Autor: ANDREA AGOSTINI Data: A: forumgenova Assumpte: [NuovoLab] acquasola pubblicità e ragioni dell'ambiente
Nello scorso week end sulle pagine dei giornali genovesi è stata pubblicata una inserzione a pagamento della Sistema Parcheggi, l'azienda che si candida alla costruzione del parcheggio dell'Acquasola.
Essendo uno dei rappresentanti del comitato dei cittadini che da tempo si battono per la salvaguardia del parco vorrei fare alcune considerazioni.
Innanzitutto la nostra contrarietà alla costruzione del parcheggio.
Tre le ragioni principali.
Primariamente , conformemente alle linee espresse dall'Unione Europea e dalla rete delle città sostenibili in Europa la contrarietà al parcheggio in centro è legata agli innumerevoli studi che dimostrano come i parcheggi, in ogni caso e in particolare quelli nei centri cittadini sono attrattori di traffico, non vanno quindi nella direzione di una mobilità sostenibile e di una riduzione degli impatti sgradevoli della mobilità su gomma , ma al contrario la accentuano con tutti i disagi che ne conseguono. A Genova è facilmente verificabile l'incidenza negativa di queste strutture contemplando le sistematiche code e gli ingorghi generati dal tentativo - quotidiano - di centinaia di persone di inserirsi nel parcheggio di piazza dodici ottobre a Portoria.
Una struttura simile all'Acquasola insisterebbe in maniera significativa su due strade , corso Podestà e via Carcassi, già ora non in grado di smaltire gli attuali - e gravosi - volumi di traffico che , prevedibilmente si andranno ad aggiungere a quelli indotti dai prossimi parcheggi davanti a Villetta Di Negro - davanti alla Provincia - e di via dodici ottobre - sotto il palazzo del Museo dell'Attore , all'incrocio con corso Podestà.
In secondo luogo ricerche di grandi istituti sanitari pubblici italiani e francesi - nel nostro caso l'Istituto Tumori di Milano -. Hanno evidenziato una correlazione significativa tra la presenza di simili strutture e i tumori infantili - in particolarmente le leucemie - . Nel nostro caso un parcheggio per centinaia di auto sotto un parco frequentato essenzialmente da bambini ed anziani avrebbe comprensibilmente effetti devastanti sulla loro salute
In terzo luogo il Parco dell'Acquasola è l'unico spazio verde pubblico di una qualche consistenza a disposizione dei cittadini del centro cittadino e un lavoro di scavo e di costruzione della durata di 4 o 5 anni allontanerebbe i bambini e gli anziani dal parco - o almeno dalla porzione che ne resterebbe in piedi - per evidenti ragioni di polveri, rumori, traffico di veicoli pesanti, inquinamento acustico.
Parlare di quattro o cinque anni per un bambino vuol dire tutto, una intera generazione di bambini del centro storico, in particolare delle fasce più deboli si troverebbe a crescere senza alcuna possibilità di rapprto con la natura , il verde, gli animali.
Ma nella pagina pubblicitaria così incutamente pubblicata da tutti i giornali sono fatte una serie di affermazioni che almeno per un puro scrupolo professionale i direttori avrebbero dovuto vagliare con maggiore accuratezza.
Non solo non è vero che il parcheggio "consentirà di alleggerire il carico veicolare che oggi paralizza le vie intorno....." questa affermazione è palesemente smentita dall'esperienza che qualunque genovese può fare aggirandosi in piazza dodici ottobre nel tentativo di attraversare infilandosi in mezzo alla coda rumorosa e puzzolente delle auto in attesa di parcheggio, ma , ancor più significativo, nessuno studio scientifico è stato prodotto da parte dell'azienda e dall'amministrazione per suffragare questa - insuffragabile - affermazione.
la seconda affermazione che desta perplessità è quella per cui le indagini agronomiche relative al progetto del parcheggio sono state accurate.
