scusate il ritardo....
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Corteo delle lavoratrici del sesso
Sabato 18 marzo 2006
Partenza alle 14 da piazza Pigalle
Siamo lavoratrici e lavoratori del sesso. Vogliamo
potere lavorare
nelle migliori condizioni di lavoro possibili.
Dallentrata in carica del governo, siamo il bersaglio
di una crescente
repressione e di molestie da parte delle forze
dellordine.
Listituzione della penalizzazione delladescamento
passivo art. L50 della Legge
sulla Sicurezza Interna fa di noi dellE delinquenti
che incorrono in
pene pecuniarie da 3.750,00 euro, in pene detentive di
due mesi di
prigione oltre che nellespulsione dal territorio per
le stranierE.
Dopo il varo di questa legge, alcuni agenti delle
forze dellordine
abusano sempre di più del loro potere:
identificazioni, sequestro dei
preservativi, arresti, fermi di polizia, racket,
violenze - verbali e
fisiche - e furti sono sempre più ricorrenti. Questa
situazione genera anche
violenze da parte di uomini che si sentono tanto più
legittimati ad
aggredirci in quanto le forze dellordine sono le
prime farlo.
Se siamo vittime di questa repressione, respingiamo di
contro i
discorsi che ci assegnano ad uno status di vittime
della prostituzione. Questi
miscugli non ci sono di alcuna utilità. E proprio
grazie a questi che
il ministro degli Interni ha potuto fare passare la
sua legge
garantendo che avrebbe consentito di lottare contro il
traffico delle donne e lo
sfruttamento. Nei fatti, invece, questa legge ha
indebolito linsieme
delle lavoratrici del sesso. Le tariffe delle
prestazioni si sono
ribassate fortemente. La contrattazione del
preservativo è più difficile.
Lillegalità e la clandestinità sono diventate la
porta aperta ad ogni
abuso.
Non vogliamo più essere considerate né come delle
delinquenti,
portatrici di disordine e malattie, la cui visibilità
sarebbe un danno, né come
delle vittime incapaci di sapere cosè bene per loro e
la cui parola è
confiscata a vantaggio di quelle che vorrebbero
sradicare la
prostituzione e farci sparire.
Di conseguenza, esigiamo:
- labrogazione dellart. L50 della Legge sulla
Sicurezza Interna che
penalizza ladescamento passivo,
- La regolarizzazione di tuttE quelle che non hanno i
documenti di
soggiorno, senza condizioni,
- Il diritto al cambiamento dellanagrafe per le-i
trans secondo il
genere di elezione,
- Il riconoscimento dei nostri diritti sociali,
leguaglianza dei
diritti con gli altri lavoratori,
- La penalizzazione di ogni forma di puttanofobia
- La libera scelta dello statuto e delle condizioni di
lavoro: libera
professione, artigiane, ecc
- Il riconoscimento di una Giornata Internazionale
delle lavoratrici e
dei lavoratori del sesso,
- Azioni mirate per la prevenzione delle MTS (Malattie
a Trasmissione
Sessuale), dellHIV/aids e delle epatiti mirati ai
clienti,
- Che la nostra sicurezza sia garantita dalle forze
dellordine e non
il contrario.
http://www.lesputes.org
contact: Maitresse Nikita 06 60 08 34 67
*venite con lombrello rosso, è il nostro segnale di
raccolta
Marche des travailleuSEs du sexe
samedi 18 mars 2006
départ 14H place Pigalle*
Nous sommes des travailleuses et travailleurs du sexe.
Nous voulons
pouvoir travailler dans les meilleures conditions de
travail qui soient.
Or, depuis lentrée en fonction du gouvernement nous
sommes la cible
dune répression et dun harcèlement policier accru.
Linstauration de la
pénalisation du racolage passif Loi de Sécurité
Intérieure, art L50 -
fait de nous des délinquantEs encourant des peines de
3750 euros
damende et de deux mois de prison ainsi quune
expulsion du territoire pour
les étrangèrEs.
Depuis le vote de cette loi, certains policiers
abusent de plus en plus
de leur pouvoir : contrôles didentité, confiscation
de préservatifs,
arrestations, gardes à vue, racket, violences verbales
et physiques,
viols sont de plus en plus courants. Cette situation
engendre également
des violences de la part dhommes qui se sentent
dautant plus légitimes
à nous agresser que les forces de lordre sont les
premières à le
faire.
Si nous sommes victimes de cette répression, nous
récusons en revanche
les discours nous assignant à un statut de victimes de
la prostitution.
Ces amalgames ne nous rendent pas service. Cest
justement grâce à eux
que le ministre de lIntérieur a pu faire passer sa
loi, assurant
quelle permettrait de lutter contre le trafic des
femmes et le
proxénétisme. Car dans les faits, cette loi a
fragilisé lensemble des
travailleuSEs du sexe. Les tarifs des passes ont
fortement baissés. La négociation
du préservatif est plus difficile. Lillégalité et la
clandestinité
sont devenues la porte ouverte à tous les abus.
Nous ne voulons plus être désignéEs ni comme des
délinquantEs, des
vectRICEs de désordre et dépidémie, dont la
visibilité serait une
nuisance, ni comme des victimes, incapables de savoir
ce qui est bon pour
elles, et dont la parole est confisquée au profit de
celles qui voudraient
éradiquer la prostitution et nous « sortir de là ».
Par conséquent, nous exigeons :
Labrogation de lart L50 de la Loi sur la Sécurité
Intérieure
pénalisant le racolage passif,
La régularisation de touTEs les sans papierEs sans
condition,
Le droit au changement dEtat civil pour les trans
selon leur genre
revendiqué,
La reconnaissance de nos droits sociaux, légalité
des droits avec les
autres travailleurs,
La pénalisation de toutes les discriminations
putophobes,
Le libre choix du statut et des conditions de travail
: profession
libérale, statut artisanal,etc.
La reconnaissance dune Journée Internationale des
travailleuses et
travailleurs du sexe.
Des actions ciblées de prévention des IST, du
VIH/sida et des
Hépatites, en direction des clients,
Que notre sécurité soit assurée par les forces de
lordre et non
linverse.
http://www.lesputes.org
contact : Maitresse Nikita 06 60 08 34 67
* venez avec des parapluies rouges, cest notre signe
de ralliement
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