[Lecce-sf] Fw: [antiamericanisti] Roma, 18 marzo: MANIFESTA…

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Autor: Rosario Gallipoli
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A: forumlecce
Assumpte: [Lecce-sf] Fw: [antiamericanisti] Roma, 18 marzo: MANIFESTARE TUTTI, MANIFESTARE TUTTO

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From: Leonardo Mazzei
To: Antiamericanisti
Sent: Tuesday, March 14, 2006 2:54 PM
Subject: [antiamericanisti] Roma, 18 marzo: MANIFESTARE TUTTI, MANIFESTARE TUTTO



IRAQ LIBERO - COMITATI PER LA RESISTENZA DEL POPOLO IRACHENO



Bollettino del 14 marzo 2006



http://www.iraqiresistance.info






Questo bollettino contiene:

1. ROMA, 18 MARZO: MANIFESTARE TUTTI, MANIFESTARE TUTTO - AL TERMINE DEL CORTEO PARLERA' JABBAR AL KUBAYSI

2. GERMANIA: ARRESTO E DIVIETO DI PAROLA PER AWNI AL KALEMJI - BERLINO SI SCHIERA CON WASHINGTON NELLA GUERRA CONTRO LA DEMOCRAZIA

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ROMA, 18 MARZO

MANIFESTARE TUTTI, MANIFESTARE TUTTO



DIAMO VOCE ALLA RESISTENZA!

al termine del corteo parlerà Jabbar al Kubaysi





Il 18 marzo, terzo anniversario dell'inizio dell'aggressione all'Iraq, dovremo essere tutti in piazza.

Primo, perché l'occupazione imperialista deve finire. Secondo, perché il ritiro delle truppe italiane deve essere immediato, senza condizioni e senza trucchi del regime bipartisan chiunque vinca le elezioni il 9 aprile. Terzo, perché il movimento contro la guerra deve far sentire la sua voce a fianco della Resistenza irachena.



L'appuntamento per tutti è alle ore 14 in piazza della Repubblica dietro allo striscione: CON LA RESISTENZA IRACHENA, PER L'INTIFADA IN PALESTINA.



AL TERMINE DEL CORTEO PARLERA' JABBAR AL KUBAYSI



Ricordiamo a tutti che Jabbar al Kubaysi, presidente dell'Alleanza Patriottica Irachena, è da sempre impegnato nella costruzione di un ampio fronte di liberazione nazionale che unisca le forze dell'opposizione e della Resistenza in un progetto di liberazione ed autodeterminazione del popolo iracheno.

Per questa sua attività, al Kubaysi, dopo essere stato sequestrato dalle forze speciali americane il 3 settembre 2004, è stato detenuto per un anno e tre mesi in un carcere USA a Bagdad fino alla sua scarcerazione avvenuta nel dicembre scorso.

Per la prima volta dunque, dopo l'incredibile negazione del visto ad Haj Ali, simbolo dei torturati di Abu Ghraib, un prigioniero iracheno potrà finalmente parlare in Italia.



TUTTI A ROMA IL 18 MARZO!

Movimento contro la guerra e Resistenza irachena: due voci un'unica battaglia



Comitati IRAQ LIBERO 14 marzo 2006



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GERMANIA: ARRESTO E DIVIETO DI PAROLA PER AWNI AL KALEMJI



BERLINO SI SCHIERA CON WASHINGTON NELLA GUERRA CONTRO LA DEMOCRAZIA



Pubblichiamo di seguito il comunicato pervenutoci dai compagni tedeschi sul grave comportamento della polizia che ha di fatto impedito il tour del portavoce europeo dell'Alleanza Patriottica Irachena, Awni al Kalemji, in Germania.

Pur di non far parlare la Resistenza irachena non si esita ormai a calpestare i diritti costituzionali, arrivando a vietare di fatto manifestazioni pubbliche pur non riuscendo neppure a motivare giuridicamente un tale divieto. E' questa l'Europa 2006, a conferma di quanto abbiamo vissuto in Italia con la negazione dei visti agli esponenti iracheni, di quello al torturato di Abu Ghraib, Haj Ali, e con l'impedimento della Conferenza internazionale di Chianciano.

