[Incontrotempo] LEGGE PRECARI LAZIO-COMUNICATO STAMPA DEL CO…

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Autore: cetrusco
Data:  
To: RADIO CAPITAL-BIAGIOTTI FRANCESCA, ONDA ROSSA, ONDA D'URTO BRESCIA, Radio Città Aperta, NETWORK ANTICAPITALISTA, INCONTROTEMPO
Oggetto: [Incontrotempo] LEGGE PRECARI LAZIO-COMUNICATO STAMPA DEL COBAS SANITA'-UNIVERSITA' E RICERCA
COMUNICATO STAMPA DEL COBAS SANITA'-UNIVERSITA' E RICERCA



Dopo una mobilitazione durata più di sei mesi portata avanti dagli oltre 400 lavoratori precari, atipici e esternalizzati dell'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea di Roma, dopo una settimana di presidi sotto la Regione, questa mattina il Consiglio Regionale della Regione Lazio ha approvato un emendamento al bilancio riguardante le "Norme in materia di personale precario del Servizio Sanitario Regionale".

Secondo tale emendamento la Regione adotterà specifiche direttive per il superamento nelle aziende sanitarie, nei policlinici universitari e negli IRCCS pubblici, di situazioni di lavoro precario, atipico e derivante da processi di esternalizzazione, a partire dal Sant'Andrea.

Questo emendamento dà una prima risposta al percorso di lotta portato avanti dal Cobas Sanità per l'assorbimento dei lavoratori precari, atipici e delle cooperative del Sant'Andrea. Consideriamo importante che un atto legislativo sancisca ufficialmente l'interruzione dello smantellamento della sanità pubblica perpetrato attraverso crescenti processi di "privatizzazione indiretta" e pone, secondo noi, le basi per l'estensione di questo percorso a tutti i settori della pubblica amministrazione.

Questo risultato rappresenta anche un contributo concreto alla mobilitazione contro il processo europeo di commercializzazione dei servizi, anche sanitari, portato avanti nella neo approvata Direttiva Bolkestein.

Bloccare questo processo di privatizzazione vuol dire colpire chi in questi anni si è arricchito sulla pelle e sui diritti di lavoratori e malati. L'assunto "privato e' bello" comincia a vacillare sotto la pressione delle lotte di migliaia di lavoratori ai quali in questi anni è stato negato il diritto ad una vita dignitosa ed a un futuro certo.

Il Cobas è al tempo stesso sicuro che a questo miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori della sanità non potrà che corrispondere un miglioramento della qualità delle prestazioni fornite ai cittadini.



Roma, 11/03/2006                              Cobas Sanità-Università e Ricerca