[Forumlucca] GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 77

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Szerző: quilicigianni
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Címzett: forumlucca
Tárgy: [Forumlucca] GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 77
Re: pasola e l'altro
    77
Pasolini: gli occhi   [ Dino Pedriali ]                                                                         7   marzo  2006
amori, tentazioni, invettive ...                             
                        giornale per e.mail a cura di gianni quilici [ gianniq@??? ]


collaborano: 
                       aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante albanesi, diego simini, emilio michelotti, franco dinucci, loredana, marisa cecchetti,  maurizio micheletti, nicola cuciniello, peppe de angelis, pier giovanni rossi, renzia d'incà, tommaso panigada,  umberto franchi, valeria giglioli ....   


Perciò io vorrei soltanto vivere
pur essendo poeta
perchè la vita si esprime 
anche solo con se stessa.
Vorrei esprimermi con gli esempi.
Gettare il mio corpo nella lotta.
Pier Paolo Pasolini
Email spedite: n.  6 8 0
Il pensare divide,
il sentire unisce
                              Ezra Pound
& & &
Se Berlusconi
dovesse vincere le elezioni
ciò significherebbe 
che la realtà 
non esiste
                   Antonio Scurati 
Donne non si nasce,
 ma lo si diventa
          Simone de Beauvoir


& & &
allegria allegria!
crescita zero,
persi 102mila
posti di lavoro,
da aprile:
energia elettrica +2,1,
metano +2,2
ancora!
di più!!!

& & &
[ricevuto da Thomas Martinelli, giornalista de "Il manifesto]

a proposito di "mani grondanti di sangue"

Anche lo scenario quotidiano delle nostre relazioni sociali e civili sembra talvolta senza speranza, soprattutto quando scopriamo un mondo che ha perso i valori dell'amore e della solidarietà, un mondo che si presenta con le mani chiuse, con le mani sporche, con le mani insanguinate. Un mondo in cui imperversa l'amore per il denaro...

dall'OMELIA DEL CARD. RENATO RAFFAELE MARTINO del 13 maggio 2004
TESTO COMPLETO SU http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20040513_martino-fatima_it.html



interventi

da GETTARE 76: (Vidi Romano Prodi a "Porta a porta"
Fu quasi bravissimo).

Non ho capito chi è questo osservatore. Anch'io vorrei vederlo almeno quasi bravo, passabile; ma non ci riesco. Ti confesso che come uomo di sinistra antica, ho sperato sino all'ultimo che, l'attuale sinistra proponesse un uomo diverso. Uno veramente di sinistra.

L'onorevole Prodi lo trovo troppo ex per dargli in mano l'ITALIA (ex Presidente dell'IRI, ex presidente del consiglio, ex Presidente della Comunità Europea).

Le sue scelte non mi piacciono.
- Non mi è piaciuto quando ha introdotto la tassa una-tantum (8x1000) sui conti correnti di tutti, ricchi e poveri
- Non m'è garbato quando ha fatto pagare 700.000 lire per il lusso di tenere una moto a ricchi e poveri.
- Ne quando ha preteso 60.000 lire a testa per entrare nell'EURO
- e tanto meno l'insabbiamento dei conti IRI.
- Non mi è piaciuto perchè, come altri, ha permesso alla Cina di invadere i mercati europei di merce a basso costo senza controlli.
- Non mi è piaciuto da Bruno Vespa con i paragoni della chiave a brugola e non solo.

Ci vuole altro per governare l'Italia.
Ho sentito dire a Berlusconi che Prodi è di "facciata" e che a guidare sarà Dalema, non è il "Massimo", ma sarebbe un passo avanti. Se è così, venga allo scoperto; avrà anche il mio voto.

                                                                                                                    Franco.
Caro Franco,
l'osservatore sono io 
e mi stupisco della tua stupefazione.
Prendiamo quel "porta a porta".,
che abbiamo visto sia tu che io.


