Szerző: norma Dátum: Címzett: forumgenova Tárgy: [NuovoLab] duecentoseiesima ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 7 marzo, dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova, duecentoseiesima ora in silenzio per la pace.
Sarà dedicata all'informazione sulla manifestazione internazionale contro la guerra che si terrà a Roma ed in altre capitaliail 18 marzo prossimo.
Per chi vuole raggiungere Roma in treno:
- andata Principe ore 8,52
- ritorno Termini 17,46 (arrivo 23,10)
oppure
Termini 0,15 (arrivo Principe 6,01)
Il prezzo del biglietto è di circa 30 euro
Per informazioni e prenotazioni: tel Sergio Tedeschi 010 460483 mail Norma Bertullacelli norma.b@???
Di seguito, il comunicato stampa e l'appello per la manifestazione
18 MARZO 2006
ROMA
L'Italia che ripudia la guerra
L'Italia che ripudia lo scontro di civiltà
Il 18 marzo sarà il terzo anniversario dell'inizio della guerra all'Iraq. Sarà una giornata internazionale di mobilitazione, con manifestazioni e iniziative in tutto il mondo.
Nel nostro paese, questa giornata assume una importanza particolare.
Saremo in piena campagna elettorale: crediamo che mettere la pace al primo posto sia cruciale. Siamo convinti sia importante in questo periodo ribadire a chiunque governerà il nostro paese nei prossimi anni che una politica estera alternativa è una priorità e una necessità, convinti come siamo che la pace sia l'unica sicurezza possibile.
Nelle ultime settimane il governo, dopo aver trascinato il paese in una guerra di occupazione, ha anche gettato l'Italia da protagonista nella costruzione dello scontro di civiltà. Se c'è un compito a cui oggi il nostro paese deve assolvere, nella difficile situazione internazionale, è invece opporsi a ogni tentativo di costruire una artificiosa frontiera armata fra "mondo islamico" e "mondo occidentale". Ripudiare l'intolleranza, qualsiasi forma di razzismo, ogni tentativo di affermare la superiorità della civiltà occidentale, rimettere al centro i diritti di donne e uomini, indipendentemente da appartenenze religiose, è indispensabile per evitare ulteriori disastri.
Per questo, saremo a Roma il 18 marzo, dopo una settimana di iniziative diffuse in tutta Italia, rispondendo all'appello europeo
Chiediamo a tutti e tutte di portare con sé una bandiera della pace. Daremo vita come sempre a una manifestazione plurale, dove saranno rappresentate le diverse articolazioni del movimenti contro la guerra e per la pace, che però convergono sui contenuti espressi nell'appello promosso dal Forum Sociale Europeo.
A coloro che in questo paese credono giusto esaltare le stragi o l'intolleranza diciamo che consideriamo questa esaltazione incompatibile con le nostre iniziative, che al contrario vogliono mettere al centro il valore della pace, dei diritti, della giustizia e della convivenza.
Il Comitato Organizzatore del 18 marzo
18 MARZO 2006
ROMA
LA PACE AL PRIMO POSTO
giornata internazionale contro la guerra e le occupazioni.
Ore 9,30: "soldati contro la guerra" da Usa, Gran Bretagna, Israele-Palestina, Turchia, Russia, Italia. Palazzo Valentini, via 4 novembre 119
ore 14,30: MANIFESTAZIONE NAZIONALE da Piazza Esedra a Piazza Navona
ore 18,30 : Al Kamandjati, scuola di musica nei campi profughi palestinesi; Dal'Ouna, orchestra della solidarietà internazionale - video e concerto.
Teatro Eliseo, via Nazionale 183
- per l'immediato e incondizionato ritiro di tutte le truppe straniere dall'Iraq
- contro la guerra preventiva, la sua estensione alla Siria, all'Iran e al Medio Oriente, per una soluzione pacifica della questione kurda
- per la fine dell'occupazione israeliana dei territori palestinesi e di Gerusalemme Est, per l'attuazione di tutte le risoluzioni internazionali, per una pace giusta fra Israele e Palestina, per la creazione di uno stato palestinese indipendente
- per il disarmo, la riduzione delle spese militari, l'eliminazione delle basi militari straniere e delle armi di distruzione di massa
- per politiche estere alternative, che rifiutino le logiche neoliberiste e costruiscano relazioni eque fra i popoli
- per il rispetto dei diritti umani, la difesa delle libertà democratiche e civili contro la repressione, la fine delle torture, delle detenzioni illegali, delle prigioni segrete
- per la libertà di circolazione dei migranti
L'Italia che ripudia la guerra, l'Italia che ripudia lo scontro di civiltà.