Re: [Forumlucca] URGENTE da Scuola per la Pace - solidarietà…

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Szerző: Dr. Antonio Pierallini
Dátum:  
Címzett: forumlucca
Tárgy: Re: [Forumlucca] URGENTE da Scuola per la Pace - solidarietà col popolo kurdo
SOTTOSCRIVO: Antonio Pierallini
----- Original Message -----
From: Scuola della Pace Lucca
To: forumlucca@??? ; forumvalleserchio@???
Sent: Wednesday, April 05, 2006 9:21 AM
Subject: [Forumlucca] URGENTE da Scuola per la Pace - solidarietà col popolo kurdo


URGENTE: VI INVITIAMO A FIRMARE NELLE PROSSIME 24 ORE IL SEGUENTE MESSAGGIO URGENTE DI SOLIDARIETA' CON LA POPOLAZIONE CURDA DELLA TURCHIA VITTIMA DI GRAVE REPRESSIONE MILITARE.


SOLIDARIETA' CON IL POPOLO KURDO



La Scuola per la Pace della Provincia di Lucca da 3 anni manifesta concretamente la propria solidarietà con la popolazione kurda che vive nell' est della Turchia partecipando con una propria delegazione alle celebrazioni del Newroz, il capodanno kurdo che si celebra il 21 marzo, inizio della primavera.



Una rappresentante del popolo kurdo ha partecipato in aprile 2005 al II Forum della Solidarietà lucchese nel mondo per suggellare questo rapporto solidale fra cittadini lucchesi e cittadini kurdi.



Quest' anno la celebrazione si è svolta in un clima di particolare tensione. Il cessate il fuoco unilaterale da parte delle forze kurde combattenti per la libertà del popolo kurdo, durato due anni per consentire al governo turco di avanzare proposte concrete per un costruttivo colloquio di pace, é rimasto senza reali risposte.



Per rispondere alle richieste dell' Unione Europea per una democratizzazione del paese al fine di proseguire i colloqui per una futura integrazione nella Comunità Europea, la Turchia ha risposto con riforme del proprio codice civile puramente di facciata lasciando di fatto inalterate le politiche repressive che anzi hanno visto negli ultimi mesi una forte recrudescenza.



Il popolo kurdo, cioè oltre 30 milioni di persone, vive diviso in 5 stati confinanti o disperso in una enorme diaspora internazionale, dalla Germania all' America del Nord. In Turchia non è consentito ai cittadini kurdi di parlare la propria lingua, di organizzare la propria vita culturale, di esprimere il proprio pensiero, di governare le proprie istituzioni locali. Tutto questo in palese violazione dei diritti umani più elementari. L' Unione Europea ignora di fatto tutto ciò e i cittadini kurdi non hanno oggi altra speranza che quella di una concreta e fattiva solidarietà premendo sulla Unione Europea e sui governi nazionali perché esercitino la loro influenza sul governo turco per modificare questo stato di illegalità internazionale.



La delegazione lucchese al Newroz 2006 era appena rientrata che nuove gravi misure repressive sono state adottate in occasione dei funerali di 15 presunti guerriglieri kurdi uccisi dalle forze dell' ordine e durante le manifestazioni di protesta non violenta in occasione dei funerali le forze dell' ordine, sparando a altezza d' uomo, hanno ucciso in successive azioni 14 civili, fra i quali donne e bambini. La repressione è estesa a tutti i principali centri kurdi del paese ed a noi giunge l' invocazione a fare qualcosa per porre fine innanzi tutto questa repressione ma anche questo stato di segregazione di un popolo che aspira a vedere riconosciuta la propria identità e dignità.



Ma la repressione del governo turco non si è manifestata solo nei riguardi del popolo kurdo. Manifestazioni di operai e sindacati turchi sono state in questi giorni duramente represse nella stessa capitale Ankara come a Istambul, ed è recente l' arresto e il processo allo scrittore Orhan Pamuk e l' incriminazione i altri 60 scrittori e pubblicisti che avevano osato manifestare liberamente il loro pensiero.



Una Europa che proclama di rispettare e voler far rispettare i dirittiumani a livello internazionale non può fingere di ignorare tutto questo.



La Scuola per la Pace che ha promosso in questi anni forme visibili di solidarietà col popolo kurdo promovendo incontri e relazioni fra cittadini lucchesi e kurdi:



  -         esprime in questo grave momento la propria condanna per le azioni di repressione violenta del governo turco


  -         conferma agli amici kurdi la propria amicizia e la volontà di aiutarli nella ricerca di processi di pace nella giustizia


  -         chiede al governo italiano di intervenire sul governo turco perché accolga la richiesta di aprire un sincero confronto che conduca alla pacificazione interna nel rispetto dei diritti fondamentali dell' uomo












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