Re: pasola e l'altro
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Pasolini: gli occhi [ Dino Pedriali ] 26 marzo 2006
amori, tentazioni, invettive ...
giornale per e.mail a cura di gianni quilici [ gianniq@??? ]
collaborano:
aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante albanesi, diego simini, emilio michelotti, franco dinucci, loredana, marisa cecchetti, maurizio micheletti, nadia davini, nicola cuciniello, peppe de angelis, pier giovanni rossi, renzia d'incà, tommaso panigada, umberto franchi, valeria giglioli ....
Perciò io vorrei soltanto vivere
pur essendo poeta
perchè la vita si esprime
anche solo con se stessa.
Vorrei esprimermi con gli esempi.
Gettare il mio corpo nella lotta.
Pier Paolo Pasolini
Email spedite: n. 7 1 5
Non esisto: dunque sono. Altrove. Qui.
Dove? M'apparve il sogno ad occhi apert
di Lei che non fu mai
Colei ch'è mai vissuta e mai morì.
Carmelo Bene
Devo però sempre sapere
che comunichi con me
le cose fondamentali
fino al limite in cui
sono ancora comunicabili,
e forse anche
un pezzetto più in là.
E non perché io lo voglia,
bensì perché Ti serve,
perché hai la sensazione e la coscienza
che un contatto così stretto
fa parte di Te,
quindi anche del Tuo lavoro
e che è creativo.
Jana Cerna
da In culo oggi no e/o
&&&
Il Caimona e il Mangano
Chiunque incontri Bellachioma sulla sua strada
lo saluti
con queste precise parole:
"Viva Mangano".
O anche soltanto
con questa parola:
"Mangano".
Il ricordo dello stalliere di Arcore
è sempre nel cuore
del nostro premier.
Eppure,
inspiegabilmente,
il solo evocarne il cognome
provoca in lui
reazioni inconsulte. (...)
L'altroieri a Genova un passante ha visto
Bellachioma
e gli è venuto spontaneo salutarlo
con un affettuoso "Viva Mangano!".
Il premier è sceso dalla Berlusmobile,
gli ha puntato il dito contro
scambiandolo per Della Valle
e l'ha apostrofato
col tipico linguaggio istituzionale:
"Lei non si deve permettere!
Coglione!"
[Marco Travaglio]
da l'Unità 24 marzo 2006
Il dibattito
Per chi voterete
il 9-10 aprile?
Per chi voterete il 9-10 aprile?
Forse la stragrande maggioranza di coloro che ricevono "Gettare"
voterà centro-sinistra.
Ma è davvero così?
E tra i moltissimi che lo voteranno
a quale schieramente daranno
il loro voto? E perché?
E ci sarà chi dirà:
io non voto?
Sarò analfabeta,
ma voto Prodi e compagnia
"ho sempre votato a sinistra,
30 anni di voto a tutte le sfumature del rosso,
con la differenza che da un po' di anni faccio solo una x sul segno,
da analfabeta dell'oggi.
perchè per vari motivi,
non so niente delle differenze fra i vari partiti della sinistra ( si chiamano ancora così??),
ds, prodi, margherite????bho!! confesso ,non lo so, per tanti motivi.
per esempio perché ho smesso da anni di leggere la stampa italiana,
di guardare i telegiornali, e di politica italiana, sui giornali stranieri , se ne trova veramente poca.
mentre trovavo e trovo, paccate di informazioni, ( sulla guerra in serbia, sull'irak, sul G8, su tutto )
spesso completamente censurate e/o oscurate,
in italia, anche da sinistra purtroppo.
Quindi andro' a votare nella più becera ignoranza
ma con una convinzione profonda, profondissima:
che non ne voglio più sapere di estremismi
e soprattutto di compagni che votano a sinistra dicendo
"bhè quelli di destra che orrore, ma anche prodi però...."
e non perchè come da copione,invecchiando,
dopo gli anni della fiat, le occupazioni, le lotte, i "30 giorni", e tante, tante altre cose,
che mi avevano vista partecipe in prima linea, si diventa più tiepidi e borghesi,
ma proprio per convinzione, per una profondissima convinzione morale
dovuta ad un percorso di mente e di anima,
il rendermi conto della sterilità di certe idee ed atteggiamenti,
della meschinità, dell'orrore,della miseria morale di certi cattivi maestri
e dei loro ancora peggio discepoli ,
buoni solo a fare gli estremisti di professione nei salotti buoni,
o peggio a premere un grilletto,(o a mandare pacchi),
di fronte a vittime inermi ed indifese, loro, i superuomini niciani a cui è permesso tutto,
quelli che decidono se una vita è degna o meno di essere vissuta!!!