Vi invitiamo ad un'attenta lettura del comunicato.



GERMANIA: ARRESTO E DIVIETO DI PAROLA PER AWNI AL KALEMJI

BERLINO SI SCHIERA CON WASHINGTON NELLA GUERRA CONTRO LA DEMOCRAZIA



Awni alKalemji, portavoce dell'Alleanza Patriottica Irachena, avrebbe dovuto tenere una serie di conferenze nelle principali città tedesche (1) per parlare della lotta del proprio paese contro l´occupazione. Il tour era organizzato dai Comitati Iraq Libero (2) che hanno rappresentato l´avanguardia nella difesa politica della resistenza irachena in Germania.



Al suo arrivo a Berlino, sabato 11 marzo, la polizia aveva già dispiegato una unità di centinaia di agenti di fronte alla sala di svolgimento della conferenza e agenti della polizia politica avevano tentato di entrare spacciandosi per funzionari civili. Dopo ore di negoziazione, all'avvocato di Kalemji verrà comunicato che la polizia dipartimentale voleva "soltanto" trasmettere a Kalemji un "documento scritto". L´affermazione é tuttavia subito apparsa poco plausibile in quanto la polizia aveva intanto perquisito la casa dove Kalemji aveva trascorso la notte. Ai due membri del parlamento che si trovavano nella sala, Christian Ströbele dei Verdi e Ulla Jelpe del Partito di Sinistra (Linkspartei), intervenuti per chiedere spiegazioni, la polizia comunicherà che ad alKalemji è stato proibito di parlare pubblicamente, senza però specificare il motivo di tale proibizione, e che, avendo ricevuto l´avviso, una violazione di tale divieto avrebbe portato al suo arresto.



Commentando a caldo l´accaduto, l´avvocato Heinz Jürgen Schneider (3) afferma che questa ordinanza é come una museruola che non soltanto non ha precedenti ma rappresenta una palese violazione dei diritti costituzionali. La polizia dipartimentale di Berlino, di fronte alla decisione di alKalemji di non arrendersi alle richieste della polizia, si é rifiutata di consegnare l´inquietante documento all'avvocato Schneider.



Insieme agli organizzatori dei Comitati Iraq Libero, Awni alKalemji ha quindi deciso di sfidare i metodi antidemocratici della polizia di stato e di tenere regolarmente la conferenza successiva prevista ad Amburgo, ritenendo tra l´altro che l´ordinanza si limitasse al dipartimento di Berlino.



Tuttavia, anche ad Amburgo la polizia è intervenuta finendo con il detenere per alcune ore alKalemji allo scopo di "verificare la sua identità". La polizia ha quindi sostenuto che il procuratore pubblico aveva avviato un´indagine nei suoi confronti per "incitamento ad azioni illegali" senza tuttavia dettagliare l´accusa o mostrare ad alKalemji dei documenti che attestassero l´indagine in corso. Una protesta spontanea di sostegno a Kalemji é stata attaccata dalla polizia che ha anche colpito diversi manifestanti. Al termine uno dei partecipanti è stato arrestato.



Pur in mancanza di una base legale per le operazioni di polizia, appare chiaro che il regime politico ha voluto impedire con ogni mezzo che alKalemji potesse rivolgersi al pubblico tedesco. Con tale operazione ci ritroviamo catapultati nel passato in una tipica situazione alla Metternich volta a proteggere la Santa Alleanza guidata dagli Stati Uniti. Vista la caccia alle streghe condotta sotto la copertura della "lotta al terrorismo" contro le forze democratiche che insistono nel difendere il diritto di resistenza all'imperialismo, data la già difficile posizione di alKalemji in Danimarca, dove vive da rifugiato, e considerando le sue cattive condizioni di salute si é deciso infine di cancellare il tour di conferenze.



Nel comunicato (5) emesso domenica sera 12 marzo, i Comitati Iraq Libero hanno annunciato che continueranno la loro lotta contro l´occupazione dell'Iraq e il loro sostegno alla resistenza.



