[autorgstudbo] Fw: Ancora da Paris

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Author: Alvin&Tiziana
Date:  
To: lista studentesca, Collettivo SPA
Subject: [autorgstudbo] Fw: Ancora da Paris

Ancora news da Parigi dai nostri inviati:

a questo indirizzo è possibile reperire foto delle mobilitazioni di
questi giorni

http://thibautcho.free.fr/2bgal/
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Questo è un report di Andre sulla giornata di sabato

<< ciao a tutti/e sabato c è stato un corteo immenso: universitari,
studenti delle superiori, sindacati, partiti dell opposizione, migranti
, disoccupati,precari....e davvero tante persone di ogni età. il corteo
è finito a nation, una piazza enorme attraversata da slogan, cartelli e
striscioni antiCPE.
scontri con gli sbirri(in prima fila i ragazzi delle periferie
parigine)e un bel po di vetrine in frantumi,contemporaneamente gente
che chiacchiera in piazza,suona, canta e balla....finche i fumogeni e
gli urticanti degli sbirri non infestano l intera piazza e si va via...
a questo punto mi dirigo verso la sorbonne...l intera area attorno all
ateneo è presidiata da posti di blocco, si è perquisiti solo perche si
circola a 300metri dall universita(tenete conto che siamo nel cuore del
quartiere latino, cioe in piena zona turistica)e i flic non fanno
passare 2 amiche, aggiriamo questo posto di blocco e siamo piu
fortunati al secondo tentativo... place de la sorbonne è chiusa e gli
sbirri sono ovunque, noi siamo pochi(un centinaio ) , cominciamo a
scandire slogan e a bloccare il traffico di rue s. michel, ci sediamo
in strada e continuiamo ad aumentare: si canta "abbasso lo stato, gli
sbirri e i padroni ", "polizia ovunque giustizia in nessun luogo"e
altri slogan antiCPE...ora siamo circa 500 , quasi tutti studenti e si
comincia a fare bordello: lancio di ogni oggetto possibile contro la
polizia ,un negozio di "gap" prende fuoco,si cerca di sfondare le
barriere che ci impediscono l accesso a place de la sorbonne....dopo
circa 2 ORE un lancio massiccio di lacrimogeni e una carica ci
disperdono :tutte le strade intorno sono occupate da celerini e
camionette , è impossibile accedervi e quindi provare in qualche modo a
ricompattarci...;'
il sostegno popolare alla lotta è forte e sui giornali come al
ristorante o in metro si sente spesso parlare del cpe e di precarietà;
alla assemblea generale della sorbonne sono invitati lavoratori e
disoccupati;i docenti di diverse universirà hannoespresso completa
solidarietà al movimento....
un bacio grande a tutt* andre

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Questa è una mail di giacomo che rispondendo a sollecitazioni di un
altro nostro compagno fa delle riflessioni molto interessanti

> Altra cosa, ho sentito francesca e mi ha detto che
> da quel che le dicono i
> francesi con cui gira la guerriglia di giovedì
> notte ha coinvolto anche
> regaz delle banlieu. Che ne dici tu?


I ragazzi delle banlieues mi sembra ci siano. In gran
parte sono dei ragazzini veramente piccoli (15-16 anni
al massimo)e molto agguerriti. Detto questo devo
precisare due cose. E'impossibile tracciare un confine
netto tra studenti e "banlieusards", a parte
situazioni particolari come sévres-babylone giovedì e
nation sabato (ma anche in questo caso é piuttosto
problematico).La seconda precisazione riguarda la
diffusione e la trasversalità delle pratiche del
movimento, anche le più radicali.Davanti alla Sorbonne
in queste notti c'erano veramente tanti studenti e
tutti ugualmente determinati. Non voglio dire che
tutto il movimento abbia fatto propre le pratiche di
conflitto di cui vi ho raccontato, ma posso
assicurarvi che è un'errore ridurre gli scontri di
queste settimane ad un'affare di banlieue e casseurs.
Anche se i più moderati dentro il movimento provano
più o meno esplicitamente a farlo. Ciò nonostante
resta il dato di partenza, ovvero che questo movimento
coagula attorno a se uno scontento ed una rabbia che
vanno ben al di là dell' università.

> L'altra cosa che non capisco è se oltre al CPE
> questo mega movimento si sta
> ponendo qualche altro problema, università...


Il CPE è osteggiato in quanto considerato sinonimo di
precarietà, e questo significa che volenti o nolenti
più o meno tutti sono costretti a ragionare a questa
altezza. Lentamente si sta facendo strada la
percezione di una battaglia che va oltre il CPE ed
oltre la Francia.
Alcune università (in particolare Nanterre e St.
Denis)stanno inoltre avviando un ragionamento
interessante sulla necessità di "aprire le facoltà".
Ovvero uscire dall'ambito strettamente studentesco nel
quale ci si é mossi finora ed allargare il dibattito
(ed il conflitto) al tessuto sociale nel suo
complesso. Si cerca di far diventare le università il
cuore di una presa di parola collettiva. Vedremo.
Vorrei fare un'ultima considerazione a proposito del
futuro del movimento. Nonostante l'impressionante
estensione raggiunta ed il peso politico conquistato,
sul seguito del mobilitazione pesa l'incognita delle
organizzazioni sindacali. Sino ad ora ci hanno
sostenuto : quando torneranno a fare i pompieri? Per
il momento é difficile dirlo. Occupazioni e blocchi
comunque continuano e si agita la minaccia di uno
sciopero generale.
Un abbraccio forte a tutt*
Giacomo
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