Prodi aveva di fronte
tre giornalisti aggressivi,
che gli hanno fatto il triplo di domande che a Berlusconi,
ha risposto in modo esauriente,
evitando dichiaratamente di andare
su questioni personalistiche,
pure importandi,
senza infamare nessuno,
anzi evitando ogni polemichetta
di basso profilo,
affrontando, invece, i problemi del Paese
anche quelli per lui spinosi,
in modo che a me è parso convincente.

E l'ha fatto rispondendo con analisi e proposte
ed anche con capacità di comunicazione
nel senso che quando prende il via,
ed è più facile per lui quando ha un interlocutore,
riesce ad occupare tutto lo schermo
ancora di più di un Fini o di un Rutelli,
che sono nella forma più brillanti di lui.

Puoi non essere d'accordo con me,
ma le questioni politiche che poni
sono delle pagliuzze
rispetto a quelle che si possono fare a Berlusconi
(e a tutto il suo entourage).

Troppe volte ne ho parlato
per sottolinearle ancora una volta,
ma sono convinto che se Berlusconi non sarà sconfitto
sarà una progressiva catastrofe
non solo per tutta la gente che
già oggi è povera o a rischio,
ma per tutta la società italiana,
perchè oltretutto
è incapace di governare

l'unica cosa che sa fare 
(e benissimo lo dico senza ironia)
è 
primo: 
salvaguardarsi dalla galera
 secondo
 arricchirsi
terzo:
acquistare sempre più potere.
                          gi.
Un onore l'attacco di Al Zawahri
                              Roberto Calderoli
Calderoli, ex ministro,
si comporta come se fosse
in un film western
come se l'attacco rivolto a lui
riguardasse soltanto lui 



@ @ @


Da GETTARE 76
["Non avete niente altro da fare che parlare male degli altri?
Chiunque siano?"]

Mi piacerebbe dire a Rolando di essere più diretto.
 Sparare sul mucchio non è costruttivo.
E' vero, a volte su gettare si leggono critiche........ non conformi "chiamiamole così".
Dica Rolando direttamente con critica e magari proposta.
 Lo leggero volentieri. 
Sono interessato a qualsiasi pensiero, di destra o di sinistra,
 di elogio o di critica. 
Tutti i pensieri, io credo,  portano in qualche modo un arricchimento, 
mentre le critiche "gettate" se le porta il vento.
                                                   Franco


@ @ @
Questa è la risposta
che Rolando dà a me,
ma indirettamente anche a Franco
                                         gi.


Grazie per la risposta!
Ciò dimostra che nel nostro caso teniamo conto l'uno dell'altro nel rispetto delle proprie opinioni e dei diversi punti di vista!
Io non amo la destra o la sinistra,
ma soprattutto non amo chi sa solo (a torto o a ragione)
criticare senza contrapporre una proposta, senza impegnarsi con "il proprio corpo".
Mia madre mi insegnava : "Chi non fà non falla!" niente di più vero!
Ma niente di più facile stare alla finestra come vecchie comari
a criticare chi passa! Ma se nessuno avesse il coraggio di passare per quella strada???
Chi si occupa di fotografia, come di arte,
dimostra interesse per tutto il creato (naturale e non) e pertanto non posso che pienamente condividere la riflessione a firma di Gianni :

"Noi (io e molti che qui intervengono)
amiamo la vita,
tutta la vita:
uomini, donne, animali, ambienti, creazioni,
ed è chi ama la vita
visceralmente
che non può che opporsi
a chi la distrugge la mortifica
 o la banalizza
                                      gianni


ma per fare questo non bisogna (come troppi credono)
 essere di sinistra o di destra
 o di seguire una religione anzichè un'altra! 
Mi hanno insegnato che la motivazione per cui "Ogni medaglia ha il suo rovescio!" 
è quella che, chi osserva la moneta lo fà solo dal suo lato (dal suo punto di vista),
 mentre l'ideale sarebbe ricordarsi che ogni moneta ha due facce, 
che essendo "Testa" e "Croce" non possono essere uguali!
Viva le differenze!
 Ma, ma cercando di capirle, facciamole diventare linfa della Vita!
Usando il proprio intelletto, la propria disponibilità ed il proprio Esempio!
Grazie per l'attenzione e la disponibilità!
Buone cose! o come si dice in fotografia : Buona Luce!
                                                                                     Rolando Mannucci 


@ @ @

Da Betty Bastai dagli Stati Uniti
questa e.mail

Cari lettori,
qui le cose vegono a galla a spizzichi e bocconi.

