Vi giro un comunicato dell'Arci nazionale e copia del telegramma inviato al Sindaco Pericu sulle procedure di regolarizzazione del decreto flussi che già da questo pomeriggio sta producendo presso gli sportelli delle poste code indegne per un paese cosidetto civile!
Walter
Coordinatore Provinciale
ARCI Genova
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COMUNICATO STAMPA
Un telegramma dell'Arci ai sindaci e ai dirigenti degli uffici postali delle maggiori città per predisporre adeguata assistenza ai migranti
da ieri notte in coda per la regolarizzazione
Da questa notte, centinaia di miglia di migranti sono in coda davanti agli Uffici postali di tutta Italia per poter accedere ai benefici del Decreto Flussi, operativo da domani.
Partecipano ad una specie di grottesca lotteria, che in palio ha il loro futuro. Le richieste di regolarizzazioni sono infatti molte di più della quota prevista dal Decreto e solo il caso - l'ordine di arrivo all'Ufficio postale per consegnare il modulo - deciderà chi potrà continuare a lavorare in Italia da regolare e chi sarà di nuovo condannato alla clandestinità.
Più di tante parole, l'ingiustizia e il fallimento delle Legge Bossi-Fini è dimostrato da queste persone pazientemente in fila, da ore e chi sa fino a quando, con la speranza di poter finalmente uscire dalla clandestinità e accedere a una vita dignitosa.
L'ipocrisia del sistema con chiamata diretta nominativa è confermata da chi forma queste file: in coda non ci sono i datori di lavoro che dovrebbero, in base a quel sistema, segnalare il nome di una persona che si trova ancora nel paese d'origine per farlo venire in Italia. In coda ci sono gli immigrati, tutti già qui e con un lavoro in nero.
Queste centinaia di migliaia di persone dimostrano inoltre l'inefficacia della definizione dei flussi: la regolarizzazione riguarderà, in base al Decreto, meno di 200.000 persone. Le altre saranno condannate ancora alla clandestinità, pur avendo un'occupazione.
Si tratta della vita di persone in carne e ossa. Chiediamo al Governo, agli uffici provinciali del lavoro, ai dirigenti degli uffici postali di garantire trasparenza e correttezza delle procedure. Già nei giorni passati tanti sciacalli si sono arricchiti alle loro spalle, vendendo moduli che le poste consegnano gratuitamente o inventando agenzie che a pagamento riempivano i moduli.
In queste ore c'è un'emergenza a cui bisogna con urgenza far fronte. Abbiamo inviato un telegramma ai sindaci e ai dirigenti degli uffici postali delle maggiori città chiedendo che vengano predisposte con urgenza misure di assistenza, soprattutto per la notte.
Per molti la permanenza in coda sarà di almeno 48 ore, senza potersi spostare per non perdere il posto acquisito e con esso la speranza di rientrare nel numero previsto. In alcune città il freddo è molto intenso. L'assistenza è un atto di civiltà minimo. Ci auguriamo che questo appello venga raccolto con la necessaria tempestività.
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Testo del telegramma
Caro sindaco/Egregio direttore,
Da questa notte migliaia di migranti sono in coda davanti agli uffici postali di molte città italiane per poter
accedere ai benefici del decreto flussi, operativo da oggi.
L'attesa, data la quantità dei richiedenti, si preannuncia lunga.
E' possibile che molti siano costretti, per non perdere il posto acquisito, a restare
per la seconda notte al ghiaccio.
Vi chiediamo di predisporre con urgenza le adeguate misure di assistenza, onde evitare
che il freddo intenso di questi giorni possa provocare drammatiche conseguenze.
Certi di un suo sollecito interessamento,
Le inviamo cordiali saluti
la Presidenza ARCI Genova