[NuovoLab] Fw: Fermiamo il massacro a Nablus!

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Author: norma
Date:  
To: forumgenova
Subject: [NuovoLab] Fw: Fermiamo il massacro a Nablus!
Fermiamo il massacro a Nablus!
----- Original Message -----
From: norma
To: aderentiretecontrog8
Sent: Saturday, March 04, 2006 8:30 PM
Subject: Fw: Fermiamo il massacro a Nablus!



----- Original Message -----
From: Eda Cicogna
To: Norma Bertullacelli
Sent: Saturday, March 04, 2006 7:07 PM
Subject: Fw: Fermiamo il massacro a Nablus!


puoi metterlo in rete? magari aderiamo..


Sent: Friday, March 03, 2006 1:59 AM
Subject: Fw: Fermiamo il massacro a Nablus!


Cari tutti,
     già da vari giorni ho ricevuto questo testo e ho dato la mia adesione all'appello in segno di solidarietà col popolo palestinese e per diffondere notizie riferite solo frammentariamente e parzialmente dai media. Raccontati come singoli fatti di cronaca o "incidenti", episodi anche gravissimi non rivelano l'entità, l'organicità e la violenza del comportamento delle forze di occupazione israeliane. 
      Spero che anche voi firmiate l'appello!
Tanti saluti da 
     Gioia


----- Original Message -----
From: Fiamma Bianchi Bandinelli
To: pace giusta in M.O. :
Sent: Saturday, February 25, 2006 11:56 PM
Subject: Fermiamo il massacro a Nablus!


        Siamo in un momento importante della storia della Palestina: si sta formando un governo che potrebbe segnare una svolta negli equilibri politici della regione, dopo la sconfitta degli elementi corrotti della vecchia classe dirigente e la trasformazione di Hamas, da gruppo diviso fra un'attività di assistenza - sanitaria, scolastica, alimentare - in favore della popolazione e una lotta armata che spesso adottava metodi terroristici,  in forza politica capace di dialogare con gli altri partiti palestinesi e di fare proposte per un nuovo indirizzo politico, del quale farebbe parte una tregua duratura delle attività "terroristiche" (tregua già in vigore da molti mesi).
        Israele da parte sua, quasi temesse un intralcio per la sua politica di annessioni che, dopo la "finta" del ritiro da Gaza, procedeva veloce con l'approvazione degli Usa e nell'indifferenza dell'Europa, oggi fa di tutto per esasperare i palestinesi, spingerli di nuovo a una reazione violenta, a una terza Intifada: continuano infatti nella loro pratica di uccisioni più o meno "mirate", di invasione delle città e dei campi profughi, dove distruggono, uccidono e arrestano; e infine cercano di affamare i palestinesi togliendo all'ANP i soldi raccolti in suo nome per le tasse,  vera e propria "rapina a mano armata", come qualcuno l'ha definita.
        E intanto la TV e i giornali italiani (ed europei) come informano? Cercano solo di minimizzare le poche notizie che danno sul comportamento di Israele e di giustificarlo come possono.
Dobbiamo reagire a questa manipolazione dell'informazione. In questo momento gli israeliani si accaniscono contro Nablus, città che ha subito già tanti trattamenti disumani.



FERMIAMO IL MASSACRO DI NABLUS


Vi invito a leggere qui sotto quali sono i fatti e a firmare l'appello.
Per l'adesione si può mandare una mail al seguente indirizzo (o rispondere a questa mail)

        isabellamancini@???
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From: "Isabella Mancini" <isabellamancini@???>
Subject: Appello per Nablus, aggiornamento delle adesioni
From: "Bilal Murar" <bmurar@???>
Date: Fri, 24 Feb 2006 15:11:06 +0100
Reply-To: amiciziaItaloPalestinese@???






Appello all'informazione libera e democratica


FERMIAMO IL MASSACRO DI NABLUS




Le associazioni, organizzazioni e gruppi informali che in Italia lavorano da anni sulla questione Mediorientale e operano per una risoluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese e per una pace giusta, si rivolgono con un appello all'informazione libera e democratica del nostro paese affinchè sia data un'informazione corretta su quanto sta accadendo nei Territori Occupati in Palestina. Dal 17 febbraio è infatti in corso un'operazione militare da parte dell'IOF (Israeli Occupation Forces) a Nablus, in modo particolare nel campo profughi di Balata, ma anche a Tulkarem, dove sono tornate in azione le squadre speciali che in operazione notturna hanno arrestato un 19enne, e a Jenin dove sono state demolite nuove case e piantagioni.