Ecco la mia risposta ad un mio amico di Padova che mi ha appena scritto che
ha insultato un Berlusconiano:

"Hai insultato un Berlusconiano? Come ti capisco. Anche a me vengono dei
momenti , ho notato ultimamente specialmente quando guido, che vorrei avere
il poter mentale di 'candeggiare' i cervelli di sti arroganti-proprietari
di giganteschi SUVS e Pick-ups, egoisti con una mentalita' da fascisti!
Invece devo deglutire la mia rabbia e lasciarli passare.
La rabbia a dir la verita' non serve a gran che
anzi secondo me li fa diventare ancora piu'
difensivi e cocciuti nelle loro opinioni.
Bisognerebbe usare una persuasione da preti o, come dici tu,
da agente pubblicitario forse...
La cosa piu' frustrante e' che sti qua
sono tanto convinti delle loro opinioni basate
sulla FEDE e non su fatti
che se gli cerchi di dimostrare il contrario
mettendogli sotto il naso prove concrete
non si spostano di un millimetro.
Il problema e' come penetrare ste menti
che si sono abituate a tutto perfino
a negare i fatti piu' palesi
che mettono in discussione le azioni dei loro
sacrosanti leaders
AMEN!
Questo fatto e' veramente preoccupante...Stiamo
lentemente precipitando in uno scenario da Orwell's 1984?"

tanti saluti
                        Betty


@ @ @


 Quotidiano Vivere
      (di gianni)
Prendere tutto...
I tuoi capelli che scivolano sugli occhi
le parole che affiorano allo sguardo
la libertà di sorprendermi
la musica che innalza
solenne
lo scorrere del tempo
gli olivi sbattuti
dalla furia del vento...
                                       4 marzo 2006
P o e s i e  r i c e v u t e
Caro Gianni,


il 28 febbraio l'associazione Cesare Viviani ha dedicato un pomeriggio al movimento beat lucchese, nel decennio '65-'75 (all'incirca). In quella sede Marco Vignolo Gargini ha letto questi versi scritti in quel lontano passato da un nostro comune amico e vero poeta, pubblicati nel bellissimo "Carconia", opera collettiva firmata da Enzo Guidi, Nello Cattalini, Josko, oltre che da lui, Bruno Lugano. Scrive ancora, Bruno? Qualcuno (Nello o Enzo, per esempio) può farcelo sapere?

                                                                                                                                  emilio



NOW THAT I SUFFER YOU IS DAYFUL SHADOW ON ME


Ci sono molti pensieri che ti aspettano dovunque,

ma non li dirai per paura di dire il loro miserabile dirsi,

ne sceglierai qualcuno ogni tanto per te

come fai ora che ne hai bisogno,

ma aspetterai sempre per vedere cosa ne pensi,

ti farai aiutare dal tuo rifiuto di dirti

senza imbrogliare per confondere il dolore.


In questo diventare lingua che non diventa più nulla

riconoscerai le ombre di momenti che ti seguono

per chiederti una voce uguale all'amore.


Per questo ci sono giorni che diventano uomini

e uomini che diventano un cimitero stupito di giorni;

ci sono intelligenze incerte che come te si offrono

poco alla volta al tuo dire spaurito,

e ci dovrebbero essere giorni che vengono con pensieri attesi,

contro giorni in cui muoiono altri giorni

per riformare la tua cultura.


So di molti sentimenti fatti di verbi appena sentiti,

so di molto camminare per prepararsi a ricevere

ricorsi di preparazioni, piene di tempo mal sopportato,

e responsabilità di pensare quando viene.

