SCUOLA PER LA PACE DELLA PROVINCIA DI LUCCA
IN COLLABORAZIONE CON:
ARCI Lucca
POLITICA SENZA IL POTERE IN UNA
SOCIETA’ CONVIVIALE
RIPENSANDO IL VERNACOLARE
Attraverso una rivisitazione del pensiero di Ivan Illich
10-11 marzo 2006 Lucca - Palazzo Ducale (Piazza Napoleone)
Riprendendo una conversazione iniziata due anni fa in occasione del Seminario “Le paci dei popoli”, dedicato a Ivan Illich, la Scuola per la Pace della Provincia di Lucca organizza il seminario “Politica senza il potere in una società conviviale - ripensando il vernacolare”.
Questa iniziativa è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione del gruppo “Il granchio di Kuchenbuch” - attivo presso il Centro di documentazione Interculturale Ivan Illich della Scuola per la Pace - e di alcuni amici di Illich di vari paesi riuniti nel gruppo “Pudel”.
Il tema del “vernacolare”, introdotto da Ivan Illich, orienterà entrambe le fasi di studio.
“Vernacolare” designa , in senso stretto, una realtà che appartiene al passato. Illich usa il termine per indicare modi di vita che si collocano al di fuori del dominio del mercato. Le case, il cibo, gli abiti, le stoviglie, gli utensili e le stesse parole, erano un tempo “fatte in casa”. La guerra al vernacolare ha raggiunto ora il suo culmine e sembra avere vinto: sotto il segno della globalizzazione la supremazia del mercato ha sostanzialmente contaminato ogni attività umana, dovunque. Per prendere piena coscienza di questa condizione attuale è innanzitutto necessario prendere le distanze da essa. Per questo ci impegnamo a riflettere sul vernacolare, fuori dalla nostalgia del passato e dalle illusioni per il futuro, come passo necessario per scoprire i modi per vivere correttamente il presente.
(Il convegno pubblico sarà preceduto da un incontro di ricerca di quattro giorni a numero chiuso per l'approfondimento di alcuni temi. I risultati di questo seminario saranno riportati sinteticamente nel corso del convegno pubblico)
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PROGRAMMA
VENERDI’ 10 MARZO - ore 9 - 13
Prima sessione
Globalizzazione: la lotta permanente al Vernacolare
Nel passato il commercio e i mercati occupavano i margini della vita quotidiana. Oggi viceversa è marginalizzato ciò che la gente produce per la propria vita. La globalizzazione è la più recente incarnazione della moderna guerra al Vernacolare. Da una parte essa comporta l’estinzione delle molteplici alternative di sussistenza ad opera del regime omologante del mercato e dall’altra essa riflette l’imporsi, senza precedenti nella storia, di istituzioni politiche globali (ad esempio il WTO) che determinano la distruzione delle forme di vita vernacolari.
Il focus di questo tema sarà l’interrogativo: “Come vivere una ‘buona vita’ nel regime globalizzato?”
Ore 9 - iscrizioni
Ore 9.30 - Saluti di Andrea Tagliasacchi Presidente della Provincia di Lucca
Introduzione di Aldo Zanchetta Coordinatore Scuola per la Pace
Coordina: Rossana Sebastiani Dirigente Servizio Politiche Sociali e Sport
Ore 9.45 - Rodrigo Rivas “La globalizzazione. Realtà e miti”
Ore 10.15 - Majid Rahnema “Ripensando il vernacolare”
Ore 10.45 - dibattito
Ore 11.05 - pausa caffè
Ore 11.15 - riflessioni sul tema dal seminario residenziale
Ore 11.30 - Serge Latouche “Disfare lo sviluppo per rifare il mondo”
Ore 12 - dibattito
Ore 13 - pausa pranzo
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VENERDI’ 10 MARZO - ore 14.45 - 18.30
Seconda sessione
La logica della tecno-scienza e il senso comune
L’uomo contemporaneo vive in un ambiente tecnologico che ha ridisegnato fondamentalmente le sue relazioni storiche con la natura. Nel corso degli ultimi venticinque anni le nuove tecnologie si sono diffuse più velocemente e su scala più vasta di quanto sia mai accaduto nel
passato. Questo nuovo ambiente minaccia di annientare il “senso comune" mediante la mentalità scientifica orientata dal mero meccanicismo razionalistico di esperimenti e formule matematiche. I concetti di “rischio”, “geni”, “cambiamento climatico” non meno che “informazione” travalicano questo senso comune e conducono verso una gestione tecnocratica della vita. In questo contesto le relazioni dell’uomo con i propri strumenti sono vitali.
