[NuovoLab] aggiornamento firme appello Nablus

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Szerző: Elisabetta Filippi
Dátum:  
Címzett: forumgenova
Tárgy: [NuovoLab] aggiornamento firme appello Nablus
>From: Fiamma Bianchi Bandinelli <fiammabianchibandinelli@???>
>Reply-To: amiciziaItaloPalestinese@???
>To: Amicizia Italia-Palestina:;
>Subject: [amiciziaItaloPalestinese] Fermiamo il massacro a Nablus!
>Date: Sat, 25 Feb 2006 23:53:10 +0100
>
>    Siamo in un momento importante della storia della Palestina: si sta 
>formando un governo che potrebbe segnare una svolta negli equilibri 
>politici della regione, dopo la sconfitta degli elementi corrotti della 
>vecchia classe dirigente e la trasformazione di Hamas, da gruppo diviso fra 
>un'attività di assistenza - sanitaria, scolastica, alimentare - in favore 
>della popolazione e una lotta armata che spesso adottava metodi 
>terroristici,  in forza politica capace di dialogare con gli altri partiti 
>palestinesi e di fare proposte per un nuovo indirizzo politico, del quale 
>farebbe parte una tregua duratura delle attività "terroristiche" (tregua 
>già in vigore da molti mesi).
>    Israele da parte sua, quasi temesse un intralcio per la sua politica di 
>annessioni che, dopo la "finta" del ritiro da Gaza, procedeva veloce con 
>l'approvazione degli Usa e nell'indifferenza dell'Europa, oggi fa di tutto 
>per esasperare i palestinesi, spingerli di nuovo a una reazione violenta, a 
>una terza Intifada: continuano infatti nella loro pratica di uccisioni più 
>o meno "mirate", di invasione delle città e dei campi profughi, dove 
>distruggono, uccidono e arrestano; e infine cercano di affamare i 
>palestinesi togliendo all'ANP i soldi raccolti in suo nome per le tasse,  
>vera e propria "rapina a mano armata", come qualcuno l'ha definita.
>    E intanto la TV e i giornali italiani (ed europei) come informano? Cercano 
>solo di minimizzare le poche notizie che danno sul comportamento di Israele 
>e di giustificarlo come possono.
>Dobbiamo reagire a questa manipolazione dell'informazione. In questo 
>momento gli israeliani si accaniscono contro Nablus, città che ha subito 
>già tanti trattamenti disumani.

>
>FERMIAMO IL MASSACRO DI NABLUS
>
>Vi invito a leggere qui sotto quali sono i fatti e a firmare l'appello.
>Per l'adesione si può mandare una mail al seguente indirizzo (o rispondere
>a questa mail)
>
>    isabellamancini@???
>--------------------------------------------------------------------
>From: "Isabella Mancini" <isabellamancini@???>
>Subject: Appello per Nablus, aggiornamento delle adesioni
>From: "Bilal Murar" <bmurar@???>
>Date: Fri, 24 Feb 2006 15:11:06 +0100
>Reply-To: amiciziaItaloPalestinese@???

