Auteur: Alessio Ciacci Date: À: listamt, forumlucca Sujet: [Forumlucca] Acea, multinazionale italiana dell'Acqua,
cresce nel Mondo, in Italia, in Toscana......
16/03/06 Approvato dal cda il bilancio 2005
Roma. Acea si conferma in crescita
Presentato anche il Piano economico finanziario 2006-2008 che conferma le opportunità di accrescimento della redditività del Gruppo: previsti
investimenti nel triennio di 933 milioni di euro Il Gruppo Acea gode di buona salute, lo confermano i dati del bilancio dell'esercizio 2005, approvato ieri dal consiglio di amministrazione e dal
Piano economico finanziario 2006-2008 presentato dallo stesso cda.
Il 2005 si chiude con un incremento dei ricavi consolidati del 19,7% (1.624,4 milioni di euro a fronte dei 1.356,6 milioni di euro del 2004), determinato "dal contributo di tutte le aree di attività grazie sia all'acquisizione delle gestioni idriche di nuovi Comuni dell'Ato2 - Lazio Centrale che all'aumento dei volumi e dei prezzi medi di energia elettrica e gas", si legge in una nota.
In crescita anche il margine operativo lordo consolidato 4,9%: 401,7 milioni rispetto ai 382,8 dell'esercizio 2004, grazie principalmente al miglioramento del margine industriale.
Il costo del lavoro si è attestato a 205,9 milioni: -5,4 milioni rispetto al 2004. "La variazione - precisa l'azienda - è stata influenzata, principalmente, dalla modifica del perimetro di consolidamento (cessione di Acea Trasmissione e di Acqua Italia e consolidamento della Società Gori, operante nell'Ato3 Sarnese Vesuviano)".
In crescita (+10,5%) anche il risultato operativo consolidato passato da 210,5 milioni di euro del 2004 a 232,6 milioni del 2005.
L'utile netto consolidato, dopo le attribuzioni a terzi e incluso il risultato delle attività discontinue (26,3 milioni), è passato da 112,3 milioni del 2004 a 127,9 milioni al 2005, in crescita del 13,9%.All'Assemblea degli Azionisti convocata per il 20 aprile sarà proposta la distribuzione di un dividendo pari a 0,47 euro per azione.
Quasi raddoppiati gli investimenti del Gruppo che ammontano a 340,4 milioni (erano 173,1 al 31/12/04), ripartiti nel seguente modo: reti dell'energia (98,2 milioni), mercato dell'energia (151,9 milioni), gestioni idriche (83,7 milioni), capogruppo (6,6 milioni).
L'indebitamento finanziario netto consolidato si attesta a 936,1 milioni (era 1001,7 milioni a fine 2004), in diminuzione di 65,6 milioni "nonostante la crescita degli investimenti nella generazione di energia, nelle gestioni idriche e nella distribuzione". La variazione è, inoltre, influenzata dall'incasso relativo alla cessione di Acea Trasmissione e della partecipazione nel Gruppo Acqua Italia.
Il Piano economico finanziario 2006-2008 presentata le principali linee strategiche su cui si basa l'aggiornamento del business plan sono:il rafforzamento dell'azienda come Gestore di attività regolamentate mediante il consolidamento della propria posizione di leader nel settore idrico italiano;il miglioramento della qualità del servizio e l'aumento dell'efficienza nell'attività di distribuzione dell'energia elettrica; il bilanciamento tra produzione e vendita di energia elettrica. Gruppo Acea spera di raggiungere nel periodo 2005-2008 una crescita del
margine operativo lordo (Ebitda) ad un tasso medio composto di crescita annua (Cagr) dell'11,5%, un ritorno sul capitale investito (Roic) pre tax del 13,7% (post-tax 9,2%).
Previsti inoltre investimenti complessivi nel triennio per 933 milioni con un raggiungimento dell' indebitamento finanziario netto a 997 milioni.