So di metodi costituiti da sentimenti abbandonati dalla ragione

per un riposo che varia le apparenze,

ai quali ora voglio pagare un'intelligenza illusa di tempo

perché tornino a visitarmi senza rancore

nel mio costume vagante di momenti sfilosofati,

ora che è tempo di aggettivi alleati.

                                                                                          Bruno Lugano



     14-15 ottobre 1967


@ @ @

Caro Gianni,

pochi giorni fa una mia amica e coetanea
mi ha inviato una poesia che ha scritto in un momento di sfogo
e che inquadra chiaramente la difficile situazione che stiamo attraversando.
Si tratta di un'amara rifelssione sulla delusione di noi neo-laureati.
In questa accesa campagna elettorale si sta parlando molto, a ragione,
di precariato e della difficoltà per le famiglie di arrivare alla fine del mese
ma, purtroppo, non sento un minimo cenno al problema di giovani ragazzi e ragazze laureati
che non possono nemmeno pensare di mettere su una famiglia,
perchè?
Perche non trovano un lavoro adeguato agli studi svolti.
Viviamo in una condizione troppo difficile:
finchè cercheremo un posto che ci realizzi professionalmente,
avremo a che fare solo con scottanti delusioni,
fino a quando non prenderemo la " saggia decisione"
di fare cio' che nella vita mai e poi mai avremmo sognato di fare.
Se mai verrà spodestato Berlusconi dal suo trono,
sarà capace questo centro-sinistra di affrontare realmente problemi come questi?
Riuscirà in un compito tanto difficile?
Ultimamente sto assistendo a proposte di politica sociale di berlusconiana fattura,
solo che sono pronunciate dalla bocca di Prodi e dai suoi alleati.
Voglio concludere dicendo che vincere su Berlusconi è forse il compito più facile,
la prova davvero dura sarà quella di riuscire a governare meglio questo Paese
dandoci qualche speranza in più di quelle misere che oggi abbiamo.
Ora ti invito a leggere questa poesia qui di seguito
e magari, se sarà possibile, inserirla in un numero dei numeri di
GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA".

Ciao a presto
                                       Peppe



Com'è diventata strana la vita
dopo l'università,
e per me non è facile adattarmi.
"Dott. in Giurisprudenza"!!! 
Che fregatura, io poi lo sapevo fin dall'inizio.
e poi praticanti, avvocati, tirocini, co.co.pro.,
agenzie interinali, concorsi, curriculum vitae,
patente europea, master , scuola di specializzazione, 
dottori, stagisti, tutor, lavoro nero, lavoro grigio,
lavoro"0", adecco, Obiettivo lavoro,
e tutto questo pandemonio per avere un misero posto in
questa società, 
per comprare una macchina,
una casa, ecc. ecc.
E intanto gli anni volano,
e contrasti  il tuo disagio con libri, films, cd
e con i tuoi vecchi buoni amici,
per non perdere la bussola,
per non perderti del tutto, 
per non desiderare ciò che in molti ritengono sia
giusto desiderare,
per non farti istituzionalizzare,
per odiare di meno gli idioti che più spesso tocca
incontrare
e sopportare,
per non temere i potenziali colleghi ottusi con cui 
forse condividerai la tua scrivania
e le tue giornate,
incapaci di sorridere ad una tua battuta sui simpson
per mantenere intatta una lingua,
la tua, da leccate di culo,
per sopportare giornate di merda 
in cui capisci cosa voleva dire "quel"poeta quando
descriveva
un soffitto pieno di ragnantele...
e i tuoi genitori che pazientemnete imbiancano e
pazientemente accettano la tua condizione di laureato 
e poi all'improvviso tutti questi brutti pensieri
svaniscono,
basta una bella giornata,
una serata giusta
un pò di fantasia e
'FANCULO ALLE TRE iii
'FANCULO FLESSIBILITA'!!!
                                          Sara 



visioni letture e altro
vedete, leggete, viaggiate, ascoltate?
Chi vuole comunicare, condividere,
segnalare, contestare, interagire ....

Hanno la velocità della segnalazione,
che tuttavia valuta,
sempre sapendo
che ci sarebbe
molto di più
ma molto di più
da dire...