Il focus di questo tema sarà l’interrogativo: “L’uomo ha raggiunto un punto nel quale egli controlla ancora i suoi strumenti?”
Coordina: Elio Rossi Responsabile Ambulatorio di omeopatia AUSL 2 Lucca
Ore 15 - Achille Rossi “Affrontare criticamente il mondo della tecnoscienza”
Ore 15.30 - Barbara Duden “L’illusione di comprendere il corpo del paziente attraverso i test medici”
Ore 16 - riflessioni sul tema dal seminario residenziale
Ore 16.30 - dibattito
Ore 16.50 - pausa caffè
Ore 17 - Jean Robert “Strumenti addio!”
Ore 17.30 - dibattito
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SABATO 11 MARZO - ore 9 - 12.30
Terza sessione
Scienza, etica, vita
La vita di ogni giorno - i tempi del lavoro, della malattia, dell’alimentazione, del tempo libero - sembra codificata e determinata da categorie scientifiche quali l’economia, la psicologia, la biologia o la chimica. La scienza è largamente accettata come la sola forma di conoscenza legittimata di sé e del mondo. E’ perciò urgente chiedersi se e come la scienza deve relazionarsi con le altre forme della conoscenza, con l’etica e con la vita tutta.
Il focus di questo tema sarà l’interrogativo: “Quale relazione fra scienza, etica e vita?”
Coordina: Maurizio Fatarella Dirigente ARCI Lucca
Ore 9 - Silja Samerski “Recuperando la speranza di fronte al pericolo: note sui geni e sul rischio”
Ore 9.30 - Marcello Buiatti “Il benevolo disordine della vita”
Ore 10 - dibattito
Ore 10.20 - pausa caffè
Ore 10.30 - idee sul tema dal seminario residenziale
Ore 10.50 - Sajay Samuel, Samar Farage “Osservazioni sul contrasto fra nozioni scientifiche e comune sentire”
Ore 11.20 - dibattito
Ore 12.45 - pausa pranzo
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SABATO 11 MARZO - ore 14.30 - 18.30
Quarta sessione
Politica senza il potere - Ripensando il vernacolare
La gente sembra essere sempre più dipendente da poteri al di fuori della propria comprensione e del proprio controllo. Una fluttuazione del valore di una moneta in un angolo della terra può compromettere il lavoro in un altro lato del mondo. Lo schermo della TV trasporta immagini lontane che modificano la nostra immaginazione quaggiù. Gli strumenti sono cresciuti in potere e ampiezza in modo tale che i loro fruitori sono ridotti a meri operatori. Nozioni scientifiche come ad esempio “mutazione genetica” superano la comprensione comune. Esperti di differenti settori - economisti, tecnologi, scienziati - sembrano più importanti per la definizione delle politiche che non i cittadini, e la politica è divenuta affare di specialisti.
Il focus di questo tema sarà: “In questa situazione può la gente comune scoprire modi non condizionati del vivere insieme? Quale tipo di ‘askesis’ volontaria, quali autolimitazioni sono oggi necessarie per ri-animare il fiorire della politica nel suo senso più pieno? Può il desiderio struggente di una ‘buona vita’ richiedere di immaginare una politica senza il ‘potere’?
Coordina: Doriano Beneforti Gruppo “Il granchio di Kuchenbuch”
Ore 14.30 - Massimo Angelini “Ritorno all’evidenza”
Ore 15 - Roberto Bugliani “Politica senza il potere: l’esperienza zapatista”
Ore 15.30 - riflessioni sul tema dal seminario residenziale
Ore 15.50 - dibattito
Ore 16.20 - pausa caffè
Ore 16.30 - Giovanna Morelli “Ivan Illich: convivialità e Áskesis come arte di esistere”
Ore 17 - dibattito
Ore 17.45 - Aldo Zanchetta, Sajay Samuel conclusioni
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INCONTRI SERALI:
Religioni e culture: una lunga esperienza in America Latina
Intervento testimonianza di Fratel Arturo Paoli
7 marzo 2006 ore 21
Sala Maria Luisa - Palazzo Ducale
Ricordando Ivan Illich
Testimonianze di alcuni amici e proiezione del video “Ivan Illich a Lucca”
9 marzo 2006 ore 21
Sala Maria Luisa - Palazzo Ducale
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Per ulteriori informazioni:
Scuola per la Pace della Provincia di Lucca
Centro di documentazione interculturale "Ivan Illich"
Via Santa Giustina, 21 - Lucca
tel. 0583 433451-433452
fax 0583 433450
email: scuolapace@???
web:
www.provincia.lucca.it/scuolapace