Carissimo Silverio Tomeo, come è riportato nel messaggio più sotto, siamo molto in ritardo rispetto alla piattaforma politica da portare alla manif. del 18 marzo a Roma. Gli USA si stanno preparando ad aggredire l'Iran, tutto quadra con la loro strategia di preparazione all' aggressione e, con tutto il rispetto al volontarismo pacifista, non si può ancora credere che è sufficiente portare le bandiere della pace per combattere efficacemente l'intenzione bellicista dei guerrafondai.
Oggi più che mai è chiaro che solo la legittima resistenza armata dei popoli hanno impedito, veramente, a fermare il disegno degli imperialisti di dominare tutto il mondo, e dobbiamo solo all'eroica resistenza Palestinese, Irachena e di tutti i popoli che sono organizzati a resistere se ancora c'è una speranza di rivincita popolare nel mondo. Gli stati uniti hanno iniziato a fare degli studi per aggredire anche il venezuela, sono entrati illegalmente in quel territorio con aerei invisibili, per studiarne le condizioni per una eventuale aggressione. Il presidente Chavez ha per questo chiesto di militarizzare buona parte della popolazione con rifornimento di armi, ha parlato, al forum internazionale, della necessità di fare un fronte antimperialista internazionale, alla luce degli ultimi avvenimenti sulle guerre, dai Balcani all'Iraq. Noi, è nostro dovere-interresse- a sostenere la giusta causa delle resistenze armate nel mondo, legittime perchè, legittima è stata la resistenza popolare Italiana per cacciare via gli occupanti Tedeschi, legittima è stata la resistenza dei popoli, dall'america latina all'asia, dall'africa al medioriente. Quindi alla manif. del 18 portiamo le bandiere Irachene, Palestinesi, Venezuelane, colombiane, ecc. e bruciamo le bandiere dei vili aggressori genocidi dei popoli del mondo. Al popolo Americano diciamo di rovesciare il governo genocida e guerrafondaio, al Popolo Israeliano diciamo di costringere il loro governo a ritirarsi dai territori occupati a partire dal 1967, che già è una grande truffa per i Palestinesi. Altrimenti facciamo solo confusione.
Rosario
----- Original Message -----
From: "red_link" <red_link@???>
To: "Lista internazionale" <internazionale@???>; "Lista aa-info"
<aa-info@???>; "coord-smil-na Lista"
<coord-smil-na@???>; <red_link@???>; "Lista
Bastaguerra" <bastaguerra@???>; "Peacelink" <pace@???>
Sent: Tuesday, February 21, 2006 10:02 AM
Subject: [aa-info] Campagna per fermare la guerra all'Iran prima che inizi.
Nel mentre la discussione nostrana vede tanti disquisire, come è successo
anche a Firenze, se il movimento contro la guerra deve prendere le distanze
dal nucleare iraniano, facendo finta di non capire cosa si sta preparando
realmente, dagli Usa giunge un segnale incoraggiante.
Non pare che i promotori di tale appello siano ascrivibili alla nuova
categoria, inventata dai nostri media, dei filoislamici o dei filoterroristi
per principio, meno ancora ai rivoluzionari comunisti, eppure vanno subito
al sodo della questione, denunciando la campagna mediatica creata dal
Pentagono e dall'amministazione Usa, stavolta in buona compagnia delle
cancellerie europee (ma non avevano queste un dna pacifista, non erano le
naturali interlocutrici del movimento contro la guerra?).
Qui si stanno preparando le condizioni per una nuova aggressione (come
giustamente viene definita quella irachena e non pudicamente guerra come
continuano a fare molti equidistanti) di caratteristiche molto più gravi di
quelle a cui abbiamo assistito in Afghanistan ed in Iraq. E' per tale motivo
che si sta montando la campagna contro le presunte armi atomiche dell'Iran,
che si sta rinfocolando la campagna islamofobica a cui in tanti stanno dando
il proprio contributo, anche quando non assumono gli attegiamenti sguaiati
di un Caldiroli. Come si dice giustamente nella dichiarazione ci si prepara
ad utilizzare armi atomiche, queste vere e reali contro il popolo iraniano.
Il compito del movimento contro la guerra è quello di denunciare nettamente
tale campagna e cercare di contrastarla in tutti i modi possibili.
