COMUNICATO STAMPA 1 MARZO 2006
Oggi 1 Marzo 2006 si è svolta una nuova iniziativa del Collettivo
operatori sociali in continuità
con l’intervento effettuato Venerdì 17 Febbraio in occasione del forum
programmatico organizzato dal sindaco uscente sulle politiche sociali. I
lavoratori del terzo settore sono scesi di nuovo in piazza, stavolta con
un presidio presso il 94imo servizio, l’ufficio tecnico dell’assessorato
alle politiche sociali, occupando l’edificio senza interrompere le
attivitá e ricevendo anche la solidarietà degli astanti. Una delegazione
è stata ricevuta dal dott.Attademo al quale sono state poste una serie
di problematiche irrisolte in questi anni e che si manifestano oggi in
tutta la loro drammatica emergenza:
· Le case famiglia a cui non vengono pagate le rette dovute da 10 mesi
sono attualmente costrette ad indebitarsi e/o addirittura a chiudere,
licenziando i lavoratori e abbandonando i minori ospitati. Nel corso
delle mobilitazioni del mese di Novembre si era ottenuto l’impegno di
inserire questo servizio residenziale nella lista di quelli
indispensabili, garantendo la puntualità dei pagamenti. Il dott.
Attademo ha risposto che il Comune manterrá fede a questo impegno nel
corso dell’approvazione della riforma del bilancio in prospettiva della
formazione delle nuove municipalità, che verrá approvata nel mese di
Marzo. Rimane il problema dei pagamenti arretrati per i quali le case
famiglia sono indebitate fino al collo con le conseguenze sopra citate:
su questo punto è stato raggiunto un accordo con Banca Etica nel quale
il Comune di Napoli si impegna a fare da garante per l’erogazione di
nuovo credito sufficiente a coprire il ritardo accumulato sinora.
Inoltre è stato posto anche il problema politico del pagamento degli
interessi passivi che si esige essere sostenuto dallo stesso Comune di
Napoli in quanto responsabile dei ritardi e di questo ulteriore
indebitamento delle case famiglia.
· Il progetto di Tutoraggio (legge 285/97), servizio strategico per le
politiche rivolte ai minori a rischio, in quanto considerato l’ultima
chance concessa ai minori prima dell’allontanamento dalle famiglie di
provenienza, è scaduto nel mese di Gennaio 2005. Attualmente è in regime
di proroga in attesa del nuovo bando di assegnazione: il dott.Attademo
ha preso l’impegno di garantire la continuità del servizio fino a
Dicembre 2006 attraverso una proroga che mantenga integro il monte ore
complessivo del progetto. Entro quest’anno il dirigente del Comune ha
garantito la messa in opera della nuova gara d’appalto che dovrebbe
consentire la continuità del servizio almeno per tutto il 2007.
· Programmazione delle politiche sociali: Il dott. Attademo ha
denunciato l’impotenza effettiva del suo ufficio amministrativo
dichiarando che la disponibilità di spesa gli viene comunicata anno per
anno in relazione all’erogazione del governo nazionale, questo
renderebbe di fatto impossibile qualsiasi forma di programmazione che
vada oltre la mera prospettiva dei 12 mesi. Ció equivale a dire che la
legge quadro per l’integrazione dei servizi sociosanitari, legge
328/2000, è di fatto svuotata di contenuti reali in quanto prevederebbe
la costituzione di un fondo nazionale per la spesa sociale di durata
triennale.
· Applicazione del CCNL da parte degli enti appaltatori per i lavoratori
dei servizi: Il terzo settore è diventato in questi anni uno dei luoghi
privilegiati per la sperimentazione dei contratti atipici con una
ricaduta impressionante sulle condizione di precarietà lavorativa ed
esistenziale degli operatori sociali. Questo è dovuto da un lato
all’insufficiente e discontinua erogazione dei fondi per i progetti
appaltati che rende di fatto impossibile per gli enti il pagamento di
tutti i contributi volti a sostenere l’applicazione del CCNL, dall’altro
lato le tariffe orarie previste dai progetti e riconosciute ai
lavoratori sono insufficienti a coprire i costi previsti per
l’applicazione del CCNL. Il dott.Attademo si è impegnato a monitorare,
anche attraverso una relazione dettagliata del collettivo operatori
sociali, l’applicazione del CCNL laddove è giá possibile e ad adeguare
le tariffe orarie, rialzandole, nei progetti dove si rende necessario.
Martedì 14 marzo alle ore 12 il collettivo operatori sociali incontrerá
nuovamente i dirigenti del 94imo servizio per verificare l’effettiva
applicazione degli accordi presi e per continuare il percorso di lotta
intrapreso nel quadro piú generale di contrasto ai processi di
precarizzazione del mondo del lavoro e delle condizioni di vita dei
lavoratori, in sinergia con le altre realtà organizzate di lotta alla
precarietà che stamattina hanno sostenuto l’iniziativa del collettivo
come la Rete Nazionale Ricercatori Precari – nodo di Napoli, i centri
sociali della Campania e il collettivo R.i.s.s.a. di Portici, i precari
e le precarie della Napoli May Day.
L’ iniziativa di oggi si inscrive infatti dentro il percorso di
costruzione dell’ appuntamento Europeo per il 1 Maggio contro la
preacarietà che si svolgerà nelle principali città Europee tra cui Napoli.
COLLETTIVO OPERATRICI E OPERATORI SOCIALI NAPOLI
P. S. per ulteriori info 3394760025
foto --
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