la Pace - solidari…

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Szerző: aldo zanchetta
Dátum:  
Címzett: marcantonio.lunardi, forumlucca
Tárgy: Re: Re: [Forumlucca] URGENTE daScuola per la Pace - solidarietà col popolo kurdo
già fu inviato; grazie comunque

----- Original Message -----
From: <marcantonio.lunardi@???>
To: <forumlucca@???>
Sent: Tuesday, April 18, 2006 12:41 AM
Subject: R: Re: [Forumlucca] URGENTE da Scuola per la Pace - solidarietà col
popolo kurdo



carissimo se sono ancora in tempo sottoscrivo:
marcantonio lunardi

----Messaggio originale----
Da: antoniopierallini@???
Data: 17-
apr-2006 15.45
A: <forumlucca@???>
Ogg: Re: [Forumlucca]
URGENTE da Scuola per la Pace - solidarietà col popolo kurdo

SOTTOSCRIVO: Antonio Pierallini
----- Original Message -----

From: Scuola della Pace Lucca
To: forumlucca@??? ;
forumvalleserchio@???
Sent: Wednesday, April 05, 2006 9:21
AM
Subject: [Forumlucca] URGENTE da Scuola per la Pace - solidarietà
col popolo kurdo


URGENTE: VI INVITIAMO A FIRMARE NELLE PROSSIME 24
ORE IL SEGUENTE MESSAGGIO URGENTE DI SOLIDARIETA' CON LA POPOLAZIONE
CURDA DELLA TURCHIA VITTIMA DI GRAVE REPRESSIONE MILITARE.



SOLIDARIETA' CON IL POPOLO KURDO



La Scuola per la Pace della
Provincia di Lucca da 3 anni manifesta concretamente la propria
solidarietà con la popolazione kurda che vive nell' est della Turchia
partecipando con una propria delegazione alle celebrazioni del Newroz,
il capodanno kurdo che si celebra il 21 marzo, inizio della primavera.



Una rappresentante del popolo kurdo ha partecipato in aprile
2005 al II Forum della Solidarietà lucchese nel mondo per suggellare
questo rapporto solidale fra cittadini lucchesi e cittadini kurdi.



Quest' anno la celebrazione si è svolta in un clima di particolare
tensione. Il cessate il fuoco unilaterale da parte delle forze kurde
combattenti per la libertà del popolo kurdo, durato due anni per
consentire al governo turco di avanzare proposte concrete per un
costruttivo colloquio di pace, é rimasto senza reali risposte.




Per rispondere alle richieste dell' Unione Europea per una
democratizzazione del paese al fine di proseguire i colloqui per una
futura integrazione nella Comunità Europea, la Turchia ha risposto con
riforme del proprio codice civile puramente di facciata lasciando di
fatto inalterate le politiche repressive che anzi hanno visto negli
ultimi mesi una forte recrudescenza.



Il popolo kurdo, cioè
oltre 30 milioni di persone, vive diviso in 5 stati confinanti o
disperso in una enorme diaspora internazionale, dalla Germania all'
America del Nord. In Turchia non è consentito ai cittadini kurdi di
parlare la propria lingua, di organizzare la propria vita culturale, di
esprimere il proprio pensiero, di governare le proprie istituzioni
locali. Tutto questo in palese violazione dei diritti umani più
elementari. L' Unione Europea ignora di fatto tutto ciò e i cittadini
kurdi non hanno oggi altra speranza che quella di una concreta e
fattiva solidarietà premendo sulla Unione Europea e sui governi
nazionali perché esercitino la loro influenza sul governo turco per
modificare questo stato di illegalità internazionale.



La
delegazione lucchese al Newroz 2006 era appena rientrata che nuove
gravi misure repressive sono state adottate in occasione dei funerali
di 15 presunti guerriglieri kurdi uccisi dalle forze dell' ordine e
durante le manifestazioni di protesta non violenta in occasione dei
funerali le forze dell' ordine, sparando a altezza d' uomo, hanno
ucciso in successive azioni 14 civili, fra i quali donne e bambini. La
repressione è estesa a tutti i principali centri kurdi del paese ed a
noi giunge l' invocazione a fare qualcosa per porre fine innanzi tutto
questa repressione ma anche questo stato di segregazione di un popolo
che aspira a vedere riconosciuta la propria identità e dignità.




Ma la repressione del governo turco non si è manifestata solo nei
riguardi del popolo kurdo. Manifestazioni di operai e sindacati turchi
sono state in questi giorni duramente represse nella stessa capitale
Ankara come a Istambul, ed è recente l' arresto e il processo allo
scrittore Orhan Pamuk e l' incriminazione i altri 60 scrittori e
pubblicisti che avevano osato manifestare liberamente il loro pensiero.



Una Europa che proclama di rispettare e voler far rispettare i
dirittiumani a livello internazionale non può fingere di ignorare tutto
questo.



La Scuola per la Pace che ha promosso in questi anni
forme visibili di solidarietà col popolo kurdo promovendo incontri e
relazioni fra cittadini lucchesi e kurdi:



  -         esprime in
questo grave momento la propria condanna per le azioni di repressione
violenta del governo turco


  -         conferma agli amici kurdi la
propria amicizia e la volontà di aiutarli nella ricerca di processi di
pace nella giustizia


  -         chiede al governo italiano di
intervenire sul governo turco perché accolga la richiesta di aprire un
sincero confronto che conduca alla pacificazione interna nel rispetto
dei diritti fondamentali dell' uomo












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