Autore: ugo Data: To: forum sociale di genova Oggetto: [NuovoLab] RAI NEWS 24 RISPONDE A "IL FOGLIO
RAI NEWS 24 RISPONDE A "IL FOGLIO"
IN MERITO ALL'INTERVISTA DELL'EX DETENUTO INCAPPUCCIATO AD ABU GHRAIB
"Il Foglio" ha accusato in un editoriale Rai News 24 di avere intervistato
un ex detenuto del carcere di Abu Ghraib, Al Kaisi, presentandolo come l?uomo
della foto-simbolo, mentre invece si sarebbe trattato di un?altra persona.
La risposta del direttore, Roberto Morrione
"Le nostre inchieste ? precisa Morrione - devono dare molto fastidio a qualcuno
anche in Italia, se "Il Foglio", come se fosse una house organ del Pentagono,
ha costruito un attacco a Rai News 24, dove l?abbondanza degli insulti si
intreccia a capziose insinuazioni dal sapore diffamatorio.
Il Pentagono, peraltro, non ha mai contestato la veridicità di quanto emerso
dall?intervista di Sigfrido Ranucci e da quella del New York Times all?ex
prigioniero di Abu Ghraib.
Mentre ha ufficialmente confermato l?uso del fosforo bianco nella battaglia
di Falluja, documentato dalla nostra inchiesta del novembre scorso e che
"Il Foglio", unico esempio al mondo, si ostina ancora pervicacemente a ignorare.
Riguardo alle due inchieste, Rai News 24 precisa:
1. Al Kaisi è stato riconosciuto da Amnesty International, Human Right Watch,
e da diverse Ong europee come uno dei prigionieri incappucciati ritratti
nelle foto pubblicate. Nel settembre scorso era stato intervistato da altri
organi di stampa americani come la tv pubblica Pbs, dal settimanale Vanity
Fair e anche da quelli italiani quali il Manifesto e Repubblica che ne avevano
controllato l?identità. In più Al Kaisi come prigioniero di Abu Gharib ha
il numero di matricola 151716, quindi non esistono dubbi sulla sua permanenza
nel carcere iracheno e sulla sua qualità di testimone diretto di quanto è
successo. Inoltre al Kaisi è anche il presidente dell?associazione dei prigionieri
fuoriusciti dalle carceri controllate dagli americani che conta circa 4.500
iscritti.
2. Prendiamo atto con piacere che non vengono messi in discussione i contenuti
dell?intervista e gli orrori commessi all?interno delle carceri, argomento
del quale ci sarebbe piaciuto si fosse parlato di più. Il fatto che ci siano
poi stati altri prigionieri fotografati con il cappuccio e che asseriscono
di essere quelli rappresentati nella foto simbolo, non diminuisce l?orrore,
casomai l?aumenta, visto che appare certo che furono in centinaia ad essere
coperti con il cappuccio.
3. Sulla presenza di italiani tra chi conduceva gli interrogatori dei prigionieri,
a parte la debole smentita del governo italiano, Rai News 24 ha intervistato
l?avvocato americano Susan Burque (nota bolscevica) che tutela centinaia
di prigionieri torturati ad Abu Gharib e che ha fatto investigazioni sui
contractors, la quale ha dichiarato probabile, in base alle sue informazioni,
la presenza di contractors italiani.
4. Appare riduttivo e pretestuoso dibattere sul fatto se Al Kaisi fosse proprio
quello della foto simbolo o uno dei tanti incappucciati in quel carcere dell?orrore.
È la prima volta che una vittima di Abu Ghraib denuncia in televisione le
umiliazioni e gli abusi subiti, raccontando una macchia che l?occidente faticherà
a cancellare dall?animo. Ebbene l?orrore è sparito dai dibattiti giornalistici:
é forse un modo di lavarsi la coscienza, di nascondere pure quella sotto
un gran cappuccio.
5. Falso anche quanto scritto riguardo all?inchiesta sull?uso del fosforo
bianco a Fallujah, che secondo l? editorialista del Foglio sarebbe finita
in "barzelletta". Non é della stessa opinione il Parlamento europeo che ha
chiesto una commissione d?inchiesta, con voto trasversale. E non c?è stata
nessuna smentita da parte di Jeff Englehart, il marine che ha ammesso l?uso
del fosforo, davanti al portavoce del Pentagono, durante una trasmissione
di Democracy Now. La sua intervista originale é peraltro ascoltabile sul
sito di Rai News 24. Anche gli strateghi militari sono stati zittiti da quanto
dichiarato alla BBC dal portavoce del Pentagono, Barry Venable, che ha ammesso
l?uso del fosforo per uccidere.
6. Falsa infine la notizia che i giornalisti embedded non abbiano parlato
dell?utilizzo dell?agente chimico. Rai News 24 ha intervistato l?inviato
della BBC a Nassirya (noto bolscevico) Adam Mynott, che ha detto di aver
visto 30 morti tra i civili, bruciati dal fosforo dei marines.
Quanto alle "bufale", quelle attribuite a Rai News 24 sono una pura calunnia
facilmente smontabile, mentre le panzane a suo tempo diffuse dal Foglio,
come l?esistenza in Iraq di "armi di distruzione di massa", sono state smentite
dalla Storia. Queste bufale, purtroppo, non sono finite in barzelletta.
Roberto Morrione ? Direttore Rai News 24
Roma, 15 marzo 2006