Car@,
questa mattina l'esercito israeliano ha attaccato la prigione di Gerico
dove si trovano imprigionate almeno 200 persone e fra esse un leader del
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Ahmad Saadat. Gli
israeliani sono intenzionati ad arrestare tutti ed a prendere in
particolare Saadat che accusano di aver ordinato l'assassinio del
ministro del turismo del partito del Likud, Zeevi, anni fa.
Il carcere si trovava sotto controllo di ispettori statunitensi e
britannici. Questi ultimi sono improvvisamente partiti e subito dopo
sono arrivati elicotteri da combattimento e carriarmati israeliani
intenzionati a fare incursione nel carcere. Si è scatenata una battaglia
fra soldati israeliani e polizia palestinese che ha già fatto due morti
e decine di feriti.
E' l'ennesimo atto vigliacco da parte di chi si incensa da pacificatore
in questa terra e in questa regione. Appare evidente la connivenza degli
"ispettori" con l'esercito israeliano che non evita momento per soffiare
sul fuoco e destabilizzare a forza di disperazione e diritti violati
strategicamente e metodologicamente la popolazione palestinese e il suo
futuro.
La reazione non si è fatta attendere: un'ora fa a Beit Hanoun (nord-est
di Gaza) hanno tentato di rapire due operatrici francesi di Medecins du
Monde con cui ci trovavamo ieri sera (la gente è intervenuta e le hanno
rilasciate), in questo momento stanno bruciando il British Council,
moltissima gente si è portata sotto la delegazione europea, il Centro
culturale francese sta chiudendo.
Siamo state chiamate addirittura dall'Unità di crisi del MAE poco fa...
Ora non possiamo muoverci, se gli israeliani prendono Saadat forse
questa volta ci toccherà lasciare Gaza, anche se solo per qualche giorno.
Sento sofferenza per come vanno sempre le cose qui, mi sento ingabbiata
nei disegni dei guerrafondai del mondo, vicina alla gente, ma senza
possibilità di poterlo esprimere al loro fianco.
carla
Car@,
questa mattina l'esercito israeliano ha attaccato la prigione di Gerico
dove si trovano imprigionate almeno 200 persone e fra esse un leader del
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Ahmad Saadat. Gli
israeliani sono intenzionati ad arrestare tutti ed a prendere in
particolare Saadat che accusano di aver ordinato l'assassinio del
ministro del turismo del partito del Likud, Zeevi, anni fa.
Il carcere si trovava sotto controllo di ispettori statunitensi e
britannici. Questi ultimi sono improvvisamente partiti e subito dopo
sono arrivati elicotteri da combattimento e carriarmati israeliani
intenzionati a fare incursione nel carcere. Si è scatenata una battaglia
fra soldati israeliani e polizia palestinese che ha già fatto due morti
e decine di feriti.
E' l'ennesimo atto vigliacco da parte di chi si incensa da pacificatore
in questa terra e in questa regione. Appare evidente la connivenza degli
"ispettori" con l'esercito israeliano che non evita momento per soffiare
sul fuoco e destabilizzare a forza di disperazione e diritti violati
strategicamente e metodologicamente la popolazione palestinese e il suo
futuro.
La reazione non si è fatta attendere: un'ora fa a Beit Hanoun (nord-est
di Gaza) hanno tentato di rapire due operatrici francesi di Medecins du
Monde con cui ci trovavamo ieri sera (la gente è intervenuta e le hanno
rilasciate), in questo momento stanno bruciando il British Council,
moltissima gente si è portata sotto la delegazione europea, il Centro
culturale francese sta chiudendo.
Siamo state chiamate addirittura dall'Unità di crisi del MAE poco fa...
Ora non possiamo muoverci, se gli israeliani prendono Saadat forse
questa volta ci toccherà lasciare Gaza, anche se solo per qualche giorno.
Sento sofferenza per come vanno sempre le cose qui, mi sento ingabbiata
nei disegni dei guerrafondai del mondo, vicina alla gente, ma senza
possibilità di poterlo esprimere al loro fianco.