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A Bolzaneto divaricò le dita di un prigioniero fino a squarciargli una mano
Poliziotto imputato per il G8 accusato di violenza sessuale
" Ha abusato di una prostituta in Questura "
Rapporti in cambio di un "occhio di riguardo" secondo la ragazza che lo denuncia
MARCO PREVE
Al processo per gli abusi e le violenze commesse a Bolzaneto, durante il G8, è imputato per uno degli episodi più raccapriccianti: divaricò a tal punto le dita di un prigioniero da procuragli uno squarcio nella mano.
Adesso, sul capo di quello stesso agente pende una nuova accusa infamante come la violenza sessuale, che sarebbe stata commessa ancora una volta nei confronti di una detenuta, questa volta una prostituta rumena.
Il poliziotto, il cui armadietto negli spogliatoi della questura è già stato sottoposto a perquisizione, non è ancora stato interrogato dal pm Giancarlo De Gennaro, ma pare che sia intenzionato a negare con fermezza le imputazioni. Proprio la delicatezza della situazione - se è vero che non è la prima volta che rappresentanti delle forze dell´ordine sono accusati di abusi nei confronti di prostitute, è capitato anche che le indagini, in alcune occasioni, abbiano scoperto che si trattava di calunnie - ha imposto agli inquirenti la massima serietà negli accertamenti. Gli investigatori della squadra mobile affiancati da colleghi della sezione di polizia giudiziaria della procura, hanno però già effettuato un primo atto che avrebbe confermato una parte della ricostruzione della ragazza. Si tratta della perquisizione dell´armadietto dell´agente, all´interno del quale sono stati trovati alcuni effetti personali che erano stati descritti dalla presunta vittima.
Il verbale di denuncia della giovane straniera, raccolto dagli investigatori, inizia alcuni mesi fa, quando, come racconta alla polizia, viene fermata per strada a Sampierdarena durante un controllo.
Sprovvista di documenti viene accompagnata in questura per gli accertamenti di routine, impronte, foto-segnalazione e provvedimento di espulsione. Nell´attesa viene affidata a un piantone. Il poliziotto, sempre secondo la ricostruzione della donna, l´avrebbe convinta ad avere un rapporto sessuale in cambio di un trattamento di favore, e lei lo avrebbe seguito negli spogliatoi dove avrebbe notato l´armadietto, diventato poi un elemento fondamentale delle indagini.
La prostituta romena ha denunciato l´accaduto solo dopo diverso tempo, pare durante un nuovo controllo, e anche se il suo racconto ha già ottenuto dei riscontri, questa circostanza ha comunque suggerito la massima prudenza agli inquirenti.
Secondo quanto si è saputo, l´agente era stato destinato all´incarico di piantone negli uffici di via Diaz dopo il rinvio a giudizio per i fatti di Bolzaneto. Come tutti gli altri poliziotti coinvolti nelle inchieste del G8 (tra gli alti funzionari indagati quasi tutti hanno ottenuto delle importanti promozioni) anche lui non ha subito conseguenze pesanti per la carriera
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