I fatti di Nablus:


Lunedì 20 febbraio le forze militari israeliane alle tre e trenta del mattino sono entrati nel campo profughi di Balata e nella città vecchia di Nablus. Vicino a Balata sono iniziati gli scontri tra soldati israeliani e combattenti palestinesi. Sono poi seguite forti esplosioni dentro il campo ed il successivo ritiro verso Hawara, dove l'IOF ha la sua base militare. Dopo due ore sono però tornati nuovamente con buldozer, tanks e una ventina di jeep iniziando una nuova operazione nel campo profughi e mettendo dei blocchi di cemento alle entrate del campo. E' iniziata poi la devastazione delle abitazioni: rastrellamenti casa per casa, demolizioni con esplosivi per attraversare direttamente le abitazioni. In questa occasione sono state uccise tre persone e ferite trenta, una delle quali è deceduta più tardi in ospedale. Ma l'occupazione militare non si ferma.



Il giorno dopo, 21 febbraio, hanno allargato l¹operazione militare anche nella città vecchia di Nablus. Intanto a Balata sono state occupate circa 20 case e la scuola femminile, dove hanno distrutto l¹aula computer e dipinto sui muri immagini offensive. Hanno lasciato la città per la notte, ma il giorno dopo sono nuovamente tornati alle sette e trenta del mattino, il momento in cui le strade sono piene di persone, specialmente di ragazzi che vanno a scuola. Iniziano nuovi scontri: pietre contro pallottole. Altre 25 persone sono state ferite in quest'occasione ed altri morti si sono aggiunti alla lista. Cinque di questi sono volontari del pronto soccorso (uno di loro morirà più tardi), un altro è l¹autista dell¹ambulanza che non ha potuto ricevere aiuti per ore.


I media israeliani dicono che hanno ucciso tre terroristi.



Intanto il Medical Relief (UPMRC) ha rilasciato un comunicato sull'invasione di Balata, avvenuta tra il 17 e il 23 febbraio, sottolineando come l'operazione stessa dell'IOF (Israeli Occupation Forces) sia ancora in corso. Il 23 febbraio l'IOF ha sparato anche sulle squadre di primo soccorso e sui giornalisti presenti nel campo profughi. Sono stati feriti gravemente tre volontari del Medical Relief, Jerir Zakaria Qanadilu, colpito a una mano e a una gamba da due proiettili, Ahmad Arabat, colpito al petto, Ihab Mansour, ferito alla testa e arrestato. In questa ³operazione² sono stati feriti anche due internazionali, un americano e un tedesco. Il Medical Relief lancia un appello alla comunità internazionale affinché si mobiliti per fare pressioni su Israele e chieda la cessazione dei continui attacchi militari all'interno della città di Nablus. Il Mediacal relief ricorda come questi atti, gli attacchi ai mezzi di pronto soccorso e al loro personale, gli attacchi alla stampa, violino la Quarta Convenzione di Ginevra.




Le nostre associazioni si associano all'appello rivolgendoci non solo alla comunità internazionale ma anche ai media italiani, certi di trovare una risposta ad un silenzio che sta mortificando i palestinesi ancor più degli attacchi militari.



Firme:



Associazione di Amicizia Italo palestinese, Forum Palestina, associazione Quarto Mondo Empoli, associazione Puntocritico, Comitato Piazza Carlo Giuliani Onlus, Statunitensi contro la guerra (Firenze), FLC-CGIL Università di Firenze, RSU Ateneo fiorentino, Laboratorio per la Democrazia, Associazione "100 idee per la pace", Gruppo PRC Comune di Siena, Alice Colombi, Marco Osmo, Giorgio Forti, Elisabetta Filippi, Francesco Andreini, Alessandro Bellucci, Cpa Firenze sud e del Coordinamento Toscano Solidarietà con la Palestina, (in corso di aggiornamento)







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