L´insegnamento che traiamo da questo episodio è chiaro:



1)      La Germania si è schierata a fianco degli Stati Uniti e delle guerre statunitensi come parte subordinata dell'impero americano. La cosiddetta opposizione contro l´aggressione americana dell'Iraq non era altro che un´economica operazione di Pubbliche Relazioni volta a compiacere l´opinione pubblica. Tuttavia, il regime e le élites non avevano mai pensato di abbandonare l´ombrello protettivo statunitense. Che i servizi segreti tedeschi abbiano fornito le coordinate di obiettivi importanti per la macchina da guerra americana lo proverebbe ancor più chiaramente, come anche il ruolo di Berlino nel dare impulso alla spirale di escalation contro l´Iran.




2)      L´ "Occidente Democratico" non esiste. Il bavaglio posto al portavoce dell´Alleanza Patriottica Irachena é solo l´ultimo episodio nello smantellamento dello stato di diritto. A questo proposito vogliamo soltanto ricordare le vessazioni contro alKalemji da parte delle autorità in Danimarca e in Gran Bretagna (6), la persecuzione dei sostenitori danesi del FPLP palestinese e delle FARC colombiane (7), le recenti gravissime condanne in Belgio contro i sostenitori del DHKC turco (8) e il proseguo dei processi politici contro il Campo Antimperialista in Italia per il suo presunto sostegno al "terrorismo" (9). La guerra contro la resistenza antimperialista comprende la limitazione e lo strangolamento dei rimanenti spazi democratici. Anche in questo caso con il Patriotic Act e Guantanamo gli Stati Uniti indicano la via. Come abbiamo visto in relazione al caso delle offensive caricature contro il profeta dell'Islam, la libertà di parola e di stampa esiste soltanto per i guerrafondai e gli scribacchini dell'impero. Per i dissidenti non c´è libertà di espressione.




3)      Come spiegare, tuttavia, una tale spropositata ondata repressiva in mancanza di una potente forza antimperialista che dall'interno delle società occidentali possa sfidare le sue spinte imperiali e il regime capitalista in generale? La resistenza antimperialista é un fatto internazionale di cui la resistenza irachena e palestinese non sono che l´avanguardia. Il tiranno sa che nel mondo ci sono milioni di diseredati ispirati da essa e pronti ad abbracciarla e che questo sentimento può trasformarsi in un sostegno attivo al primo segno di debolezza, quando le correlazioni di forza promettono successo alla ribellione. Così come il nazismo fascista di Hitler fu una mossa preventiva dell'imperialismo rivolta contro una rivoluzione anticapitalista interna, allo stesso modo l´Impero statunitense é il tentativo di una distruzione preventiva della rivoluzione antimperialista mondiale.




Noi non cederemo. Costruiremo il Fronte Antimperialista proclamato dal presidente bolivariano Hugo Chavez anche in Europa, sostenendo la resistenza irachena e difendendo i diritti democratici messi in pericolo.



13 marzo 2006



(1) www.freeiraq.de/ipa-rundreise.htm#1

(2) www.freeiraq.de

(3) Dr. Heinz-Jürgen Schneider; tel: 0049-40-8513116; e-mail: rechtsanwalt-schneider@???

(4) Metternich fu per lungo tempo cancelliere austriaco. Servendosi della polizia di stato protesse la Santa Alleanza delle potenze imperiali reazionarie contro i movimenti popolari di liberazione nazionale e democratica.

(5) www.freeiraq.de/ipa-rundreise.htm#2

(6) Negato l´ingresso in Gran Bretagna ad Awni alKalemji

www.antiimperialista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1309&Itemid=0

(7) Autorità danesi arrestano dirigenti di un legale partito politico danese

www.antiimperialista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=4198&Itemid=55

(8) Belgio: Quello che intendono con libertà di opinione

www.antiimperialista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=4226&Itemid=55

(9) Italia: arresto di dirigenti e attivisti del Campo Antimperialista e di rivoluzionari turchi.

www.antiimperialista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=3571&Itemid=87















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