Re: [Cm-roma] [Fwd: [gas] Una città senza semafori]

Poista viesti

Vastaa
Lähettäjä: Mepesaerculo
Päiväys:  
Vastaanottaja: Prepariamoci a invadere Roma
Aihe: Re: [Cm-roma] [Fwd: [gas] Una città senza semafori]
questa roba non era già uscita l'anno scorso su qualche numero di
internazionale?    


--------- Original Message --------
    Da: Prepariamoci a invadere Roma <cm-roma@???>
    To: critical mass roma - crew ::: http://www.inventati.org/criticalmass/
:::  la rivoluzione non sara' motorizzata !!! <cm-roma@???>
    Oggetto: [Cm-roma] [Fwd: [gas] Una città senza semafori]
    Data: 31/03/06 09:24

    
    > 

>
> +o- la stessa dinamica dell'atuogestione del controllo che si attua con le


> rotatorie...
>
> Baci ginetto
> ***********************
>
> Date: Thu, 30 Mar 2006 23:52:46 +0200
> From: magius <gmagius@???>
>
> Un ingegnere civile olandese ha scoperto che il modo migliore per
> "regolare" il traffico urbano è togliere ogni regola! Niente semafori,
> striscie pedonali, cartelli...e ci sono meno incidenti. E' la teoria
> dello "spazio condiviso".
>
>
> (Trad: Ilda Migliorino, da "Le Monde Libertaire").
>
> Dei semafori ce ne fottiamo
> noi lo stato non vogliamo!
>
> La rima è incantevole. Eppure, i semafori, le linee gialle, i pannelli
> blu, l'arsenale del codice della strada, non è forse un vecchio
> argomento che si oppone all'anarchismo? Se questi obblighi non
> esistessero, l'ecatombe, già intollerabile, non diventerebbe
> inimmaginabile? Non è forse l'incremento della repressione, degli
> obblighi che portano ad una diminuzione del massacro?
> L'argomento ci "ingorga" e in genere ne usciamo fuori attaccando gli
> altri vizi dell'automobile. Ma ecco che un olandese, probabilmente non
> anarchico per un pelo, compie l'inimmaginabile. Hans Monderman,
> ingegnere civile, costruiva autostrade negli anni 1970. Si contano
> pochi rivoluzionari tra i costruttori di autostrade. Il governo
> olandese lo incaricò di studiare il modo per far diminuire gli
> incidenti in Frisia. All'inizio, ricorse ai "metodi psicologici per
> ammansire la circolazione". Assottigliò la strada (gli automobilisti
> rallentano quando si sentono troppo vicini gli uni agli altri), mise
> degli alberi e dei fiori (è carino, rilassante, non rassomiglia ad un
> circuito di Formula 1), e anche dei mattoni rossi sul suolo (i mattoni
> fanno pensare ad un passaggio pedonale) e delle fontane (le fontane
> fanno pensare a donne e bambini). E poi un giorno ebbe un'idea: in un
> piccolo villaggio, un piccolo villaggio che aveva la sfortuna di
> servire da luogo di passaggio per seimila vetture al giorno che si
> ostinavano a non voler rallentare, lui levò tutto. Le linee gialle, i
> semafori, i pannelli bianchi. Tutto. Panico? Si, panico dei conducenti
> increduli che di colpo... rallentarono. Nel giro di due settimane, la
> velocità media delle vetture in quel villaggio si dimezzò. La trovata
> era così bella che gli domandarono di ripetere il miracolo in tante
> altre città. E funziona! Drachten, una città olandese, possiede
> incroci da 20.000 vetture al giorno. La sua tecnica vi è stata
> applicata. Non solo non c'è ancora stato neppure un incidente mortale
> ovunque egli abbia "passato la scopa", ma i tassi d'incidente si sono
> di molto abbassati. Attualmente l'esperienza è provata in Spagna, in
> Danimarca, Austria, in Svezia e in Gran Bretagna. Gli incidenti sono
> diminuiti, non sono spariti. Inoltre, gli analisti della circolazione
> pensano che il 15% dei conducenti, regole o non regole, repressione o
> non repressione, continueranno a considerare i pedoni e gli altri
> conducenti con lo stesso occhio con cui Hitler guardava gli ebrei o
> Franco gli anarchici. Il che, per così dire, rafforza la tesi che
> l'automobile è una tecnologia insicura che dovrebbe limitarsi a degli
> usi ben precisi.
> La teoria che sta dietro a questa idea si chiama "lo spazio
> condiviso". Fin quando si circonderà il conducente di pannelli, gli si
> invieranno parecchi messaggi: 1. L'automobile, la sua velocità, le sue
> avventure sono ciò che di più importante possa esistere, il resto è
> secondario. 2. Dal momento che i pannelli e le regole stanno lì, la
> strada è stata resa sicura da "Quelli-Che-Sanno" e sarà dunque
> sufficiente guardare i pannelli per guidare bene. 3. I gretti, i
> terribili, certi essi stessi che la strada è sicura, penseranno che
> loro, agili lupi, potranno intrufolarsi tra gli imbecilli montoni.
> Monderman aggiunge un quarto messaggio. Portò un cittadino nel cuore
> della campagna olandese dove, per chilometri si vedevano vacche
> ruminare (vecchio detto: l'Olanda ha tre fiumi, il Reno, la Mosa e il
> fiume di latte delle sue vacche). Nel bel mezzo, un pannello nuovo
> fiammante con la figura di una vacca. Verrebbe da dire: "Che ci si
> aspettava qui... dei canguri? A furia di trattare la gente da
> imbecille, si comportano da imbecilli". Inoltre, la teoria dello
> spazio condiviso dice che sopprimendo tutte le espressioni
> dell'automobile come unico e solo criterio d'azione, si estrae il
> conducente da uno spazio dove non esiste che lui solo, per portarlo in
> uno spazio reale, vale a dire, lo spazio condiviso. Non si rallenta
> per la nonnina se per caso la nonnina aspetta di attraversare fuori
> dalle strisce pedonali. Ma se non c'è niente, si guida meno
> velocemente perché non si sa cosa può succedere e si sa che non ci
> sono posti privilegiati per la nonnina così, se si vede la nonnina, la
> si lascia passare. Il principio nascosto è di restituire ad ognuno il
> proprio senso di responsabilità e il senso della comunità, che la
> comunità, o piuttosto l'autorità, gli aveva sottratto.
> L'antologia umoristica ad uso degli anarchici chiamata "Il tesoro
> delle cattiverie" cita questa celebre definizione: "Forze dell'ordine;
> non hanno bisogno di sforzarsi per creare il disordine". Essa cita
> pure Orwell: "In politica non ci sono crimini perché non ci sono
> leggi". Se torniamo al dibattito tra anarchico e non-anarchico, il
> non-anarchico rischia di affermare: "Monderman stesso pensa che la sua
> tecnica non funzionerebbe sulle autostrade per Ferrari". La nostra
> risposta rilancerebbe: "In una società davvero libera, ci sarebbero
> quindicimila persone che decidono di sperperare un'enorme quantità di
> risorse, tra le quali la loro vita quotidiana, per fabbricare seicento
> Ferrari l'anno?"
> Nestor Potkine
>
> _______________________________________________
> Cm-roma mailing list
> Cm-roma@???
> https://www3.autistici.org/mailman/listinfo/cm-roma
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