Cerchiamo di non ripetere ancora una volta i teatrini a cui abbiamo
assistito nella vicenda irachena, secondo cui l'obiettivo di buttare giù
Saddam era encomiabile, se non fosse stato per i metodi un poco brutali
utilizzati dalla coalizione occidentale.......
A cominciare dalla preparazione del 18 marzo e nella manifestazione stessa
il tema della campagna islamofobica e la nuova aggressione che si va
preparando all'Iran deve essere al centro dell'agenda del movimento senza se
e senza ma.
Campagna Fermare la guerra all'Iran
Unisciti al vescovo Thomas Gumbleton, Howard Zinn, Harold Pinter, al vescovo
Filipe C. Teixeira, George Galloway, Ramsey Clark, Tony Benn, e altri in una
Campagna Internazionale per fermare la Guerra all'Iran prima che essa inizi!
www.StopWarOnIran.org
Fermare la Guerra all'Iran prima che essa inizi!
Firma la dichiarazione Vedi i fiirmatari
È con profonda angoscia che noi osserviamo la crescente minaccia di una
nuova Guerra degli Usa questa volta contro il popolo dell'Iran.
I media sono pieni di report circa una presunta minaccia nucleare
rappresentata dall'Iran e la presunta necessità degli Usa di compiere una
azione militare.
StopWarOnIran.org, uno sforzo dal basso, ha lanciato una massiccia campagna
di educazione pubblica per opporsi alla spinta verso una nuova guerra contro
il popolo dell'Iran. Come parte di questo sforzo noi abbiamo bisogno del tuo
aiuto per mettere questa pagina nei principali giornali degli Stati Uniti.
Le storie circa le Armi di distruzione di massa lanciate nei mesi precedenti
hanno portato alla Guerra in Iraq.
Nella fase precedente alla illegale invasione dell'Iraq, l'amministrazione
Bush ha sostenuto che l'Iraq possedeva massicci depositi di armi di
distruzione di massa e che esso era capace di lanciare un attacco -
nucleare, chimico e biologico - agli Usa nel giro di 45 minuti.
Il presidente Bush disse che gli Usa dovevano attaccare immediatamente, e
non potevano aspettare la prova finale - la canna fumante- che sarebbe
potuta venire sotto forma di un fungo nucleare. Noi tutti sappiamo ora che
questa campagna di propaganda fu una completa falsità creata per
giustificare la guerra di aggressione.
Ora noi vediamo report che sono del tutto simili e sono prodotti per
giustificare l'azione militare contro il popolo dell'Iran. Deferire l'Iran
al consiglio di sicurezza dell'Onu rappresenta il preludio per un'azione
unilaterale. Esattamente come nel caso dell'Iraq, nessuno delle
dichiarazioni fatte dal governo Usa regge ad analisi accurata. L'Iran si è
sottoposta alle ispezioni più intrusive ed umilianti, sopra ed oltre tutto
ciò che è richiesto dal trattato di non proliferazione nucleare. Nessuna
delle ispezioni ha trovato qualche traccia che l'Iran stia sviluppando un
programma di armamento nucleare.
C'è solo un governo che ha usato armi nucleari contro popolazioni civili, ed
è la stessa nazione che possiede il più grande deposito di armi di
distruzioni di massa del pianeta. Più pericoloso ed incredibile ancora è che
proprio in questo momento sta sviluppando una nuova generazione di armi
nucleari tattiche che intende usare, non solo come minaccia. Questo paese
sono, naturalmente gli Stati Uniti.
Non dovrebbe esserci una discussione circa il pericolo rappresentato dalle
armi nucleari incluse le armi stoccate dal Pentagono e la storia delle
aggressioni e degli interventi da parte degli Usa?
L'Iran ha già molto sofferto per mano delgi Stati uniti. Noi ricordiamo il
rovesciamento del governo democraticamente eletto del dottor Mossadeq da
parte degli Usa e il ritorno dello Scià sul Trono del Pavone " un superbo
risultato da parte della CIA. " Per 25 anni lo Scià ha governato l'Iran con
il ferro ed il fuoco a beneficio delle multinazionali petrolifere
statunitensi, prima che il popolo iraniano, a milioni, rovesciasse la sua
tirannia con un terribile costo di vite umane. Per i passati 27 anni le
sanzioni da parte degli Usa hanno impedito il diritto dell'Iran allo
sviluppo e procurato grandi sofferenze al popolo iraniano.
