Newsletter Osservatorio Iraq
06/2006: 07 marzo 2006
Tre anni dopo
A tre anni dall'inizio della guerra che ha rovesciato Saddam Hussein, l'Iraq è tutt'altro che un paese pacificato, unito, stabile, per non parlare del "faro della democrazia" in Medio Oriente che l'amministrazione Usa diceva di voler creare.
E mentre analisti, esperti e commentatori vari dissertano - senza però trovare un accordo - sul fatto che sia già in atto una guerra civile, nel paese la violenza è ormai diffusa e quotidiana, laddove a quella - brutale - delle forze di occupazione si è aggiunta, in una escalation che non accenna a finire, quella di tipo confessionale.
Mentre, a tre mesi dalle elezioni, la formazione di un governo sembra ancora lontana.
Una settimana in Iraq
Sette giorni in Iraq
Audrey Gillan - The Guardian
Alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione, un'altra settimana in una zona di guerra
Continua la violenza dell'occupazione
I miei dodici giorni di prigionia
Jasim Mohammed Khalaf - Iraq Crisis Report (Institute for War and Peace Reporting)
Un giornalista iracheno, arrestato per sbaglio, racconta la sua esperienza traumatica
>>>Leggi anche>>>
11 civili uccisi in raid Usa
Usa aprono inchiesta su uccisione 15 civili a Haditha
Usa indagano su uccisione 11 civili da parte di militari
Mentre si muore assassinati a Mosul .
Nove medici uccisi a Mosul, altri 60 fuggono
Hayfaa Radhi - Azzaman
La violenza a Mosul sta costringendo molti medici alla fuga, mentre il governo iracheno pone nuove restrizioni ai loro viaggi all'estero
. e a Tal Afar "esempio di progresso" per Bush
A Tal Afar "esempio di progresso" oltre 150 omicidi negli ultimi mesi
Ornella Sangiovanni - Osservatorio Iraq
Tal Afar, nel nord-ovest dell'Iraq, citata da Bush come "esempio di progresso", è una città in cui la sicurezza sta peggiorando giorno dopo giorno
Chi è che vuole la guerra civile?
"Qualcuno vuole la guerra civile"
Intervista a Robert Fisk - ABC Australia
Secondo Fisk, inviato dell'Independent, in Iraq non c'è ancora una guerra civile, ma c'è qualcuno che vuole provocarla.
E in Medio Oriente sta per succedere qualcosa di grosso
Qual è il modo per venirne fuori? Innanzitutto, la fine dell'occupazione
Comunicato degli espatriati iracheni nel terzo anniversario dell' occupazione dell'Iraq
>>>Leggi anche>>>
Khalilzad: Abbiamo un dialogo con i gruppi armati iracheni, non vogliamo rimanere in Iraq
Iraq: ma quale soluzione?
Scott Ritter - The Seattle Times
Nonostante il fallimento evidente in Iraq, gli Usa si muovono a tutta velocità verso un'analoga catastrofe in Iran,
commettendo i medesimi errori
Il dissenso si diffonde anche tra i militari
"Diamo voce a tutti i militari che sono in Iraq ma non vogliono rimanerci"
Ornella Sangiovanni - Osservatorio Iraq
Joseph Wood, ex militare Usa in Iraq, e oggi membro di Iraqi Veterans Against the War, parla del percorso che l'ha portato all'impegno contro la guerra
>>>Leggi anche>>>
Soldato GB lascia le SAS contro "tattiche illegali" Usa
Ma a qualcuno la guerra conviene .
Profitti di guerra "Made in UK"
Chi sono le 10 società britanniche che hanno tratto i maggiori profitti dalla guerra in Iraq, i loro dirigenti, e i loro agganci politici. Una inchiesta dell'Independent
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