[Incontrotempo] con i precari e le precarie del comune di mi…

Delete this message

Reply to this message
Autore: nAtY
Data:  
To: Ml di Incontrotempo
Vecchi argomenti: [Incontrotempo] L'AQUILA MAY DAY 2006
Oggetto: [Incontrotempo] con i precari e le precarie del comune di milano
Sciopero precari del comune - Milano 006

In ufficio il clima è allegro, si scherza, si ride, si parla di tutto... la
famiglia, le amiche, le
fidanzate,... anche il lavoro. eppure, quando si parla di lavoro, qualcosa
cambia,
sembra che all'improvviso si erga una barriera invisibile, che divide alcuni
lavoratori (ormai non solo i più giovani, i nuovi arrivati) da altri;
all'improvviso viene meno quel terreno comune che rende possibile
condividere le esperienze, discutere. questa barriera invisibile in realtà
non è
una barriera, è una gabbia, e ha un nome preciso: precarietà.

Lavorare senza avere la certezza della retribuzione, dei diritti di base,
senza alcuna garanzia sul domani, questa condizione eternamente precaria,
rende precarie non solo le nostre vite, ma anche le nostre relazioni. E la
gabbia diventa sempre più stretta, parlare di lavoro con gli "altri"
lavoratori diventa quasi imbarazzante, "loro" non capirebbero, e poi, chi
siamo "noi"? non abbiamo qualcosa in comune, "noi", ognuno ha una situazione
lavorativa totalmente diversa, quando il contratto scade, scade a me, cosa
posso fare,io? non ho vertenze, al limite ho cause.
E la gabbia si chiude. Basta! è questa gabbia che dobbiamo distruggere!
Basta sentirsi isolati, autorganizzarsi è possibile, molti lavoratori
precari già lo fanno.
In italia esistono molte realtà di lavoratori precari che si sono
organizzati per difendere i propri diritti sul posto di lavoro, e sempre più
gente sembra accorgersi del problema; il silenzio della stampa e l’
atteggiamento omertoso dei politici - sia di centro destra che di centro
sinistra- che hanno negato fino a ieri l’esistenza di una emergenza
precaria, si è trasformato in un’attenzione viscida ed ipocrita che dimostra
solol’imbarazzo di chi tutto ha concesso alle aziende ( sia pubbliche che
private ) e niente vuole concedere ai lavoratori e alle lavoratrici , ai
precari e alle
precarie.

     L'europa occidentale ribolle delle lotte francesi, urliamo anche noi la
nostra rabbia!


Lo sciopero dei precari del comune del 31 marzo è un'occasione per tutti i
lavoratori per rompere
l'isolamento in cui ci troviamo, per iniziare a tessere trame di protesta,
di lotta.
Noi crediamo che la presa di parola sia solo un principio e che le relazioni
fra i precari/e siano il fondamento su cui esercitare la forza delle
rivendicazioni, pensiamo che una pressione precaria, solidale e
intelligente, diffusa in ogni settore di lavoro ed in ogni aspetto del
sociale, sia l’unico mezzo per invertire la tendenza.

Nessuna scorciatoia. Nessuna rassegnazione.

La Mayday è stata forse la prima parola che col peso della propria forza, la
gioia delle proprie forme, la narrazione dei corpi che l’attraversano ha
squarciato il velo del silenzio e si è diffusa prima in tutta Italia e poi
nel resto d’Europa; Invitiamo tutti i precari del comune a partecipare con
le proprie rivendicazioni e le proprie forme.
Il sentimento dei precari/e è la maledizione delle aziende ( pubbliche o
meno )

www.chainworkers.org
www.sanprecario.info
Punto sanprecario/ spazio della cospirazione precaria.
Via angelo della
pergola 5 Milano
www.serpicanaro.com
www.chainworkers.org/imbattibili