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Szerző: antonio bruno
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Tárgy: [NuovoLab] Genova: Dopo Pericu patto tra Prc e Margherita sui candidati
secolo xix

Dopo Pericu patto tra Prc e Margherita sui candidati

TURSI Retroscena

Giuseppe Pericu al governo, non si placano le voci sull'ingresso del
sindaco di Genova in un eventuale governo di centrosinistra. Tant'è che i
partiti tutti si stanno già muovendo sul tavolo delle candidature. A
sinistra e a destra.
L'ultimo scenario vede un'alleanza inedita tra Margherita e Rifondazione,
tutta tesa a intaccare la forza dei Ds nel proporre il successore per
Palazzo Tursi. La Quercia, si sa, ha due pretendenti di primo piano in
casa. Mario Margini - che potrebbe diventare vicesindaco reggente già tra
un mese - e Marta Vincenzi, miss 150 mila preferenze al parlamento europeo.
Scardinare il quadro è impresa ardua. Quindi margheriti e rifondatori si
annusano, sulla scia della sparata di Rosario Monteleone, segretario
regionale centrista, che ha rivendicato per il suo partito la poltrona di
sindaco.
I racconti svelano i particolari di un incontro neppure troppo clandestino
a margine di un convegno organizzato da Primocanale. Tra i saloni di
Palazzo Ducale, i colonnelli di area rutelliana della Margherita e quelli
di Rifondazione avrebbero stipulato un patto di ferro di questa natura: la
Margherita si prende il Comune, Rifondazione la presidenza della Provincia.
Sarebbero stati fatti anche alcuni nomi: quello dei margheriti Claudio
Gustavino e di Sergio Rossetti; e quello di Giacomo Conti (Rc).
Nella morsa risulterebbe stritolato l'attuale presidente della Provincia
Alessandro Repetto, ma questo lo si era già capito dalla candidatura a
sindaco di Stefano Zara più o meno velatamente avanzata da Monteleone. La
realtà è che in molti nella Margherita auspicano un cambio della guardia in
Provincia, magari spingendo lo stesso Rossetti al posto di Repetto. L'area
più rutelliana punta a questo obiettivo, noto per altro a Monteleone, che
sta a metà tra le anime rutelliane e prodiane.
Il segretario regionale della Margherita non sta a guardare. Si sta
muovendo per evitare battaglie intestine e già sta organizzando i congressi
comunali e provinciali (ordinari) dopo il voto del 9 aprile. Monteleone sa
bene che l'assetto interno del partito, specie a Genova, è differente
rispetto a quello del congresso regionale. Quindi media tra le parti, forte
di un consenso interno più forte, puntando su un rinnovamento gestibile e
non alla rivoluzione. Uno degli effetti di questa improvvisa impennata di
trattative, è però dirompente: il ricorso alle primarie, che
improvvisamente potrebbero piacere ai Ds.
L'eco del tormentone ulivista in piena campagna elettorale raggiunge anche
il centrodestra. La Cdl è impreparata e senza una carta a sorpresa teme un
crollo dei consensi. Forza Italia avvia allora un ragionamento interno e
cerca un candidato giovane, capace non solo di corrodere un poco la
supremazia del centrosinistra ma anche di garantire continuità al partito
in città.



Gio. M.
11/03/2006