[NuovoLab] "non c'è più religione"...ma c'è business!

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Szerző: Edoardo Magnone
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Tárgy: [NuovoLab] "non c'è più religione"...ma c'è business!

Molto interessante il sito...
http://www.avemaria.com/


AVE MARIA, Città ideale dei cattolici Usa Verrà inaugurata nel 2007 in Florida.
Ospiterà un ateneo cattolico e 30mila persone. Banditi pornografia, aborto e
contraccettivi

NAPLES (FLORIDA) – Si chiamerà «Ave Maria» la città simbolo dell'utopia
cattolica che aprirà i battenti nell’estate del 2007 a poco più di 130km da
Miami, presso una cittadina dal curioso nome di Naples, vale a dire Napoli. Gli
Stati Uniti si riscoprono terreno fertile per l’edificazione della «Città
ideale»; hanno già ospitato, soprattutto nel XIX secolo, numerosi esperimenti
(fallimentari) da parte di pensatori per lo più europei impegnati a creare la
comunità umana perfetta, felice e ugualitaria, da Charles Fourier e il
Falansterio a Robert Owen e la sua «Nuova Armonia». Solo gli Amish, protestanti
anabattisti allergici al progresso tecnologico e all’uso delle armi, sono
riusciti a dar vita a comunità «arcadiche» in grado di sopravvivere al
passaggio dei decenni, ma presto potrebbero dover dire addio a questa sorta di
monopolio.

IL PAPA DELLA PIZZA – I lavori di edificazione di Ave Maria sono già a buon
punto, essendo partiti nel 2002, e stanno trasformando radicalmente un’area di
5mila acri presso le paludi delle Everglades. Nel 2007, il grosso delle opere
sarà completato e il sogno visionario di Tom Monaghan diverrà realtà. Stiamo
parlando del «Papa della pizza», così soprannominato per la sua religiosità e
per aver creato dal nulla (lui orfano cresciuto dalle suore e divenuto poi
marine, prima di lanciarsi nell’imprenditoria) la seconda catena americana di
pizzerie da asporto, «Domino’s pizza». Attività che gli ha reso molti denari
(con cui ha finanziato numerose attività filantropiche, come la costruzione di
asili, orfanotrofi e stazioni radio), ceduta peraltro nel 1998 per un miliardo
di dollari. Quindici anni fa Monaghan ebbe un risveglio religioso, abbracciò
uno stile di vita più morigerato (vendette per esempio il suo aereo e il suo
yatch) e decise di fare qualcosa di più per arginare la «decadenza morale
dell’Occidente».

LA CITTA’ IDEALE DEI CATTOLICI – Monaghan ha deciso di investire una montagna di
denaro (inizialmente 100 milioni di dollari, già saliti a circa 500) nella
creazione di Ave Maria, Città Ideale retta da principi cristiani e sede della
prima Università cattolica costruita negli Usa da 40 anni a questa parte. La
città sarà la prima al mondo a nascere in simbiosi con un ateneo (già
foraggiato con 250 milioni di dollari e attivo in una sede provvisoria a
Naples). Avrà circa 30mila abitanti, di cui almeno 5mila saranno studenti
universitari. Quando la città verrà inaugurata nel 2007 ci sarà posto per circa
650 di loro, nonché per attività commerciali e residenze per famiglie, destinate
ad aumentare gradualmente in vista del completamento del grandioso progetto, in
almeno 40 anni. Il 45% dei 5mila acri occupati da Ave Maria sarà costituito da
aree verdi, laghetti e corsi d’acqua. Al centro del complesso sorgeranno una
chiesa alta oltre 30 metri e una piazza sul modello di quelle italiane,
concetto semisconosciuto negli States.

LE REGOLE – La città offrirà ai suoi abitanti una condotta di vita «morigerata».
Le farmacie non potranno vendere contraccettivi. Le edicole e i negozi di
videocassette non potranno commerciare materiale pornografico, ovviamente
bandito anche dal canale tv via cavo che nascerà in città. Negli ospedali di
Ave Maria non sarà neanche possibile abortire. In tal modo, stando alle parole
del rettore dell’Università di Ave Maria, Nicholas Healy, verrà ricostruita «la
Città di Dio», in un Paese che «soffre di un catastrofico crollo culturale».
Stando ai dati forniti dalla Fondazione Ave Maria, già 7mila persone hanno
chiesto di poter andare a vivere nel «nuovo Eden», e il 60% delle attività
commerciali è già stato assegnato.

LE PROTESTE – Alcuni attivisti dei diritti civili hanno manifestato l’intenzione
di denunciare il progetto per violazione delle leggi sulla separazione tra stato
e chiesa. Vero è, però, che nessuno è obbligato a trasferirsi ad Ave Maria, e
chi lo vuole fare sa a cosa va incontro. Qualche protesta, che appare più
sensata, arriva dai movimenti ambientalisti, che ritengono che la costruzione
di Ave Maria ridurrà l’ambiente naturale della pantera della Florida, una
specie di piccolo puma di cui ormai esistono meno di 50 esemplari; ormai, però,
il progetto è in fase avanzata di realizzazione. I suoi promotori promettono il
massimo rispetto per l’ambiente e la creazione di aree agricole destinate a
coltivazioni biologiche. Sia quel che sia, a febbraio di quest’anno è stata
posata la prima pietra del futuro ateneo, che ha ricevuto anche la benedizione
(è proprio il caso di dirlo) del governatore (protestante) della Florida, Jeb
Bush, che ha ringraziato Monaghan per la scelta del suo Stato. Forse non gli è
stato detto che il «Papa della pizza» aveva scelto inizialmente il Michigan, le
cui autorità gli avevano però negato il permesso di edificazione di Ave Maria.

Simone Bertelegni
26 febbraio 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/26/avemaria.shtml