>
>
>
>Appello all'informazione libera e democratica
>
>FERMIAMO IL MASSACRO DI NABLUS
>
>
>>Le associazioni, organizzazioni e gruppi informali che in Italia lavorano
>>da anni sulla questione Mediorientale e operano per una risoluzione
>>pacifica del conflitto israelo-palestinese e per una pace giusta, si
>>rivolgono con un appello all'informazione libera e democratica del nostro
>>paese affinchè sia data un'informazione corretta su quanto sta accadendo
>>nei Territori Occupati in Palestina. Dal 17 febbraio è infatti in corso
>>un'operazione militare da parte dell'IOF (Israeli Occupation Forces) a
>>Nablus, in modo particolare nel campo profughi di Balata, ma anche a
>>Tulkarem, dove sono tornate in azione le squadre speciali che in
>>operazione notturna hanno arrestato un 19enne, e a Jenin dove sono state
>>demolite nuove case e piantagioni.
>>
>>I fatti di Nablus:
>>
>>Lunedì 20 febbraio le forze militari israeliane alle tre e trenta del
>>mattino sono entrati nel campo profughi di Balata e nella città vecchia di
>>Nablus. Vicino a Balata sono iniziati gli scontri tra soldati israeliani e
>>combattenti palestinesi. Sono poi seguite forti esplosioni dentro il campo
>>ed il successivo ritiro verso Hawara, dove l'IOF ha la sua base militare.
>>Dopo due ore sono però tornati nuovamente con buldozer, tanks e una
>>ventina di jeep iniziando una nuova operazione nel campo profughi e
>>mettendo dei blocchi di cemento alle entrate del campo. E' iniziata poi la
>>devastazione delle abitazioni: rastrellamenti casa per casa, demolizioni
>>con esplosivi per attraversare direttamente le abitazioni. In questa
>>occasione sono state uccise tre persone e ferite trenta, una delle quali è
>>deceduta più tardi in ospedale. Ma l'occupazione militare non si ferma.
>>
>>
>>Il giorno dopo, 21 febbraio, hanno allargato l'operazione militare anche
>>nella città vecchia di Nablus. Intanto a Balata sono state occupate circa
>>20 case e la scuola femminile, dove hanno distrutto l'aula computer e
>>dipinto sui muri immagini offensive. Hanno lasciato la città per la notte,
>>ma il giorno dopo sono nuovamente tornati alle sette e trenta del mattino,
>>il momento in cui le strade sono piene di persone, specialmente di ragazzi
>>che vanno a scuola. Iniziano nuovi scontri: pietre contro pallottole.
>>Altre 25 persone sono state ferite in quest'occasione ed altri morti si
>>sono aggiunti alla lista. Cinque di questi sono volontari del pronto
>>soccorso (uno di loro morirà più tardi), un altro è l'autista
>>dell'ambulanza che non ha potuto ricevere aiuti per ore.
>>
>>I media israeliani dicono che hanno ucciso tre terroristi.
>>
>>
>>Intanto il Medical Relief (UPMRC) ha rilasciato un comunicato
>>sull'invasione di Balata, avvenuta tra il 17 e il 23 febbraio,
>>sottolineando come l'operazione stessa dell'IOF (Israeli Occupation
>>Forces) sia ancora in corso. Il 23 febbraio l'IOF ha sparato anche sulle
>>squadre di primo soccorso e sui giornalisti presenti nel campo profughi.
>>Sono stati feriti gravemente tre volontari del Medical Relief, Jerir
>>Zakaria Qanadilu, colpito a una mano e a una gamba da due proiettili,
>>Ahmad Arabat, colpito al petto, Ihab Mansour, ferito alla testa e
>>arrestato. In questa "operazione" sono stati feriti anche due
>>internazionali, un americano e un tedesco. Il Medical Relief lancia un
>>appello alla comunità internazionale affinché si mobiliti per fare
>>pressioni su Israele e chieda la cessazione dei continui attacchi militari
>>all'interno della città di Nablus. Il Mediacal relief ricorda come questi
>>atti, gli attacchi ai mezzi di pronto soccorso e al loro personale, gli
>>attacchi alla stampa, violino la Quarta Convenzione di Ginevra.
>>
>>
>>Le nostre associazioni si associano all'appello rivolgendoci non solo alla
>>comunità internazionale ma anche ai media italiani, certi di trovare una
>>risposta ad un silenzio che sta mortificando i palestinesi ancor più degli
>>attacchi militari.
>>
>>
>>Firme:
>
>
>Associazione di Amicizia Italo palestinese, Forum Palestina, associazione
>Quarto Mondo Empoli, associazione Puntocritico, Comitato Piazza Carlo
>Giuliani Onlus, Statunitensi contro la guerra (Firenze), FLC-CGIL
>Università di Firenze, RSU Ateneo fiorentino, Laboratorio per la
>Democrazia, Associazione "100 idee per la pace", Gruppo PRC Comune di
>Siena, Alice Colombi, Marco Osmo, Giorgio Forti, Elisabetta Filippi,
>Francesco Andreini, Alessandro Bellucci, Cpa Firenze sud e del
>Coordinamento Toscano Solidarietà con la Palestina, (in corso di
>aggiornamento)
>
>
>
>
>>
>>Collegamenti utili di Yahoo! Gruppi
>>
>>Per andare all'homepage del gruppo:
>><http://it.groups.yahoo.com/group/amiciziaItaloPalestinese/>http://it.groups.yahoo.com/group/amiciziaItaloPalestinese/
>>
>>Per annullare l'iscrizione al gruppo, scrivi a:
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