Autore: antonio bruno Data: To: veritagiustiziagenova CC: forumgenova, forumambientalista, fori-sociali, forumsociale-ponge, debate Oggetto: [NuovoLab] Bolzaneto, il giudice al contrattacco "Niente ombre,
voglio il processo"
lavoro repubblica
LA DIFESA
I legali di Alfonso Sabella, che gestì il carcere del G8: "Ci siamo opposti
all´archiviazione"
Bolzaneto, il giudice al contrattacco "Niente ombre, voglio il processo"
«Io voglio il processo, perché per un magistrato con la mia storia e i miei
valori è necessario un proscioglimento pieno, senza ombre e per questo ho
rinunciato a qualsiasi beneficio giuridico». Alfonso Sabella, ex pm della
stagione più dura dell´antimafia siciliana (braccio destro di Caselli gestì
il pentimento di Giovanni Brusca e la cattura di decine di boss) è l´ultimo
"caso" della vicenda Bolzaneto, il carcere del G8 dove vennero commesse
violenze, abusi, umiliazioni per le quali oggi sono alla sbarra agenti
penitenziari, poliziotti e carabinieri.
Sabella era, nel 2001, il coordinatore dell´amministrazione penitenziaria a
Genova. Nei giorni scorsi Il giudice per le indagini preliminari, Lucia
Vignale, ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dai pm
Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati, cui si erano opposti
anche 63 no-global transitati per il centro di prima detenzione di
Bolzaneto, ed ha ordinato un supplemento d´indagine per verificare se
davvero il magistrato non ebbe la possibilità di accorgersi dei soprusi
commessi dal personale sui detenuti.
Sabella, assistito dall´avvocato savonese Alessandro Garassini, vuole
uscire dall´indagine senza nessun sospetto, anche residuale.
«Abbiamo presentato una memoria - dice il legale - con cui ci opponevamo
alla richiesta di archiviazione e chiedevamo anche noi il supplemento. Non
accettiamo remissione di querele, e rinunciamo alla prescrizione.
Soprattutto abbiamo chiesto al giudice di acquisire tutti i tabulati dei
tre telefonini che erano nella disponibilità di Sabella in quei giorni. In
questo modo sarà possibile sapere esattamente dove si trovasse in quelle
ore e dimostreremo che il tempo trascorso a Bolzaneto fu davvero poco e le
sue visite sempre annunciate».
«Credo che Bolzaneto sia una delle molte pagine nere del G8 - aggiunge
Garassini - ma proprio per questa ragione il dottor Sabella ne deve uscire
immacolato. I veri servitori dello Stato, quelli che non hanno nulla da
temere, non si costruiscono le prescrizioni ma vi rinunciano».