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Autore: elisa frediani
Data:  
To: forumlucca
Oggetto: [Forumlucca] Fwd: [Fwd: [kurdistanazad] Inoltra: Fw: appello urgente: repressione in kurdistan]

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----- Original Message -----
From: Raffaella Bolini
To: bolini@???
Sent: Friday, March 31, 2006 10:48 AM
Subject: appello urgente: repressione in kurdistan




DAL KURDISTAN A TUTTI I DEMOCRATICI E LE DEMOCRATICHE ITALIANI:

CIASCUNO FACCIA QUALCOSA CONTRO LA REPRESSIONE DI QUESTE ORE

NASCOSTA AL MONDO DALLA CENSURA DEL GOVERNO TURCO



A pochi giorni dalla conclusione dei festeggiamenti del Newroz, il capodanno kurdo -appena dopo la partenza delle delegazioni internazionali che numerose hanno partecipato agli eventi- si è scatenata la repressione dell'esercito turco a Diyarbakir, la capitale del Kurdistan turco.



Dopo l'uccisione di 14 guerriglieri del Kongra-gel avvenuta il 25 marzo durante una operazione militare delle forze armate turche con il massiccio impiego di armi chimiche, a Diyarbakir sono esplose manifestazioni di protesta quando la polizia turca ha impedito ai familiari di quattro guerriglieri uccisi di svolgere il corteo funebre.



La popolazione è insorta proseguendo la protesta e la città è ora militarizzata. Da ieri a Diyarbakir sono state arrestate più di duecentocinquanta persone e circa centottanta sono i feriti. Durante i cortei di protesta sono stati uccisi sei manifestanti, fra cui un bambino di soli dieci anni.



Molte persone si stanno recando presso l'Associazione dei diritti Umani per avere informazioni sugli arresti e sulle persone irreperibili, di cui parecchi sono bambini. Scuole e negozi sono chiusi. La polizia turca impedisce l'accesso ai giornalisti accusati di diffondere notizie false mentre carri armati e nuove truppe continuano ad arrivare da tutte le città del Kurdistan.



Siamo in contatto diretto con i compagni e le compagne dell'Associazione dei Diritti Umani di Diyarbakir, che chiedono a tutti e tutte i democratici un impegno a diffondere con tutti i mezzi possibili le notizie, per impedire che i gravissimi episodi di repressione e di violenza in corso rimangano imprigionati ed oscurati dalla censura dello stato turco.



Chiedono che si facciano pressioni sulla politica italiana ed europea per interventi di pressione sullo stato turco affinché cessi la repressione.



Informazioni in diretta sugli eventi sono reperibili sul sito www.uikionlus.com



Grazie per quello che potrete fare

l'arci