E' bastata una commissione di esperti nominata dal comune per fare a pezzi le proposte agronomiche fatte proprie dalla Sistema Parcheggi a cominciare dalla possibilità - inesistente - di trapiantare gli alberi e di riposizionarli in seguito nel sito, per arrivare alla sequenza di piante di cigliegio proposte per abbellire il giardino storico che tra parentesi gli esperti hanno valutato come irrimediabilmente perduto nel caso si arrivi alla costruzione del parcheggio.
In un'altra affrmazione curiosa si afferma che " la zona di sottosuolo adibita a parcheggio ......... situandosi per la maggior parte nella zona , già oggi non alberata , che ospita i campi da gioco" Vuol dire che le molte decine di alberi ad alto fusto che sono previsti da sradicare - e/o abbattere perchè malati e/o trapiantare altrove ce li siamo sognati noi e tutti i consiglieri comunali a cui sono stati fatti dei numeri piuttosto accurati - alcune decine di piante -.
Altra affermazione curiosa è quella per cui "la vegetazione del parco verrà salvaguardata e accresciuta sull'intera superfice della spianata.
Certo tagliare alcune decine di alberi di alto fusto ed eliminare molti arbusti ornamentali per qualche anno in attesa di un impossibile reimpianto è un modo assai inconsueto di salvaguardare la vegetazione.
Ma la cosa più buffa è l'affermazione che "il patrimonio artistico , vegetale e storico del parco sarà tutelato ed interamente restaurato". Questa affermazione vien fatta dopo le conclusioni degli esperti nominati dal comune che negano la possibilità della salvaguardia dell'impianto storico nel caso della costruzione del parcheggio e visto che siamo a Genova non si menziona il fatto - guarda caso - di chi avrebbe il compito della manutenzione del parco rinato a nuova vita . Si perchè una delle ragioni dello stato miserevole del parco attuale è che il comune non ha una lira e non pensa di averne per lungo tempo per la cura del verde pubblico e non mi pare che i costruttori si impegnino anche al mantenimento del parco.
Altra affermazione che potrei definire comunicativamente maliziosa è quella che si riferisce al laghetto dei cigni. Questo laghetto, già comparso a cura della azienda - suppongo - sulle pagine dei giornali si deve scontrare con un fatto noto a tutti i frequentatori dei parchi cittadini - ma evidentemente non ai progettisti -. Tutti i laghi e laghetti per esigenze di igene e per la salute degli stessi animali - cigni, anatre, pesciolini rossi o tartarughe sono stati e sono via via prosciugati e quindi sappiamo tutti molto bene che il caro vecchio laghetto non potrà mai tornare agli antichi splendori - tutti meno i progettisti e i giornali che hanno pubblicato i fotomontaggi -.
Infine l'ultima chicca : le griglie di areazione. Ci viene detto che le griglie , inserite in alcune aiuole serviranno ad assorbire l'inquinamento " mediante estrattori , ad assorbire dalla superfice l'inquinamento urbano migliorando le condizioni ambientali.
Ma uno si domanda tutto questo smog assorbito "in depressione" , più tutto quello prodotto la sotto dai motori di centinaia di automobili dove va a finire? Servirà ad affumicare gli incauti automobilisti che si infileranno nella camera a gas o verrà trattenuto dai potenti - e costosi - filtri - non utilizzati in nessun altro parcheggio in città e in primis da quello già costruito dalla Sistema Parcheggi a piazza Della Vittoria o si disperderanno nell'aria ed essendo aria calda mirabilmente andranno ad ammorbare i frequentatori del parco soprastante?
Certo avendo i soldi e molte certezze si possono condurre campagne di informazione che forse distorcono i principi della logica e alcuni principi deontologici dei tecnici dell'informazione, ma certo noi non possiamo dirci convinti anzi troviamo in queste pagine pubblicitarie ulteriori ragioni per la nostra lotta alla logica del profitto speculativo ai danni dell'ambiente , della salute , dei portafogli dei cittadini.
andrea agostini
presidente circolo nuova ecologia legambiente genova