Szerző: massimiliano.piacentini@tin.it Dátum: Címzett: forumlucca Tárgy: [Forumlucca] I registri delle unioni civili, i Pacs,
la Mussolini e l'inerzia
degli amministratori locali del centrosinistra
Giovedì sera a “porta a porta”, la camerata Alessandra Mussolini,
non potendo mettersi a torso nudo a mietere il grano come faceva il
nonno, ha deciso di dare prova di
italica virilità dicendo a Vladimir
Luxuria “meglio (essere) fascista
che frocio”. La pensava così anche
il suo stretto parente, e infatti
durante il fascismo “i froci”
venivano picchiati, uccisi o spediti al
confino in qualche località
sperduta.
Bene ha fatto Luxuria a chiedere
alla macho woman Mussolini:
“nelll’improbabile ipotesi di una vittoria
del centrodestra, dobbiamo
forse attenderci l’esilio per gli
omosessuali come avvenne nel
ventennio?”. Considerate le opinioni della
nipote del duce e di
ministri e parlamentari del centrodestra rispetto
alle persone gay,
lesbiche e transessuali, la domanda è tutt’altro che
retorica.
Che la
destra nostrana fosse straordinariamente omofoba e
razzista (e quindi
ben impersonata da una che, non a caso, si chiama
Mussolini) lo
sapevamo, e l'episodio di "porta a porta" non fa altro
che
confermarlo. Detto questo, viene però anche da domandarsi che cosa
faccia di concreto L'Unione, a livello nazionale e locale, per
riconoscere alcuni elementari diritti alle persone omosessuali e, più
in generale, alle coppie di fatto.
Limitiamoci al locale (visto che
più
o meno sappiamo cosa non si dice nel programma dell'Unione in tema
di
Pacs), considerando i Comuni della lucchesia.
Premessa: poche
settimane
fa, il consiglio provinciale, con i voti di tutta la destra
e della
Margherita, ha respinto un ordine del giorno presentato dal
consigliere
dello Sdi Massoni a favore dei Pacs e contro le
discriminazioni.
Circa
un anno fa, il consiglio comunale di Pistoia
(una giunta composta da
ulivo più Rifondazione) ha istituito il
registro delle unioni civili, con
il voto contrario della destra e
l'astensione della Margherita
(ricevendo una "scomunica" del vescovo
Scatizzi, che parlò di pericolo di
"femminilizzazione della società").
Qualche mese fa, la giunta di
Viareggio (Ulivo), ha fatto propio e
approvato (tramite delibera) un
ordine del giorno per l'istituzione
del registro delle unioni civili,
presentato in consiglio da
Rifondazione. fine della premessa.
Molte
sono nella provincia di Lucca
(esclusa la Versilia), i comuni,
grandi e piccoli, amministrati dai
partiti che compongono
l'Unione. In nessuna di queste, nessun sindaco,
assessore o consigliere
ha avuto l'idea di presentare un ordine del
giorno per l'istituzione
del registro delle unioni civili, sebbene le
sollecitazioni non siano
mancate.
Certo, l'approvazione di quel
provvedimento non cambierà il
mondo, ma, come hanno capito i
consiglieri comunali e gli assessori che
l'hanno presentato nelle loro
amministrazioni, quell'atto ha un forte
valore simbolico, e serve per
far pressione a livello nazionale,
affinchè venga approvata una legge
che istituisca i Pacs.
In fondo però c'è poco da stupirsi: in "teoria"
sono tutti d'accordo e "solidali", ma quando
si passa alla pratica,
agli atti concreti, la musica cambia...
Il fatto
che la maggioranza
degli amministratori locali del centrosinistra ignori questi temi, la
dice molto lunga su quanta strada occorra ancora fare perché questo
paese cambi davvero.