per poi dimostrare subito dopo di non voler pagare neanche un giorno queste loro scelte,
ai partigiani dell'oggi , ai guerriglieri senza macchia e senza paura
a cui però bastava e basta la voce grossa di un poliziotto per fare subito nomi, cognomi, indirizzi,
tanto poi me ne vado in africa, con tanto di servi neri al mio servizio,
o per carità si fugge in francia a fare gli scrittori di noir coccolati da tutti,
o si torna ad occupare il piano nobile della casa di mammà, tanto ci si è pentiti,
"e chi se ne frega di vedove ed orfani,
figurati, ho fatto sette anni di galera , adesso basta, mi voglio divertire ".
Ma mi faccia il piacere, diceva il grande totò!!!!
No grazie, sarò una mosca bianca ma il 9 aprile andrò a mettere la mia x da analfabeta
per prodi e compagnia , senza se e senza ma,
senza turarmi il naso e senza puzza al naso ,
e anzi convinta che se prodi e compagnia fossero partigiani o guerriglieri ,
loro sì i nomi e i cognomi ( naturalmente in senso metaforico) non li farebbero.
raffaella
La vita è un bel gioco
perché dura poco
e poi di lassù
lo tronca Gesù
Michele Straniero
Anche questa volta
non andrò a votare
Caro Gianni,
premetto che non ho alcuna intenzione di fare proseliti alla mia intenzione di voto
(o meglio di non voto),
ma visto che chiedi per chi votiamo o non votiamo ti comunico anche la mia intenzione.
Ebbene, come già per le due precedenti elezioni politiche, anche questa volta non andrò a votare.
La ragione cercherò di dirla in breve.
Anch'io considero il Berlusca brutto e cattivo.
Brutto perché rozzo, volgare, ignorante, becero e cafone, insomma proprio un individuo insopportabile.
Cattivo perché certamente non innocente (per come ha fatto i soldi, per come li ha usati, per le provate ancorché spesso prescritte illegalità, ecc. ecc.).
Ma il fatto è che si vota su opzioni politiche, il voto non ha (o comunque secondo me non deve avere) valenza etica od estetica. Sul piano politico non c'è molta differenza tra i programmi della destra e quelli del centrosinistra. Insomma il programma della sinistra non è realmente alternativo.
E' superfluo che ricordi l'orrenda prova di sé che la cosiddetta sinistra ha dato negli anni del suo precedente governo. In politica estera: intervento militare in Kossovo (in barba all'art. 11) con massacro di cittadini serbi giustificato da una presunta polizia etnica che i Serbi non hanno mai compiuto (come attestato da osservatori internazionali) e che invece è stata poi fatta contro i Serbi dalle milizie UCK albanesi finanziate dalla CIA. Sul piano economico e sociale: privatizzazioni e svendita del patrimonio pubblico, prelievi fiscali dai redditi più bassi, tagli alle pensioni, precarizzazione del lavoro, finanziamento alle scuole private e progetto di scuola di classe, smantellamento dello stato sociale con tagli alla sanità pubblica e ai servizi, e potrei continuare ad libitum.
Certo la destra al governo poi ha continuato sulla stessa strada, ma appunto: dov'è una sostanziale e alternativa differenza?
Bada bene, non chiedo l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione e la loro socializzazione (che comunque resta un obiettivo irrinunciabile pur su periodi lunghi, se si vuole - ed io continuo a volerlo - qualcosa che somigli al progetto comunista di una società di liberi ed eguali), ma almeno gradirei alcuni punti chiari e e in controtendenza.
Per esempio, e vado per cenni: uscita immediata dall'Irak (non entro l'anno, ma giusto il tempo di raccogliere i ciottolini: due-tre giorni al massimo), politica estera che tenda al disarmo e al superamento della NATO, appoggio alla lotta del popolo palestinese, lotta seria all'evasione fiscale e tassazione con aliquote maggiorate per i redditi alti (come prevede la costituzione), riforma della scuola perché sia di tutti e blocco dei finanziamenti alle private, riforma dello stato sociale e della sanità con maggiori investimenti, revisione delle leggi sul sistema pensionistico e aumento reale delle pensioni, abolizione delle leggi obbrobrio fatte sulla giustizia, abolizione della legge Biagi e leggi per la tutela del lavoro e del salario, introduzione del reddito garantito per tutti, una seria politica per la casa, ecc.. Come vedi non chiedo la Luna, sono cose ragionevoli ma che ormai non appertengono più neppure alla cosidetta sinistra. E per i finanziamenti basterebbe tagliare drasticamente le spese militari e ridurre l'evasione e l'elusione fiscale ai livelli degli altri paesi industrializzati e ce ne sarebbero d'avanzo.