1.
Syriana di Stephen Gaghan
Consiglio prima di vederlo,
in questo caso,
di leggere la storia.
Perchè ci sono una serie di azioni in parallelo,
molto tagliate,
che altrimenti si seguono male.
Superata questa difficoltà
Syriana ci parla del potere oggi,
della sua incredibile,
(per chi ne è fuori)
ferocia,
attraverso una vicenda ad incastri
da cui risalta
superba,
l'interpretazione di George Clooney,
che condensa nel corpo e negli occhi
energia, malessere, disfacimento, rivolta
          2.
Corrado Guzzanti
Visto a "Parla con me"
che fa il Mussolini
che ritorna tra noi
da Marte.
Grande! E non si può fare a meno
di maledire questa classe dirigente
così ignorante, così aggrappata al potere,
così priva di scrupoli
e forse inconsapevole della sua cultura da bar, 
da lasciare fuori dagli schermi
una tale forza comica...
Perché?
Corrado Guzzanti non imita,
ma deforma
ama i suoi personaggi
e li trasmette con simpatia
però nello stesso tempo
con ferocia.
Non è buonista,
non è truce
3.  
Avevo Voglia di Riscatto, ieri, ed ho visto A History of violence 
con  tante aspettative su quel Visionario così lucido e perverso
 che è  Cronenberg.
 Buon Film, anche se non convincente e perfetto,
 almeno come   narrazione, rispetto ad  altri Suoi Lavori.
 Troppo normale a tratti  noioso, 
(inizio lentissimo e scolorito, unico ricamo il su e giù della  macchina dei due killers) :
 un Uomo, Tom, perfetto ineccepibile padre di  Famiglia 
che si scopre essere una macchina di morte, un sicario redento 
da una esperienza mistica nel deserto solo descritta dal protagonista... 
Un crescendo di stati d'animo troppo facilmente interpretabili, a mio  parere..
 Resta comunque , a fine visione,
 come una strana ebbrezza per  la violenza spietata
 che sembra voler essere uno strumento "divino"
 per  la realizzazione del giusto vivere del protagonista
 e della sua  Splendida Famiglia.
 Molto meno al limite
 o Borderline(Come dicono gli  Americani!) 
di Spider o meglio ancora Crash... 
Bravissimi gli Attori. 
Mortensen, ma non meno La Bello e Ed Harris.
 Acuto e Convincente in un  Cammeo tutto per lui, William Hurt.
                                                   [Massimiliano] 


sulle primarie lucchesi
A Lucca ci sono state domenica scorsa le primarie per scegliere
il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni provinciali.
Questa è la riflessione di Diego Simini.

Alcune riflessioni sui risultati delle elezioni primarie del 5 marzo 2006.
- 7000 persone circa hanno firmato per la presentazione della candidatura di Carla Guidi, ma poco più della metà ha confermato questa scelta recandosi alle urne e votando a suo favore. Ritengo che sia stata carente la "comunicazione". Non tutti i firmatari erano consapevoli della necessità di "ribadire" l'appoggio andando al seggio. L'unico seggio in cui Carla ha vinto è stato il centro storico di Lucca, dove evidentemente sia le reti di conoscenza sia la maggior presenza hanno favorito la sua affermazione.
- Colpiscono alcuni risultati. Il caso emblematico è il seggio mobile di Castelnuovo in cui si registrano 110 voti, di cui 107 per Baccelli; 2 per Rossi e 1 nullo. Questo tipo di risultato getta senza dubbio qualche ombra sulla imparzialità della consultazione.
- Un elemento fondamentale di differenziazione tra il metodo di Guidi e di Baccelli non ha portato i risultati sperati. Il fatto che per Baccelli i partiti abbiano impostato una campagna da elezioni vere e proprie, con l'occupazione di spazi "berlusconiani" (manifesti 6x3, telefonate automatiche, pressioni sui tesserati), mentre la campagna di Guidi sia stata unicamente basata sulla comunicazione dei contenuti della proposta, non è stato ritenuto rilevante. Il concetto basilare secondo cui "il metodo è sostanza" non è stato percepito. Forse per la brevità dell'esperienza. Purtroppo i partiti del centrosinistra escono da questa esperienza rafforzati nell'idea che si possa agire senza tener conto degli umori delle persone, che i voti sono pacchetti garantiti che ci si scambia come le figurine. Gli apparati di quei partiti rimarranno ancor più convinti che "il fine giustifica i mezzi", mentre alcuni illusi rimangono convinti che i mezzi anticipano il fine, e che ci deve essere corrispondenza tra il percorso e la meta. Con quali argomenti sarà possibile oggi far capire che copiare i metodi berlusconiani non paga, che solo la partecipazione, la partecipazione vera, non quella dichiarata e sbandierata ma negata nei fatti, può raccogliere i consensi profondi di una società? In questo momento la scelta di imporre un candidato frutto degli arrangiamenti "segreti" risulta vincente, corroborata addirittura dal voto.