È essenziale che tutte le voci contrarie alle devastazioni di una nuova
Guerra nel medio Oriente si pronuncino ora. Noi dobbiamo chiedere con forza
la fine della campagna di Washington di sanzioni, di ostilità e di
falsificazioni contro il popolo dell'Iran. Noi abbiamo bisogno di fondi per
i bisogni umani, non di nuove aggressioni senza fine contro l'Iran.
Primi firmatari (aggiungi il tuo nome)
Bishop Thomas Gumbleton, Detroit Archdiocese*, Founding President, Pax
Christi*
The Most Rev. Filipe C Teixeira, OFSJC, Diocesan Bishop, Diocese of Saint
Francis of Assisi, CCA
Michael Parenti, author
Ramsey Clark, former U.S. Attorney General
Howard Zinn, author, historian
George Galloway, MP, Britain
Tony Benn, MP, Britain
Denis J. Halliday, former UN Assistant Secretary-General
Harold Pinter, 2005 Nobel Laureate in Literature
Margarita Papandreou, former First Lady of Greece
Ardeshir Ommani, co-founder of American-Iranian Friendship Committee (AIFC)
Ervand Abrahamian, Prof. ME History, Author, Between Two Revolutions
David N. Rahni, Professor and scholar, NY
David Sole, President UAW, Local 2334*, Detroit
Steve Gillis, President, USWA Local 8751*
Fellowship of Reconciliation, Nyack, NY
Thomas Koppel and Annisette, of the Scandanavian Popular Music Band Savage
Rose
Dirk Adriaensens, coordinator SOS Iraq, exec. committee Brussells Tribunal)
Hani Y. Awadallah, President, Arab American Civic Organization
Axis of Logic
Dr. Barbara Nimri Aziz, Executive producer of RadioTahrir-WBAI-NY
Brian Barraza, AMAT, Association of Mexican American Workers
Sharon Black, All Peoples Congress
Jean Bricmont, Brussels Tribunal
Brookline PeaceWorks
John Catalinotto, Editor - Metal of Dishonor
Ed Childs, Chief Steward, Unite Here Local #26*
Michel Collon, writer, publicist, Stop USA
Heather Cottin, Freeport Community Worklink Center*
Tiphaine Dickson, attorney
LeiLani Dowell, Queers for Peace & Justice
Gregory Elich, author, researcher
Elena Everett, Chair, NC Green Party*, Co-Chair, GPAX (Green Party Peace
Action Committee)*
Leslie Feinberg, Nat'l Lgbt Caucus Co-chair, National Writers' Union/UAW*,
Jersey City, NJ
Sara Flounders, International Action Center
Lenora Foerstel, Vice Pres. Women for Mutual Security*
Tiokasin Ghosthorse, First Voices Indigenous Radio
Peter Gilbert, FIST - Fight Imperialism, Stand Together
Farrukh Sohail Goindi, Foundation for Democracy-Pakistan
Teresa Gutierrez, NY Committee to Free the Cuba 5
Samia Halaby, Defend Palestine, NYC
Klaus Hartmann, Chairman, German Freethinkers Association
Jesse Lokahi Heiwa, QueerJustice.org
Imani Henry, Playwright/Performer
Nellie Hester Bailey, Harlem Tenants Council
Sherif Hetata, MD, novelist,International Coordinating Committee of the
Mediterranean Social Forum*
Larry Holmes, Troops Out Now Coalition
Eric Hooglund, Editor, Critique: Critical Middle Eastern Studies, Hamline
University*, St. Paul MN
Yoomi Jeong, Korea Truth Commission
Berta Joubert-Ceci, Philadelphia International Action Center
Charlotte Kates, NJ Solidarity - Activists for the Liberation of Palestine
Khadouri al-Kaysi, Committee to Support the Iraqi People
Nada Khader, Director of WESPAC* Foundation
Beth Lamont, NY Humanist Society*
Dustin Langley, No We Wont Go counter-recruiting network
Robert Merrill, Ph.D.,Professor, Maryland Institute College of Art*,
Baltimore, MD
MLK, Jr. Bolivarian Circle, Boston
Monica Moorehead, Millions for Mumia
New England Human Rights for Haiti
Erik-Anders Nilsson, Jersey City Peace Movement
Eleanor Ommani, American-Iranian Friendship Committee (AIFC)
John Parker, LeftBooks.com
Pam Parker, shop steward, Washington/Baltimore Newspaper Guild(WBNG) #32035
Rostam Pourzal, Iranian Cultural Association*, Washington DC
Ralph Poynter, New Abolitionist Movement*
Minnie Bruce Pratt, Lesbian Author/activist, National Writers Union*, Jersey
City, NJ
Anne Pruden, 1199 SEIU delegate*
Milos Raickovich, composer, New York
