Re: [Hackmeeting] Zen Room

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Autor: c1cc10@ecn.org
Datum:  
To: hackmeeting
Betreff: Re: [Hackmeeting] Zen Room
man0 wrote:

> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
>
>
> Il giorno 21/mar/06, alle ore 23:47, killer ha scritto:
>
>> Il 12:48, martedì 21 marzo 2006, man0 ha scritto:
>>
>> A me dispiace dirlo, ma questa vostra diatriba, forse, dovreste
>> discutervela in maniera piu' privata.
>

abbiamo dato anche li', ma non e' un buon motivo per ammazzare le palle
al prossimo cmq.
Solo devi capire che la d::b e' stata un momento molto importante della
mia vita e che
quello che e' successo e' stato doloroso, per cui non riesco sempre a
trattenermi (non ci
sono mai riuscito finora ;^))

>
> ma parli della roba che riguarda dynebolic? no, perche` io che mi sto
> interessando dello sviluppo di una piccola distro live ero realmente
> interessato a sapere da chi fa ste cose da molto piu` tempo di me per
> quale motivo gentoo e` risultata poco portabile.
> E lo facevo senza alcun intento polemico, ne` per quanto riguarda
> l'ambito dynebolic, ne` per un ambito di guerra tra distribuzioni.
>
> Questo solo, ciao.


PERFETTO! Finalmente il thread si incanala in una direzione interessante.

Innanzitutto cosa si intende per "portabile"? il sistema gentoo, per
come intendevo usarlo io
e per quello che si vede negli script, e' molto portabile. Per esempio
ti permette di fare con
poco sforzo una distribuzione cross-compilata e cmq multi-piattaforma.
Un bel vantaggio se
pensi di fare distro desktop e vuoi coprire contemporaneamente
piattaforme mac e x86.
Se invece per "portabile" si intende facilmente praticabile per chi e'
interessato allo sviluppo,
allora il meccanismo dei build (e non un procedimento pedissequo, ma un
mero utilizzo
del sistema gentoo) e' molto comodo, perche' con un cvs puoi creare un
sistema distribuito
di sviluppo: ognuno compone uno script, una parte della compilazione o
quant'altro e
tutti possono ricompilarsi in automatico una distro ex-novo.
Infine la composizione di flavour differenti e' facilitata, dal momento
che il tree base
puo' essere facilmente identico (tranne che per il kernel, che cmq e' un
sottosistema a parte),
mentre chiunque puo' aprire un proprio branch semplicemente modificando
una lista di
programmi da installare, oppure modificando delle dipendenze o
aggiungendo delle procedure
di patch.
Io trovo che, fermo restando che replicare la gentoo o una distro
maggiore e' inutile,
il metodo gentoo e' una eccellente maniera per creare un sistema
distribuito di compilazione
from scratch per una famiglia di distribuzioni specifiche, mini-distro o
distro-live.

La difficolta' sta nel superare l'inerzia della personalizzazione di un
metodo usato dalla gentoo
per se', ma sono stati passati link e informazioni su questa lista che
indicano come la cosa
sia piu' che possibile e forse neanche troppo complicata.
Lo stesso discorso dicasi per linux-from-scratch, ma se lo utilizzassi
aggiungerei quel tocco
di automatismo gentoo. Quindi che senso avrebbe? non e' flessibile come
gentoo, ma ne ha
tutte le sfighe ;^))

Ovviamente IMHO.

c1