Francesco Patrone - ClickUtility.it
17/03/06 Le politiche pubbliche nel settore idrico
Firenze. Firmata ieri intesa per l'integrazione entro il 2008 delle società Publiacqua spa e Acque spa
Il documento sottoscritto dai sindaci di Firenze, Prato, Pisa, Pistoia, Empoli e Roma
Fissati alcuni punti fondamentali delle politiche pubbliche nel settore idrico
Punta al realizzo di un'industria dei servizi pubblici locali di livello regionale e nazionale l'intesa siglata ieri a Palazzo Vecchio.Si parte dal settore idrico ponendo quale obiettivo l'integrazione, entro il 2008, delle società Publiacqua spa e Acque spa, che raggruppano cento comuni toscani e servono quasi due milioni di abitanti.
Per la sottoscrizione del documento ieri si sono dati appuntamento i sindaci di Firenze (Leonardo Domenici), Prato (Marco Romagnoli), Pisa (Paolo Fontanelli), Pistoia (Renzo Berti) ed Empoli (Luciana Cappelli) - comuni capofila delle due società toscane - e il sindaco di Roma Walter Veltroni (comune che detiene la maggioranza di Acea spa, società partner di
Publiacqua e di Acque spa).
Il documento fissa alcuni punti fondamentali delle politiche pubbliche nel settore idrico e individua come obiettivo condiviso lo sviluppo di un sistema integrato, ponendo particolare attenzione alla salvaguardia e la tutela dell'acqua come bene comune, alla qualità e all'equità del servizio ai cittadini, alla tutela dell'ambiente, alla cooperazione internazionale.
Confermata la volontà di promuovere lo sviluppo della gestione industriale dei servizi idrici integrati dell'Ato 2 e dell'Ato 3 della Toscana (le aree del basso e medio Valdarno) nella dichiarazione di intenti le parti hanno messo in evidenza alcuni aspetti essenziali, vediamoli:
- la definizione dell'acqua come bene pubblico e da salvaguardare; la non alienabilità delle reti idriche, definite beni pubblici demaniali;
- la funzione di indirizzo, programmazione e controllo affidata agli Ato, che sono espressione delle istituzioni democratiche locali.
Nell'intesa, inoltre, si sottolinea la "rilevante possibilità di aprire un processo di aggregazione fra più società affidatarie del servizio idrico integrato, in grado di consolidare e sviluppare l'esperienza in atto" e si afferma come "tale processo sia funzionale a costituire un'industria idrica in grado di fornire alle comunità un servizio più efficiente ed efficace e
di realizzare un sistema idrico integrato a standard europeo" garantendo "ai cittadini-consumatori, grazie ad una gestione industriale del servizio, benefici in termini di tariffe, qualità ed entità degli investimenti".
Fra gli elementi sviluppati dall'intesa non è mancato un passo importante verso la tutela dell'ambiente. Il processo di aggregazione viene infatti definito "in grado di contribuire
significativamente alla tutela dell'ambiente e ad uno sviluppo sostenibile", "finalizzato ad ottemperare ai principi etici della responsabilità sociale dell'impresa" e "partecipe di iniziative di cooperazione internazionale, in specie nei paesi del sottosviluppo a strutturale penuria d'acqua".
I sei sindaci hanno dimostrato di aver messo nell'accordo un impegno ad ampio raggio sottoscrivendo volontà precise quali "Porre in essere le iniziative e le misure volte a realizzare a breve termine l'obiettivo di dare vita prioritariamente all'integrazione fra le società idriche Acque S.p.A. e Publiacqua S.p.A. entro il 2008 di attuazione dei piani d'ambito degli Ato 2 e 3 della Toscana".
A questo proposito verrà costituito "un comitato di coordinamento formato dai soci proprietari, secondo modalità e criteri da stabilirsi d'intesa tra gli stessi, con il compito di attuare gli obiettivi previsti per la costituzione di un'industria dei servizi pubblici locali, a cominciare dal settore idrico, di valore regionale e nazionale".
Manuela Michelini - ClickUtility.it