Venerdì 31 marzo - ore 21
c/o il Centro culturale Pablo Neruda
Via stradella 53d - Marina di Massa
proiezione del video
IL CAMMINO VERSO LA NUOVA COLOMBIA
di Jacopo Merlini e Saverio Caparrini
Presentazione del circolo apuoversiliese "Maria Cano"
dellAssociazione Nuova Colombia
sarà presente
MAX LIOCE
dellAssociazione Nazionale Nuova Colombia
ORGANIZZANO:
Comitato di Solidarietà con i Popoli dell'America Latina (CSPAL)
WEB:
http://cspal.supereva.it - EMAIL:
mailto:cspal.ms@libero.it
Sede Massa, via Stradella 53d c/o Centro Culturale Pablo Neruda
Sede Viareggio, via IV Novembre 51 c/o Circolo Iskra
Centro culturale Pablo Neruda
via stradella 53d - MARINA DI MASSA
WEB:
http://xoomer.virgilio.it/centroneruda - EMAIL:
mailto:centroneruda@virgilio.it
Associazione Nazionale Nuova Colombia
WEB:
www.nuovacolombia.net - EMAIL:
mailto:nuovacolombia@yahoo.it
TEL: 335-8059837 o 338-3708421
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MARIA CANO, LA FLOR DEL TRABAJO
...Compagni, in piedi. Pronti a difenderci.
Dobbiamo essere un solo cuore, un solo braccio. Serriamo le file e avanti.
Un momento di vacillazione, dindolenza, darà spazio ad unulteriore oppressione, a nuovi gioghi.
Valorosi soldati della Rivoluzione Sociale, in marcia! Ascoltate la mia voce che vi convoca!
María Cano
Nata a Medellín nel 1887 in seno ad una famiglia colta di maestri, musicisti e poeti dalle idee progressiste, ha avuto uneducazione laica.
Le sue prime incursioni pubbliche si danno quando si lega al movimento letterario femminile, sorto nei primi anni 20 a Medellín e poi estesosi in altre regioni della Colombia, forte tra laltro dei rapporti con quello analogo che stava affermandosi in alcuni paesi del Cono Sud.
Fin da giovane si è battuta per il diritto alla cultura per tutti ed in particolar modo per gli operai, per i quali aprì un circolo di lettura collettiva.
Fa il suo primo intervento pubblico in un comizio di massa al termine di una manifestazione per la libertà di un gruppo di operai della multinazionale statunitense Tropical Oil Company, arrestati durante gli scioperi e le mobilitazioni per diritti fondamentali.
A partire dal 1925 attraversa in lungo e in largo la Colombia, dalla cordigliera andina alla costa caraibica, passando per la zona del caffé, condividendo le condizioni dei lavoratori ed organizzandoli. Ricevuta in ogni dove da moltitudini entusiaste, è stata più volte arrestata, obbligata a camminare per chilometri sotto sorveglianza e fatta bersaglio di colpi di fucile sparati per disperdere le manifestazioni che capeggiava.
Grande oratrice, agitatrice ed organizzatrice, partecipò alla preparazione ed esecuzione del III Congresso Nazionale Operaio, che la proclamò la Flor del trabajo, il Fiore del lavoro. Inoltre, fu militante del Partito Socialista Rivoluzionario.
Nel 1928, tornata a Medellín, si unì attivamente alla campagna di solidarietà col Nicaragua, invaso dalle truppe statunitensi, e fece parte del Comitato di Lotta contro la Legge Eroica, legge di stampo fascista ed antidemocratico imposta al popolo dal regime conservatore.
Lavorando negli anni successivi come operaia e bibliotecaria, ha continuato a battersi -fino al 1967, anno della sua morte- per i diritti dei lavoratori, contro lingiustizia sociale, loligarchia e limperialismo, prodigandosi per espandere le idee socialiste.
Ancora oggi è un simbolo fondamentale del movimento operaio e popolare colombiano, e un esempio di combattività ed antimaschilismo per le donne latinoamericane.
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