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Subject: delegazione della Scuola per la Pace Al
Newroz
Date: Tue, 28 Mar 2006 13:57:21 +0200
Il resoconto della delegazione di cui facevamo parte.
Il 20 marzo un gruppo di 7 persone é stato a Batman
assieme a rappresentanti politici belgi
Particolarmente interessante é stato un incontro con
lIHD. Ci é stato detto che Batman dal punto di vista
dei diritti umani é la provincia più tranquilla della
Turchia sudorientale. Tuttavia parlano di scontri
recenti tra guerriglia ed esercito a BESIRI e delle
conseguenze: nello scontro sono morti sette
guerriglieri e un militare. Successivamente la
popolazione locale ha inscenato manifestazioni di
protesta. Durante tali manifestazioni la polizia non
ha esitato a sparare contro la gente. In seguito sono
stati arrestati anche due ragazzi di 13 e 15 anni che
semplicemente erano curiosi di sapere il motivo della
manifestazione.
Ci é stata espressa anche la preoccupazione per il
fatto che ben presto Hasankeyf potrebbe essere
sommersa. Il disastro sarebbe ecologico e culturale ma
anche di diritti dato che 8000 persone verrebbero
evacuate dalle loro abitazioni attuali.
A Batman ci sono molti disoccupati nonostante la
presenza dimprese petrolifere.
21 marzo. Newroz a Diyarbakir. Moltissima gente in una
festa bellissima e colorata. Tuttavia il nostro gruppo
insieme al calore coinvolgente e alla forte empatia ne
ha tratto anche una impressione di tristezza poiché
tanta ricchezza di colore e musica può esprimersi
soltanto una volta ogni anno. Ci viene da pensare
anche agli esuli che non possono partecipare qui a
questa festa molto gioiosa perché sono stati cacciati
o costretti a fuggire dalla loro terra.
La popolazione ha comunque dimostrato la propria
enorme vitalità nel mantenere viva la cultura kurda.
Per alcuni momenti é comparso anche uno striscione con
la sigla del Movimento di Difesa Popolare nei pressi
del grande fuoco, ritirato dopo alcuni minuti.
Anche se vi sono relativamente poche immagini di
Abdullah Ocalan, molte sono le bandiere del
Confederalismo Democratico. Dagli slogan si comprende
in ogni caso che la popolazione considera Ocalan come
il proprio presidente.
Ci esprimono molto chiaramente con gesti e sguardi la
loro gratitudine per il fatto che la nostra presenza
aiuta ed é un forte segno di solidarietà nei loro
confronti.
Al ritorno in città dalla spianata dove si festeggiava
colpisce il ritrovarsi inseguiti da bambini di strada
che cercano di guadagnarsi qualcosa vendendo
fazzoletti di carta. Di fronte ai loro sguardi,
vivacissimi pur nella disperazione della loro
condizione, vi é una sensazione d'impotenza.
Tuttavia quando ci riuniamo per discutere in gruppo
riprende la voglia di ognuno di mettere insieme tutte
le nostre capacità per smuovere la situazione: in
particolare per sollecitare in Europa l'attenzione
sulla condizione attuale di Abdullah Ocalan.
Gruppo Lucca Campobasso Messina
Roma
INCONTRI DEL 22 MARZO 2006 A DIYARBAKIR
Piattaforma Democratica
L´aspetto più interessante dell´incontro con il
presidente della Piattaforma Democratica è che essa è
servita, da quando è stata fondata nel 1990, come
PALESTRA DI FORMAZIONE POLITICA per molti attuali
rappresentanti politici di associazioni e sindacati e
del partito, come il sindaco attuale di Diyarbakir,
Baydemir.
Essa è anche un osservatorio e strumento di analisi,
non solo della vita politica turca, ma più in generale
della situazione di tutto il Medio Oriente.
Come è organizzata? Si tiene un´assemblea mensile di
rappresentanti delle 32 organizzazioni che ne fanno
parte, per prendere decisioni sulle attività da
svolgere, la cui attuazione viene delegata alla
segreteria, composta da 4 membri.
Madri della Pace
Le Madri della Pace che ci hanno accolto ci sono
apparse determinate a continuare nella scelta
pacifista anche se la situazione si e´ fatta più
difficile a seguito dell´arresto di 24 donne
dell´associazione avvenuto in febbraio.
Ribadiscono che non vogliono che altre madri debbano
piangere i loro figli: né le madri dei kurdi, né
quelle dei soldati turchi.
Una delle Madri ha dichiarato: E´ una vergogna che i
nostri figli siano costretti a diventare eroi. Hanno
sottolineato che il movimento kurdo non è composto da
terroristi, come li presenta la stampa turca, ma dai
loro figli che sono in montagna.
Gruppo Lucca, Messina,
Roma
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