Chiudo con una considerazione generale. Credo che stiamo cadendo tutti in un tranello. Quello di pensare che sia importante scegliere tra Prodi e Berlusconi, quello di credere che la democrazia sia la scelta tra tra due leader che si disputano il governo. La democrazia è ridotta ad un match mediatico di opzioni fintamente opposte. Ci stanno convincendo che questo sistema sia la Democrazia (con la D maiuscola e magari da esportare con le bombe). E' un vero imbroglio elettoralistico: si convincono i cittadini che sia importante scegliere per l'uno o per l'altro, mentre in ogni caso tutto resterà più o meno eguale. Come accade negli USA del resto, dove se avesse vinto Kerry (o nelle elezioni precedenti Al Gore) poco sarebbe cambiato rispetto al massacratore terrorista Bush giacché, i due partiti in lizza non sono assolutamente alternativi.
A questo gioco a perdere non ci sto più, piuttosto (come disse qualcuno ben più grande) faccio parte per me stesso, forse in attesa di tempi migliori.
Saluti
Pierangelo [Scatena]
Chissà se ci rivedremo
su strade idiote assolate,
o sotto i lampioni
all'attesa del pullman
la pioggia martellante (...)
Pier Giovanni Rossi
voterò il nostro prode
professore
boh! a destra e a manca, ogni coalizione
é un' armata un tantin brancaleone
ma scongiurando il bossberlusca orrore
voterò il nostro prode professore
bona
(...)Non c'è libertà senza tormento
non c'è parola che affondi nella piaga
lasciando asciutta la ferita
Renzia D'Incà
Mi piacciono le novità:
voterò forse La Rosa nel Pugno
Caro Gianni
a me piacciono le novità.
Sono ancora fra gli indecisi,
ma la mia intenzione di voto oggi è rivolta alla nuova proposta politica:
"La Rosa nel Pugno".
Con riserva perchè poi a guidare la coalizione dell'UNIONE ci sarà Prodi.
Personalmente, ex di sinistra, non mi convince ne mi piace.
Ex solo perchè la sinistra si è squagliata,
e chi aveva l'onore di portarla avanti, ha calato le braghe.
Sicuramente non commetterò lo stesso errore nel darlo al "Cavaliere"
perchè secondo me, ha quasi tutta la responsabilità sulla galoppata del costo della vita,
che ha posto problemi ai normali cittadini per arrivare a fine mese.
Convinto che fosse bravo a fare gli interessi di tutti noi come ha fatto per se stesso,
ho preso una scottante delusione.
Gran parte della coalizione dell'UNIONE però, a me pare, troppo impegnata
a criticare tutte le azioni del governo e le mosse di Berlusconi,
proprio come chi fa pettegolezzi.
Io credo che ci voglia ben altro
per infondere fiducia in chi ti deve affidare le proprie sorti.
I comportamenti di Berlusconi sono scontati,
non capisco perchè si faccia tanto rumore e ci si meravigli,
non sono atteggiamenti dell'altro mondo, basta guardarci attorno.
Ognuno ha (diciamo così) la propria personalità.
Ho ancora una diecina di giorni di riflessione,
starò alla finestra ben attento.
Ciao.
Franco [ Dinucci]
Ti sei spento
e i papaveri rossi
incendiavano i prati
alla strada(...)
Virginio g. Bertini
Rifondazione:
la mediazione più a sinistra
Voterò Rifondazione,
perché Bertinotti più di ogni altro ha capito
due questioni,
che in altri tempi non aveva capito:
primo: che occorre l'unità più ampia
per battere Berlusconi;
secondo: che occorre farlo
su contenuti programmatici "forti"
lasciando poi aperti
ad un confronto-scontro
i nodi che non è possibile risolvere oggi.
Con questa scelta Bertinotti (e Rifondazione)
ha fatto una scelta controcorrente
coraggiosa,
considerando la sua base sociale
decisamente di sinistra
quando non "estremista"
(scusate questo nominalismo)
ed in più
(Bertinotti) ha forse, più di tutti, lo spessore politico e culturale
per sostenere contenuti di sinistra
in un governo di centro-sinistra.
