Autor: massimiliano.piacentini@tin.it Data: Para: forumlucca Asunto: [Forumlucca] Rizzo, Pasolini, e i "diritti borghesi"
L'Unità, 29 ottobre 1949:
"La federazione del PCI di Pordenone ha
deliberato in data 26 ottobre l'espulsione dal partito del dottor Pier
Paolo Pasolini di Casarana per indegnità morale.
Prendiamo spunto dai
fatti che hanno determinato un grave provvedimento disciplinare a
carico del poeta Pasolini per denunciare ancora una volta le deleterie
influenze di certe correnti ideologiche e filosofiche dei vari Gide,
Sartre e di altrettanto decadenti poeti e letterati, che si vogliono
atteggiare a progressisti, ma che in realtà raccolgono i più deleteri
aspetti della generazione borghese.
"Ecco perché decisi - insieme a
lui, come sempre - di non accettare, di disobbedire, di dare scandalo,
di denunciare cosa può accadere ad un uomo pulito"in un paese
orribilmente sporco". E cominciai a raccogliere tutte le condanne a
morte che gli erano state decretate con l'accordo delle destre nere e
delle sinistre nere che stavano dietro la rete, tra i morti viventi"
(LAURA BETTI)
Per Rizzo (Pdci), quelli reclamati dalla comunità
glbtq sono "diritti borghesi".
Sul Corriere della sera, Marco Rizzo,
europarlamentare dei Comunisti italiani, ha dichiarato:"Rifondazione ha
come capolista (nel Lazio) Vladimir
Luxuria. Io ritengo che sia il
conflitto di classe a muover il mondo,
la lotta per i diritti borghesi
viene dopo".A significare che Pacs,
diritti dei transgender non sono
l'essenziale della lotta politica.
Sono "borghesi", vengono dopo.
"Quelle sono lotte dei
borghesi della Rivoluzione francese, non della
rivoluzione russa. Quando avanzano le
lotte di classe si rinforzano
anche le lotte per i diritti, quando le
ideologie vengono cancellate
anche questi diritti vengono messi in
crisi. Per dirla in una parola:
io sono un comunista".