man0 wrote:
> evidentemente no. d'altronde non e` che un hackmeeting di questi tempi
> abbia chissa` quale senso: viviamo nel migliore dei mondi possibili,
> siamo liberi, i diritti d'autore sono stati aboliti, il drm e` un
> ricordo, il tc e` ormai in disuso, i sistemi liberi si sono imposti e
> quelli proprietari sono scomparsi.
Eccellente punto della situazione. Il problema e' che a fronte di tutte
queste cose di cui parlare (tutte cose che SONO la connotazione
politica, libertaria, di diritto all'accesso all'informazione che e'
tipica dello spirito di un hack-meeting) c'e' invece un continuo,
assillante processo di richiesta e di distribuzione di credenziali che
non c'entrano un cazzo con quanto sopra.
E dico assillante perche' francamente non riesco piu' a vedere la
distinzione tra chi a ogni argomento di discussione, a ogni spunto, a
ogni proposta di azione risponde "SI' MA PRIMA RICORDIAMOCI CHE BISOGNA
ESSERE ANTIFASCISTI", per poi far finire tutto in un paludoso nulla di
fatto, e chi invece invoca un anticomunismo senza comunisti per
continuare a farsi i cazzacci suoi.
Qua nessuno e' fascista, ok ? Nessuno. N E S S U NO !
Adesso, possiamo (antifascistamente) provare a parlare di hacking, o
dobbiamo continuare a ripetere quanto siamo antifascisti mentre il
muezzin Pasky guida la preghiera, e continuare a non fare un cazzo per
cambiare lo stato delle cose in tutti quegli argomenti che man0 ha
indicato ?
I "fascisti con le lame" cosi' frequentemente evocati mi fanno molta
meno paura dei fascisti con i tubi catodici, i DRM e i lock-in dei
sistemi proprietari, detto tra noi.
L'hackmeeting e' antifascista, libertario, ugualitario come
CON-SE-GUEN-ZA NA-TU-RA-LE di quello che si FA in un hackmeeting, non
viceversa. Continuare a ROMPERE I MARONI perche' A PRIORI la gente
proclami la sua FEDE POLITICA e sulla base di quella creare l'evento non
ha senso, lo vogliamo capire o no ?
Non e' che se uno e' antifascista DIPERCONSEGUENZA ha lo spirito hacker
che per imposizione divina scende dal cielo come lingua di fuoco e si
posa sulla sua coscienza. Per converso, lo spirito di condivisione e
conoscenza libera della comunita' dell'hacking e' (per sua natura)
antifascista, libertario, ugualitario, etc.
Scambiare la CAUSA con l'EFFETTO sta devastando questa comunita', e la
colpa della sua lacerazione ricade su chi continua a perpetrare questa
confusione.