Gianni [Quilici]
& & &
La vera tenerezza non si confonde
con nulla. E' silenziosa (...)
Anna Achmatova
dibattito
I l c a i m a n o
Che Bellachioma non andasse a vederlo
era prevedibile:
a 69 anni suonati
non ha ancora risolto il conflitto
con lo specchio
M. Travaglio
ma voi
avete visto "Il caimano"?
Vi è piaciuto? Vi ha deluso?
Ne vogliamo discutere?
Note schematiche
E' un film che sorprende.
Tutti si aspettano un film contro Berlusconi
che divertisse e/o scandalizzasse.
E lo è un film su Berlusconi
a tratti divertente
e a tratti scandaloso,
ma è soprattutto un film
sulla difficoltà di fare un film su Berlusconi
perchè per buona parte non è Moretti a farlo,
ma il produttore mezzo fallito a immaginarlo
solo il finale è ideologicamente morettiano
ed è cupo
è la sua immaginazione che si allunga
su un futuro,
che ha alle spalle troppe macerie...
Moretti cambia registro
in modo netto ma efficace
ciò che si vede non (ci) gratifica
ma rimarrà...
Paradossalmente
la parte più poetica e riuscita del film
è l'amore nevrotico-possessivo del nostro produttore
verso la sua donna
libera e decisa ad esserlo,
compreso il rapporto con i bimbi
e quella scena felliniana sul set Cristoforo Colombo.
Silvio Orlando è bravissimo,
il personaggio di Jasmine Trinca è, invece, il limite del film.
Divertentissime alcune sequenze:
Moretti che accompagna la canzone di Adamo e parla di Berlusconi,
Orlando che s'incazza con le due denne amanti.
Berlusconi al Parlamento europeo
è la misura della sua incredibile miseria politico-culturale-istituzionale
e del credito che l'Italia,
attraverso di lui,
ha oggi nel mondo,
ma non di meno il conteggio computerizzato
(la sua umana piccolezza da computista commerciale)
dei suoi regali-gioielli.
Impressione finale:
Moretti non è riuscito a fare
il grande film su Berlusconi, ne' sul berlusconico italico,
perché la figura di berlusconi rimane sbiadita
essendo egli più caimano, più spettacolare, più anguilla,
di come è nel film rappresentato
Moretti doveva forse mettere più in gioco
in modo più diretto
Moretti stesso,
la sua furia, il suo grido
Rimane per me comunque
un film da sostenere
e a tratti
da amare.
[gi.]
visioni letture e altro
1.
"Amore sesso e cuore"
di Alexander Lowen
La paura dell'amore.
in fondo al cuore siamo ancora bambini.
. bisogna arrendersi al corpo
attraverso la via del piacere.
La spiritualità del corpo.
Frasi spezzate che si trovano leggendo
"Amore sesso e cuore"
di Alexander Lowen Ed. Astrolabio
Frasi legate da intensissime relazioni
a volte dolorose o ricche di gioia
che aprono a spazi forse ancora sconosciuti.
Un tuffo nella scientificità della psicoanalisi e della coscienza,
nel mare dove si incontrano corpo e anima
e dove l'uomo, nella sua visione solistica,
non viene mai dimenticato.
Perché in fondo
" . abbandonarsi all'amore
non vuol dire abbandonarsi ad un'altra persona,
ma a sé stessi,
al proprio cuore, al proprio desiderio di amore,
con un coinvolgimento totale di tutte le emozioni ed i sensi"
Solo per questo merita la pena di leggerlo
E rileggerlo
E rileggerlo
Come succede a me.
Loredana
2.
Primo Piano
Rai 3
Due invitati,
un moderatore
(bravissima Bianca Berlinguer)
un tema da discutere
con servizi o filmati.
20 minuti, niente di trascendentale,
ma una boccata d'ossigeno
forse semplicemente,
perche si sente
(o mi immagino di sentire)
l'onestà intellettuale di chi conduce,
anche quando nello studio
c'è il diabolico La Russa
o il sottilissimo Gasparri
3.
Henry e June
di
Anais Nin -Bompiani-
Tardi t'amai.." recita S.Agostino
così io mi rammarico di aver tardi conosciuto Anais Nin
Ma siccome credo agli incontri carmici so che l'avrei comunque incontrata,
è bastato aspettare il momento giusto.
E che esplosione! Che sintonia!
La donna della passione!