Gloria Rubac, Steward, Houston Federation of Teachers, Local 2415*
Nawal El Saadawi, Writer and Psychiatrist, President, Arab Women's
Solidarity Association*,
Njeri Shakur, Texas Death Penalty Abolition Movement
Nana Soul, Artists and Activists United for Peace
Annie & Buddy Spell, Covington Peace Project, Covington LA
Lynne Stewart, attorney
Lynne Stewart Defense Committee
Johnnie Stevens, Peoples Video Network
Brenda Stokely, New York City Labor Against the War
Mark Lewis Taylor, Professor of Religion & Culture, Princeton Theological
Seminary*
Nadje Tesich, Author, Playwright, Poet
Usavior, Artists and Activists United for Peace
Tony Van Der Meer, Prof. Univ. of Massachusetts, Boston*
Klaus von Raussendorff, Association for International Solidarity*, Germany
Michael Tarif Warren, attorney
Dave Welsh, Delegate, San Francisco Labor Council, AFL-CIO*
Walter Williams, People Judge Bush
Più svariate centinaia che potrai verificare andando sul sito.
It is with grave concern that we observe the growing threat of a new U.S.
war--this time against the people of Iran.
The media is filled with reports of an alleged nuclear threat posed by Iran
and the assumed need for the U.S. to take military action. These reports
recall the "Weapons of Mass Destruction" stories issued in the months
leading up to the war on Iraq.
In the lead up to the illegal invasion of Iraq, the Bush Administration
asserted that Iraq possessed massive stockpiles of weapons of mass
destruction and that it was capable of launching an attack - nuclear,
chemical and biological - on the U.S. within 45 minutes.
President Bush said that the U.S. had to attack immediately, and could not
"wait for the final proof -- the smoking gun -- that could come in the form
of a mushroom cloud." We all know now that this propaganda campaign was a
complete fabrication created to justify a war of aggression.
Now we see reports that are all too similar being made to justify military
action against the people of Iran. Taking Iran to the UN Security Council is
a prelude for unilateral action. Just as in the case of Iraq, none of the
claims made by the U.S. government stand up to unbiased scrutiny. Iran has
submitted to the most intrusive and humiliating inspections, above and
beyond what is required by Nuclear Weapons Non-Proliferation Treaty (NPT).
None of the inspections have found any evidence that Iran is developing a
nuclear weapons program.
There is only one government that has used nuclear weapons against civilian
populations, and that same nation has the largest stockpile of weapons of
mass destruction on the planet. Most dangerous and incredible it is at this
very moment developing a new generation of tactical nuclear weapons that it
intends to use, not merely to threaten. That country is, of course, the
United States. Shouldn't any real discussion of the dangers of nuclear
weapons include the weapons stockpiled by the Pentagon and the history of
U.S. aggression and interventions?
Iran has suffered greatly at the hands of the U.S. We recall the U.S.
overthrew the democratically elected government of Dr. M. Mossadegh and
returned the Shah to the Peacock Throne - 'the proudest achievement of the
CIA'. For 25 years the Shah ruled Iran with an iron fist for the benefit of
U.S. oil corporations before the people of Iran, in the millions, overthrew
his tyranny at a terrible cost in lives. For the past 27 years U.S.
sanctions have impeded Iran's right to development and brought great
suffering to the people.
It is essential that all voices opposed to the devastation of a new war in
the Middle East speak out now. We urge an immediate end to Washington's
campaign of sanctions, hostility, and falsehood against the people of Iran.
We oppose any new U.S. aggression against Iran. We need funds for human
needs, not endless war for empire.
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