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From: nazure66
To: Giacomo Grippa ; GianCarlo Martelli ; Gianluca Virgilio ; Gianni Carliccio ; Gigi Orione ; Giovanni Seclì o Rosario Gallipoli ; Giulio Aresta ; Giuseppe Consales ; Giuseppe Mazzotta ; Luca Ruberti ; Luigi Pedone ; Luisa Rizzo ; Luisella Guerrieri ; Magaraggia Marco ; Marco Delle Rose ; Marco Magaraggia ; Maria Marcheselli-Conoci ; Mariagrazia Pagliara ; Marialuce Cudazzo ; Marilena Di Bari ; Marina Visciola ; Marinilde Giannandrea
Sent: Thursday, March 23, 2006 10:10 PM
Subject: ho visto... diario di una legislatura
"Ho visto approvare in Parlamento la legge sul falso in bilancio il giorno
dopo l'11 settembre. Di corsa, per onorare con il nostro lavoro - così ci
venne detto - i morti di New York.
Ho visto la commissione giustizia del Senato prolungare i suoi lavori dopo la mezzanotte per tre leggi in cinque anni: per il falso in bilancio, per la Cirami, per l'immunità delle più alte cariche dello Stato.
Ho visto aprire l'ultima legislatura con una legge ad personam, quella che
abolisce l'imposta di successione sui patrimoni più grandi. E l'ho vista
chiudere con una legge ad personam, quella che abolisce l'appellabilità
delle sentenze di assoluzione.
Ho visto il Parlamento decidere quali magistrati possono o non possono
restare in servizio, alzando e abbassando l'età pensionabile secondo le
convenienze: fuori Borrelli dentro Carnevale.
Ho visto il Parlamento decidere quali magistrati possono dirigere gli
uffici giudiziari più delicati. Insomma, ho visto il Parlamento scegliere i
giudici.
Ho visto più di mezzo Senato applaudire in piedi l'appoggio alla guerra
preventiva in Iraq. Ho visto la standing ovation della maggioranza e i
sorrisi di festa, in attesa dei bombardamenti dei giorni dopo.
Ho visto sbeffeggiare le senatrici che si battevano per le quote rosa. Le ho viste sommerse dagli sberleffi della maggioranza. Le ho sentite chiamare "vacca" e "gallina".
Ho visto togliere ai giudici di pace la competenza sugli incidenti stradali
più gravi. Lavoravano troppo velocemente creando problemi alle
assicurazioni. Anche alla Mediolanum.
Ho visto portare nel Parlamento repubblicano una legge per equiparare le
brigate nere di Salò ai combattenti delle forze armate e ai partigiani.
Ho visto violare il regolamento del Senato anche sei volte in due giorni.
Ho visto violare la Costituzione in presenza della seconda autorità dello
Stato. A volte invocando precedenti inesistenti. Altre volte senza
precedenti.
Ho visto un parlamentare svenire a un passo dall'infarto per
l'indignazione, di fronte al numero legale ottenuto più volte senza pudore.
L'ho visto steso a terra, insultato e fischiato dagli avversari che lo
accusavano di perdere tempo.
Ho visto censurare o bloccare negli uffici interrogazioni critiche verso il governo o verso esponenti della maggioranza; ho visto funzionari solerti
mutilare i diritti costituzionali dei parlamentari.
Ho visto rifare mezza Costituzione come niente, da personaggi senza storia. Per liberare da ogni controllo di garanzia e da ogni contrappeso il potere di chi vince le elezioni. Per mettere lo Stato ai piedi dell'uomo più ricco e potente del paese.
Ho visto barattare pubblicamente in aula l'unità del Paese con gli
interessi televisivi del Capo del Governo.
Ho visto un senatore votare per cinque, per dare alla sua maggioranza il
numero legale. Ho visto tollerare anche quindici voti di assenti per volta.
Ho visto stabilire il tempo massimo di un giorno per discutere in seconda
votazione la riforma di mezza Costituzione.
Ho visto fischiare in un'aula parlamentare il Capo dello Stato mentre il
presidente del Senato leggeva il testo del rinvio alle Camere della legge
di riforma dell'ordinamento giudiziario.
Ho visto scritto nella relazione ufficiale della commissione antimafia che
la mafia non porta voti, che il controllo del voto da parte di Cosa Nostra
è "uno dei miti più a lungo e pervicacemente sostenuti".
Ho visto Giovanni Falcone commemorato sull'autostrada per Punta Raisi,
località Cinisi, da un ministro che aveva sostenuto che dobbiamo convivere con la mafia.
Ho visto un ministro definire il carcere di Cagliari un albergo a cinque
stelle pochi giorni prima che vi si uccidessero due detenuti.
Ho visto leggi importanti e sulle quali era stata annunciata una dura
opposizione votate in Senato alla presenza di poche decine di esponenti
della minoranza.
Ho visto decine di senatori dell'opposizione lavorare seriamente ed essere trattati come incapaci o complici del governo. Ho visto sospetti ingiusti.
Ho visto fiducie ingiuste.
Ho visto uomini dello Stato oggetto di insolenze e di accuse sanguinose,
grazie a un uso prepotente della immunità parlamentare.
Ho visto chiamare tutti i manifestanti di Genova violenti e terroristi e
assicurare ufficialmente che nel carcere di Bolzaneto non ci furono
violenze.
Ho visto negare una commissione d'inchiesta su Genova per non
interferire con il lavoro della magistratura. Ho visto dimenticare questo
principio per istituire la commissione Telekom Serbia.
Ho visto ridere in faccia alla richiesta di maternità o paternità assistite di persone non felici.
