[Cm-crew] ai parlamentari 15 mila euro netti al mese!

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Autore: franco
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To: IO FASTWEB
Oggetto: [Cm-crew] ai parlamentari 15 mila euro netti al mese!
La riduzione dello stipendio è una foglia di fico
I parlamentari guadagnano 15 mila euro netti al mese
I senatori non accettano il taglio del 10% delle pensioni
Ladri, falsi e ipocriti
Ladri, falsi e ipocriti. Queste sono le parole giuste per definire la condotta dei parlamentari italiani che, in vista delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile prossimi, hanno avuto la sfacciataggine di sbandierare ai 4 venti la proposta avanzata dall'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati a favore di una demagogica quanto fittizia riduzione del 10% dei loro lauti stipendi.
Si tratta della classica foglia di fico dietro cui i boss delle cosche parlamentari di Montecitorio e Palazzo Madama nascondono in realtà stipendi da oltre 15 mila euro netti al mese (5.941 di indennità di funzione, più 4 mila di diaria, più 4.678 di rimborsi e un forfait annuale per i viaggi che va da 9 a 18 mila euro) più tutta una serie di privilegi e benefit da nababbo a cui si aggiungono, a seconda dei casi, le varie indennità di carica che spesso sono superiori allo stipendio base (vedi tabella in questa pagina).
La norma inerente il "taglio" di stipendio è inserito nella Finanziaria 2006 e recita testualmente: "Le indennità mensili spettanti ai membri del Parlamento nazionale sono rideterminate in riduzione nel senso che il loro ammontare massimo, ai sensi dell'articolo 1, secondo comma, della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, è diminuito del 10 per cento. Tale rideterminazione si applica anche alle indennità mensili spettanti ai membri del Parlamento europeo eletti in Italia ai sensi dell'articolo 1 della legge 13 agosto 1979, n. 384".
Attenzione alle parole: il "codicillo" condiviso da tutte le cosche parlamentari parla, non a caso, di "ammontare massimo" dell'indennità mensile dei parlamentari da ridurre del 10%. Ma va chiarito che lo stipendio dei parlamentari al momento dell'approvazione della Finanziaria era pari non al "massimo", ma al 96% dello stipendio dei presidenti di sezione della Cassazione cui è agganciato per legge. Sicché il taglio effettivo è di appena il 6%.
Ma l'inganno non finisce qui! Perché c'è da considerare che a partire dal 1° gennaio 2006 gli stipendi dei parlamentari hanno subito l'ennesimo scatto di aumento biennale che equivale all'aumento recepito dai magistrati e che guarda caso è pari proprio al 6% vanificando del tutto la sbandierata riduzione dell'indennità parlamentare.
Dunque non esiste nessuna riduzione di stipendio dei parlamentari; e che si sia trattato solo di una "furbata" per raccattare qualche voto in più alle politiche di aprile lo conferma il fatto che nelle stesse ore un'analoga proposta inerente la decurtazione del cosiddetto "assegno di reinserimento" (cioè la buonuscita dei parlamentari che è pari all'80% dell'indennità mensile per ogni anno di mandato effettuato), e del "vitalizio", (cioè la pensione dei parlamentari che, oltre ad essere cumulabile con qualsiasi altro reddito, è reversibile al 100%, scatta ai 65 anni d'età, 60 se l'ex parlamentare ha fatto più di una legislatura, e va da un minimo del 25% dell'ultimo stipendio percepito fino all'80% per i deputati con più di tre legislature alle spalle) è stata bocciata all'unanimità dai senatori di tutti i partiti del regime neofascista sia di destra che di "sinistra". Un motivo in più per disertare le urne il 9 e 10 aprile prossimi!

GLI SCANDALOSI PRIVILEGI DI CUI BENEFICIANO GOVERNANTI, PARLAMENTARI ED EX PARLAMENTARI: CLICCA QUI

http://www.pmli.it/10b_tabellaeuroparl.htm