Vorrei citare l'inizio del programma proposto da Piero Manconi.
 Non ho condiviso la scelta di Piero di candidarsi, per motivi che sarebbe lungo esporre qua, ma ritengo esatte le parole con cui apre il programma (il grassetto è mio):
" Le elezioni primarie , come abbiamo già più volte sostenuto, dovrebbero essere una occasione per valorizzare la ricchezza della proposta politica di una coalizione. Dovrebbe essere un momento in cui le diverse articolazioni programmatiche trovano un eguale spazio ed una eguale dignità in un percorso politico -comunque- fortemente unitario. A questo proposito avremmo voluto che tutta l'Unione creasse le condizioni per poter procedere ad una onesta e trasparente competizione pre-elettorale, centrata sulle pari opportunità e sul rispetto reciproco. Era doveroso organizzare momenti di incontro comuni con la cittadinanza con il coinvolgimento di tutti i candidati, con l'obbiettivo di trasmettere agli elettori un forte senso di unità. Era doveroso produrre materiale di propaganda comune attraverso cui sottolineare, pur nel quadro di sensibilità differenti, il momento importante di sintesi politica. L'ottusità di alcuni sta impedendo che questo avvenga e la campagna pre-elettorale per le primarie è stata abbandonata alla logica aberrante del personalismo: nessuna iniziativa comune, nessun materiale di propaganda comune, in un tragicomico gioco al massacro. Vince, in questa bagarre che di unitario ha ben poco, solo chi può contare su una cospicua possibilità di spesa per promuovere volti, simboli, istanze. Chi perde, invece, non sono, soltanto i più piccoli (o chi ha solo la possibilità di utilizzare risorse interne di partito), ma tutti coloro che auspicavano un confronto franco e trasparente per far crescere di contenuti e di programmi la coalizione, lontano da miopi logiche di parrocchia e di apparato. Così si ammazza lo spirito dell'Unione. " 
                                                                                                [Diego Simini]


  g l i    i n i z i
Prima di tutto
c'è il problema dell'apertura,
ovvero di come spostarci
da dove siamo
                                      J. M. Coetzee
da Elizabeth Costello
Aveva quindici anni.
Andava a piedi,
lungo una statale,
che attraversava
una grande foresta,
o per un sentiero comunale
che portava ad un boschetto
isolato nella campagna
                           Tony Duvert
da Recidiva     Pratiche editrice
6 febbraio 1993
Si è fatta corpo all'improvviso
questa idea:
ascoltare il mio corpo sulla soglia.
Forse ne ho bisogno
per non mentire a me stesso;
forse per testimoniare;
forse ancora per esorcizzare
quell'appannamento di sottile angoscia
                              Renato Curcio
da La soglia     EST
i n v i o
Invio queste email anche a chi conosco poco o pochissimo,
o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente
       è entrato nella (mia) posta  ettronica.                                                                                                                   
Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi
me lo faccia,  e scusatemi, sapere:     gianniq@???  



Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,
aggiunga, proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ....

                                                          Chi vuole essere inserito nella lista blablabla bla blabla