Ho visto esibire i fazzoletti padani a un metro dal tricolore sulle bare
nei funerali di Stato.
Ho visto prolungare la durata del Parlamento per uso personale. Per
ottenere l'impunità in un processo, per monopolizzare le televisioni. Così
ho visto sfregiare, nel mio Paese, il più grande simbolo della democrazia."
(nando dalla chiesa)
"Ho visto approvare in Parlamento la legge
sul falso in bilancio il giorno dopo l'11 settembre. Di corsa, per onorare
con il nostro lavoro - così ci venne detto - i morti di New York.
Ho visto la commissione giustizia del
Senato prolungare i suoi lavori dopo la mezzanotte per tre leggi in cinque
anni: per il falso in bilancio, per la Cirami, per l'immunità delle più
alte cariche dello Stato.Ho visto aprire l'ultima legislatura con una
legge ad personam, quella che abolisce l'imposta di successione sui
patrimoni più grandi. E l'ho vista chiudere con una legge ad personam,
quella che abolisce l'appellabilità delle sentenze di
assoluzione.Ho visto il Parlamento decidere quali magistrati possono o
non possono restare in servizio, alzando e abbassando l'età pensionabile
secondo le convenienze: fuori Borrelli dentro Carnevale.Ho visto
il Parlamento decidere quali magistrati possono dirigere gli uffici
giudiziari più delicati. Insomma, ho visto il Parlamento scegliere i
giudici.Ho visto più di mezzo Senato applaudire in piedi
l'appoggio alla guerra preventiva in Iraq. Ho visto la standing
ovation della maggioranza e i sorrisi di festa, in attesa dei
bombardamenti dei giorni dopo.
Ho visto sbeffeggiare le senatrici che si
battevano per le quote rosa. Le ho viste sommerse dagli sberleffi della
maggioranza. Le ho sentite chiamare "vacca" e "gallina".Ho visto
togliere ai giudici di pace la competenza sugli incidenti stradali più
gravi. Lavoravano troppo velocemente creando problemi alle
assicurazioni. Anche alla Mediolanum.Ho visto portare nel
Parlamento repubblicano una legge per equiparare le brigate nere di
Salò ai combattenti delle forze armate e ai partigiani.Ho visto
violare il regolamento del Senato anche sei volte in due giorni. Ho
visto violare la Costituzione in presenza della seconda autorità dello
Stato. A volte invocando precedenti inesistenti. Altre volte senza
precedenti.Ho visto un parlamentare svenire a un passo dall'infarto
per l'indignazione, di fronte al numero legale ottenuto più volte
senza pudore. L'ho visto steso a terra, insultato e fischiato dagli
avversari che lo accusavano di perdere tempo.Ho visto censurare o
bloccare negli uffici interrogazioni critiche verso il governo o verso
esponenti della maggioranza; ho visto funzionari solerti mutilare i
diritti costituzionali dei parlamentari.Ho visto rifare mezza
Costituzione come niente, da personaggi senza storia. Per liberare da ogni
controllo di garanzia e da ogni contrappeso il potere di chi vince le
elezioni. Per mettere lo Stato ai piedi dell'uomo più ricco e potente del
paese.Ho visto barattare pubblicamente in aula l'unità del Paese con
gli interessi televisivi del Capo del Governo.Ho visto un senatore
votare per cinque, per dare alla sua maggioranza il numero legale. Ho
visto tollerare anche quindici voti di assenti per volta.Ho visto
stabilire il tempo massimo di un giorno per discutere in seconda
votazione la riforma di mezza Costituzione.Ho visto fischiare in
un'aula parlamentare il Capo dello Stato mentre il presidente del
Senato leggeva il testo del rinvio alle Camere della legge di riforma
dell'ordinamento giudiziario.Ho visto scritto nella relazione
ufficiale della commissione antimafia che la mafia non porta voti, che
il controllo del voto da parte di Cosa Nostra è "uno dei miti più a
lungo e pervicacemente sostenuti".Ho visto Giovanni Falcone
commemorato sull'autostrada per Punta Raisi, località Cinisi, da un ministro
che aveva sostenuto che dobbiamo convivere con la mafia.Ho visto un
ministro definire il carcere di Cagliari un albergo a cinque stelle
pochi giorni prima che vi si uccidessero due detenuti.Ho visto leggi
importanti e sulle quali era stata annunciata una dura opposizione
votate in Senato alla presenza di poche decine di esponenti della
minoranza.Ho visto decine di senatori dell'opposizione lavorare
seriamente ed essere trattati come incapaci o complici del governo. Ho
visto sospetti ingiusti. Ho visto fiducie ingiuste.Ho visto uomini
dello Stato oggetto di insolenze e di accuse sanguinose, grazie a un
uso prepotente della immunità parlamentare.Ho visto chiamare tutti i
manifestanti di Genova violenti e terroristi e assicurare ufficialmente che
nel carcere di Bolzaneto non ci furono violenze.
Ho visto negare una commissione d'inchiesta
su Genova per non interferire con il lavoro della magistratura. Ho
visto dimenticare questo principio per istituire la commissione
Telekom Serbia.Ho visto ridere in faccia alla richiesta di maternità o
paternità assistite di persone non felici.Ho visto esibire i
fazzoletti padani a un metro dal tricolore sulle bare nei funerali di
Stato.Ho visto prolungare la durata del Parlamento per uso personale.
Per ottenere l'impunità in un processo, per monopolizzare le
televisioni. Così ho visto sfregiare, nel mio Paese, il più grande
simbolo della democrazia."
(nando dalla chiesa)