ho scritto al volo queste descrizioni dei progetti dell'intergas da appendere alla fiera, per spiegare nel concreto cosa facciamo e cosa abbiamo fatto.
riccardo è pronto per stampare domani mattina: qualunque critica revisione accidente va fatto entro oggi!
mandate anche eventuali OK, dato il tempo breve non vale molto il silenzio assenso
sabina
In Sicilia, le arance sullalbero vengono pagate ai produttori circa 15/20 centesimi al kg (anche meno). Molti, le arance non le raccolgono nemmeno più.
Il prezzo al consumo si aggira intorno alleuro (quando va bene); gli intermediari e i trasportatori intascano la differenza.
I GAS si sono associati, nella convinzione che questo sistema può essere cambiato: è possibile pagare ai produttori un prezzo che gli consenta di lavorare con un introito dignitoso, e opporsi allabbandono delle campagne e alla chiusura delle piccole aziende agricole.
Fra dicembre 2005 e febbraio 2006 sette GAS hanno ordinato, pagandole al produttore il quardruplo di quanto riceve normalmente, con un costo di 10 centesimi al kg per il trasporto dalla Sicilia a Milano:
5551 kg di arance, per un totale di 4680,55 euro, più 630 euro di trasporto.
Abbiamo ordinato gli agrumi a un gruppo di piccoli coltivatori biologici, che alcuni di noi conoscono personalmente per aver visitato le loro aziende.
Il trasporto è stato fatto tramite un camion con ribalta, che effettuava anche altre consegne; un GASista ha messo a disposizione per qualche ora la sua ditta per scaricare e conteggiare la merce, che è poi stata distribuita per la città da altri quattro GASisti in poche ore.
Come commento basta il racconto di uno dei produttori:
...(....) quelli che non stanno per niente tranquilli sono i miei vicini, che vedono
natale arrivare e le arance sugli alberi, anzi per terra, chè nessuno le
compra e il vento e la pioggia li buttano giù (se posso, tra qualche giorno
ti mando una foto emblematica con un bel tappeto rosso sotto gli alberi).
SISTEMA GAS:
(novembre 2005)
prezzo arrivato al produttore: 0,84 euro (IVA inclusa)
prezzo pagato dal consumatore: 0,95 euro (IVA inclusa)
prodotto biologico
SISTEMA/SUPERMERCATO:
(novembre 2005)
prezzo pagato al produttore: 0,18 euro (IVA inclusa)
prezzo pagato dal consumatore: 1,50 euro (IVA inclusa)
prodotto non biologico
Sono moltissime le terre marginali abbandonate, in Italia, soprattutto sugli Appennini e in montagna.
A poche ore da Milano, basta organizzarsi e si possono trovare, stagione per stagione, alberi da frutto (selvatici o abbandonati) carichi di frutta che nessuno raccoglie, perchè non è più redditizio (oppure perchè qualità e pezzatura non sono quelle richieste- o imposte- dal mercato).
LIntergas ha iniziato ad informarsi, ed ha organizzato fino ad ora due raccolte:
- quella delle ciliegie con la Coop Valli Unite (sulle colline dellalessandrino).
Quando maturano le ciliegie, la cooperativa è troppo occupata con le vigne, e ormai da anni non le raccolgono più.
Ci hanno offerto di raccoglierle noi, in cambio di una piccola parte del raccolto. Niente soldi!
- quella delle mele (sulle colline vicino a Ronco Scrivia) grazie a un coltivatore nostro simpatizzante, che sta contattando uno ad uno i proprietari dei meleti in abbandono, ed offirà per noi una quota del raccolto (al quale possono partecipare tutti i GAS che lo desiderano).
Non ci basta avere i nostri produttori, che coltivano e spesso ci consegnano a domicilio verdura biologica fresca; adesso possiamo anche avere le nostre varietà.
Ormai abbiamo una massa sufficiente per chiedere una coltivazione ad hoc, e possiamo dire basta al mercato che ci impone varietà omologate, buone per i lunghi trasporti e i problemi di packaging del supermercato, ma non buone da mangiare.
In collaborazione con un contadino custode di Bergamo, e con tre custodi liguri, abbiamo iniziato la prima coltivazione su ordinazione e a scopo di consumo di varietà locali, i cui semi non solo non si trovano in commercio, ma sono fuori legge per le normative comunitarie.
Sono stati già seminati, o lo saranno fra qualche settimana (fa ancora freddo):
il pomodoro Ramella Furioso (una varietà dolce e succosa che può arrivare a pesare fino a 7 etti, e si conserva fino a settembre - ma non perchè è OGM!)
la dolce zucca Arancio di Bergamo
il basilico menta
il cetriolo limone
la melanzana bianca dImola
Sono già state piantate anche le pesche spaccalosso, la pera luggese, le mele Carla e le mele Fossa: tutte vecchie varietà liguri, ripiantate sul posto.
Epartita una grande raccolta dati: tutti i gas di Milano e hinterland, tutti i loro produttori, il tipo di merce, la frequenza delle consegne, gli itinerari...119 produttori censiti finora, sparsi in tutta Italia.
Come organizzarsi? Sembra già finita lera pionieristica del vado in cascina e compro per tutti; ora molti GAS si fanno consegnare i prodotti a domicilio - il che costa tempo e denaro al produttore; consuma carburante, e penalizza enormemente i piccoli produttori, che sono quelli che vorremmo tutelare di più.
Lintergas ha un progetto: è possibile studiare un sistema di distribuzione collettivo, che mantenga lautonomia di scelta di ciascun GAS, razionalizzi lo spostamento delle merci, abbatta i costi, e avvicini la città alle campagne, e non più le campagne alla città?