La "guerra dell'acqua" diventa un film
Dopo la vittoria del premio del pubblico al Sundance Film Festival 2006 il
regista messicano Tin Dirdamal sta già lavorando alla sua prossima pellicola
che ripercorrerà le fasi salienti della cosiddetta Prima guerra dellacqua
avvenuta in Bolivia tra il 2000 e il 2001. Secondo statistiche Onu nel 2005
solo due terzi della popolazione mondiale hanno avuto accesso allacqua.
Quello che ci aspetta è di assoluta gravità, non so come il cinema continui
a concentrarsi su opere di fiction quando il futuro è drammatico. Occorre
riflettere, ha detto Dirdamal. È tempo che il cinema e larte in generale
parlino di problemi globali come lacqua ha aggiunto il regista, ricordando
che quella boliviana è stata la prima guerra dellacqua del nuovo secolo,
uno scontro tra la gente e le multinazionali del settore in cui il popolo di
Cochabamba è uscito vincitore. La storia personale di Dirdamal, pseudonimo
di Héctor Cadena Victorica, è singolare: musicista, originario di Monterrey,
ha preso per la prima volta in mano la telecamera dopo aver lavorato come
volontario nellassistenza ai migranti a Veracruz. Da quellesperienza è
nato il suo primo film, De Nadie, presentato al festival del cinema
indipendente Sundance di Park City, un documentario che narra le vicende
dei clandestini invisibili centroamericani diretti negli Stati Uniti nel
loro passaggio in Messico. Il governo dello Stato messicano di Juárez ha
chiesto di acquisirne i diritti per utilizzare la pellicola come strumento
di lavoro per i funzionari dellufficio immigrazione.[
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