La vita vissuta "senza riprendere fiato"
senza lasciare un attimo
invissuto
Ai confini di ogni equilibrio
con la carne che ESPLODE
nella passione e nella mente
e il pensiero che SCOPPIA
nell'eros dei sensi tutti
Scrittrice, moglie, poetessa, amante, intellettuale,
nel suo tempo e assieme fuori dal tempo,
equilibratamente ribelle, femmina .
Così la scopro in
HENRY E JUNE
".in ribellione totale contro la mia stessa mente,
vivendo per impulso, per emozione,
per incandescenza! "
Così spero la possa trovare che la legge,
chi ama la vita,
chi è disponibile a "gettarsi"
chi è sempre pronto ad innamorarsi perdutamente
Loredana
4,
Pierferdinando Casini
Tra i protagonisti
della politica italiana
trovo sempre più insofferenza
per Casini
per una tagione
che mi è ora evidente:
Casini non ha principi
e parla invece
predicando
in nome di essi
Intollerabile!
5.
Lucia Annunziata
Non mi è simpatica,
la simpatia non sempre è positiva,
ma come giornalista televisiva
è brava,
perché è competente
e scomoda con tutti
destra e sinistra,
perché scava laddove ci sono contraddizioni
e costringe l'interlocutore
a confrontarsi.
L'uscita di Berlusconi
è stata la fuga
di chi si sentiva insicuro
ed esposto ad un dibattito stringente
e per una volta vero.
Ha approfittato della caparbietà
e forse in quel caso dell'ingenuità dell'Annunziata
per salvare la faccia...
P o e s i e r i c e v u t e
Caro Gianni,
il poeta Turco Nazim HIKMET immagina, in questa poesia,che un padre scriva al figlio.
Ecco le sue parole
Nicola Cuciniello
LETTERA A MEMET
Ragazzo mio,
io non ho paura di morire.
Tuttavia, ogni tanto,
mentre lavoro
nella solitudine della notte,
ho un sussulto nel cuore;
saziarsi della vita, figlio mio,
è impossibile.
Non vivere su questa terra
come un inquilino,
o come un villeggiante stagionale;
ricorda:
in questo mondo devi vivere saldo,
vivere
come nella casa paterna.
Credi al grano,
alla terra,
al mare,
ma prima di tutto
all'uomo.
Ama la nuvola,
il libro,
la macchina,
ma prima di tutto
l'uomo.
Senti in fondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
della stella che si spegne,
della bestia ferita
ma prima di tutto
il dolore dell'uomo.
Godi di tutti i beni terrestri,
del sole,
della pioggia
e della neve,
dell'inverno e dell'estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell'uomo.
Nazim Hikmet
r i f l e s s i o n i
Ti invio delle riflessioni di Andrea Camilleri da Stilos del 14 marzo
su alcuni punti dell'introduzione di Leonardo Sciascia alla "Storia della colonna infame" del Manzoni (Sellerio 1981), che Camilleri ritiene molto attuali:
Sciascia: ...i cattivi governi, quando si trovano di fronte a situazioni che non sanno o non possono risolvere, e nemmeno si provano ad affrontare, hanno sempre avuto la risorsa del nemico esterno cui far carico di ogni disagio e di ogni calamità...
Camilleri...Considerazione attualissima che non riguarda solamente l' Italia.
L'attuale nostro governo, quando si è reso conto che non solo non avrebbe potuto tenere fede alle promesse eelttorali, ma che non era in grado di risolvere, sia pure in minima parte, la crisi economica,
ha trovato ben due fattori esterni e uno interno sui quali scaricare la responsabilità.
I due fattori esterni sono stati l'attacco terroristico alle torri gemelle
che ha provocato una violenta ondata d'urto sull'economia mondiale, e l'introduzione dell'euro.
Il nemico interno è rappresentato dai comunisti che hanno impedito ostruzionisticamente le riforme che il governo voleva attuare. Ma basterà pensare, in quest'ultimo caso, alla preponderanza numerica della maggioranza rispetto all'opposizione che esiste in Parlamento e in Senato, per far subito balzare agli occhi l'inconsistenza e la pretestuosità dell'argomento. E non è stato pretestuoso l'attacco americano allo "stato canaglia" dell'Irak? E' stato utile infatti a risolvere la crisi dell'economia americana.
Marisa [Cecchetti]
"La nostra vita
non è
a disposizione
del mercato"
studenti francesi
invio
Invio queste email anche a chi conosco poco o pochissimo,
o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente
è entrato nella (mia) posta ettronica.
Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi
me lo faccia, e scusatemi, sapere: gianniq@???
Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,
aggiunga, proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ....
Chi vuole essere inserito nella lista blablabla bla blabla